martedì 14 giugno 2011

Il Guerriero di Luce

Quante volte, ho letto queste due parole, la loro fonetica come quella della parola cavalieri è indissolubilmente collegata ai nostri profondi principi, a quegli archetipi valori che appartengono alla natura della nostra scintilla divina. Un Guerriero di Luce o come in altre scuole è definito un Guerriero Spirituale è preposto alla difesa dei principi. Egli appunto è guerriero e questo termine indica la parte più cruenta, quella che deve combattere con ogni mezzo, per mantenere fede ai suoi giuramenti, ma con se stesso. E' anche Luce, cioè luminoso, illumina il sentiero che percorre, ma non passivamente, rischiarando il proprio cammino possiamo rischiarare chi ci stà vicino e sperare che qualcuno ci imiti, è la metà opposta al guerriero. Significa esotericamente parlando, dell'unione degli opposti, l'armistizio intimo. Qualcuno li definisce ying e yang, horus e set, Enki e marduk e tanti altri. Sono le nostre polarità. Sono energie che in equilibrio offrono un potenziale enorme sottoforma di benessere fisico e psichico. La differenza in uno due potenziali determina uno scompenso energetico e favorisce talvolta situazioni estreme come depressione, suicidio, schizzofrenia ed altre cosucce psicotiche.
Talvolta in alcune scuole, mi è capitato di osservare situazioni che nulla hanno ha che fare con un percorso di crescita d'anima. Posso comprendere un'errore, due, è normale e naturale cadere in errore quando non si è ben formati, accade perchè anteponiamo il nostro sentimento in modo ingenuo ad eventi che non ne necessitano e poi succede che si ritorcano contro. Diverso è assumersi una legittimazione, ed in base a quella, operare con la sola energia della parte guerriera, "spesso in guerra non si fanno prigionieri", penso di aver detto tutto. E' un poco come le definizioni che ho sentito che citavano l'aver costruito qualcosa con i difetti. Secondo me qualche errore ci stà, ma costruire una base con i difetti è un poco fortino, non vi pare. Tutto ciò senza falsi moralismi, ma allora se il fine giustifica i mezzi, tantovale qualsiasi scelta. Comunque sia, qualunque essere umano dotato di scintilla divina, non può definirsi Guerriero di Luce se non è riuscito a ribilanciare, o ad addomesticare queste energie, e il passo successivo potrebbe essere l'illuminazione che sovrintende alla scelta libera del proprio destino.

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