mercoledì 6 luglio 2011

noi esportiamo vera civiltà! Parcheggi per disabili: misure minime



Se sei disabile sei in torto, se non lo sei pure, perché ostruisci il passaggio della rampa!



La LEGGE 9 gennaio 1989 n° 13 recante: (Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.) è la norma che regola queste disposizioni, durante la progettazione per la nuova costruzione e/o l'adeguamento di vecchie costruzioni.
Per quanto riguarda i parcheggi esterni, si considera accessibile un parcheggio quando e' complanare alle aree pedonali di servizio o ad esse collegate tramite rampe o idonei apparecchi di sollevamento. Lo spazio riservato alla sosta delle autovetture al servizio delle persone disabili deve avere dimensioni tali da consentire anche il movimento del disabile nelle fasi di trasferimento e deve essere evidenziato con appositi segnali orizzontali e verticali.
Nelle aree di parcheggio deve comunque essere previsto, nella misura minima di 1posto ogni 50 o frazione di 50 , posti auto di lunghezza non inferiore a m. 3.20 , e riservati ai veicoli di persone disabili.
Detti posti auto, opportunamente segnalati, sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e in vicinanza dell'accesso dell'edificio.
Al fine di agevolare la manovra di trasferimento della persona della persona su sedie a rotelle in comuni condizioni atmosferiche , detti posti riservati sono preferibilmente dotati di copertura.

3 metri e 20? Forse i disabili della Crea sono tutti nani!


Andate anche a controllare quello posto al piano inferiore, dove si trova il centro medico, vi farete delle matte risate, però è più largo, forse rientra nella norma, dico forse nèh?




E' chiaro che il codice stradale e le normative che regolano qualsivoglia insediamento urbano pubblico, siano solo di pertinenza dello stato Italiano, Vidracconhur è una colonia della associazione federazione damanhur, quindi corrisponde solo alle proprie norme!

Direttamente dal FestivalBar 2011

Per la corretta intonazione si usi la omonima base di cacao meravigliao!

Canzao dè u damauriao

Con tau
jo soi damauriao
saludo cou con tau
porchè sou educao...

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

Con tau
jo soi damauriao
jo vive pe' campao
jo sento l'amoru jentru, pecchèi damauriao...

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

Con tau
jo soi damauriao
jo faccio le magie
ma solu pa mangiao...

cacao, cacao, cacao
cacao damanuriao

cacao, cacao, cacao
cacao damanuriao

Con tau
jo soi damauriao
jo penso sono Dio
ma sono solo Io...

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

Con tau
jo soi damauriao
Escprimu tutti e cose
e sono solo mie, pecchè damaurhiao...


cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

Con tau
jo soi damauriao
finiscu a canzau
poi venimi a trovau, a olami universao...

cacao, cacao
cacao damauriao

cacao, cacao, cacao
cacao damauriao

Fine veramengi di questa canzau!

Risus abundat in ore stultorum

Così recita un detto latino che significa: “il riso abbonda sulla bocca degli stolti” sorridere, non è come una risata che presuppone una elaborazione di un pensiero che ingenera l'equicovo umoristico. Il sorridere ad oltranza è uno strumento di ipnosi, la sua nascita o creazione forse deriva sempre da un'atteggiamento innaturale ingeneratosi nella società moderna, anche se ciò non mi è ancora del tutto chiaro, tuttavia è un comportamento indotto che sfugge alla logica della natura, che nel tempo ha assunto il significato di rassicurazione. Quando si sorride, si mettono in mostra i denti, generalmente, questo atto in natura è considerato di difesa e prelude un attacco imminente. Per capirci meglio, se uno squalo in mare vi mostra i suoi denti non lo fa' per esprimervi la sua simpatia, ma di ciò ve ne accorgerete subito dopo che vi avrà assaggiato. Vale per tutti gli animali, anche quelli domestici. Quindi non capisco proprio perchè l'uomo debba farlo con i suoi simili. Qualcuno ha dichiarato che l'uomo si distingue dall'animale proprio per la sua capacità di sorridere, sarà così?. In Giappone le raffigurazioni degli spiriti “benevoli”, ma anche in altre culture, hanno la caratteristica di non sorridere e si differenziano da quelli “malevoli” che invece sono sorridenti.
Il messaggio ipnotico di un sorriso, data la sua doppia natura, può ingenerare in una persona,o la difesa per il timore di essere raggirato, quindi aggredito, oppure un abbassamento delle proprie difese perchè l'altro significato convenzionale che esprime è di fiducia, di consenso. Tuttavia teniamo presente che nelle raffigurazioni più classiche di persone illuminate od altro, esse non appaiono mai sorridenti, mentre nelle icone classiche del terrore, l'assassino è sempre sorridente. Solo in questa epoca si ritrae l'uomo e la donna sorridenti. Anche gli aspetti alla icona della falce lunare, possono indicare un aspetto, piuttosto che un'altro come per il sorriso, cioè se è raffigurata in forma di falce con le punte rivolte verso l'alto indica squilibrio di un aspetto, mentre con le punte in basso è controllo delle emozioni.
Il punto non è tanto il sorriso od il non sorriso, anche se io personalmente preferisco la seconda scuola, ma l'inutilità di inviare un messaggio che comunque è falso sia a chi conosci che ha coloro che non conosci.
Quindi il sorriso è di per sé come l'abito della domenica, pulito, lindo che crea un'immagine corretta e conforme, ma assolutamente diversa dalla propria realtà. Se vi capitasse di sorridere presso alcune tribù in amazzonia, se mai ancora esistono, potrebbe accadervi, di perdere la testa e non in senso letterario. Un bel film che accenna alla questione del sorriso è in nome della rosa, tratto dall'omonimo romanzo.
E' avvenuto un cambiamento di significati, nella cultura moderna, ciò non toglie che chi conosce quelli veri, si mantenga alla debita distanza da essi.
Quando per una foto vi chiederanno di sorridere pronunciando la parola inglese “Cheese” voi dite “formaggio”.


Cheese!