mercoledì 31 agosto 2011

Quando i fatti smentiscono le accuse e dieci

PARTE DI UN FORUM del FORUM del CESAP

Damanhur sfrutta il LAVORO NERO - secondo la Magistratura
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Damanhur sfrutta il LAVORO NERO - secondo la Magistratura
da valchiusella » 16/12/2010, 13:56

Tratto da “La Stampa” del 15/12/2010 Articolo di Gianpiero Maggio

ANCHE IL DIO HORUS DEVE VERSARE IL TFR
Damanhur condannata a pagare 90 mila euro a un’ex adepta

La sentenza ha un che di rivoluzionario. Il tribunale di Ivrea ha costretto Damanhur a pagare TFR e contributi previdenziali ad un’ex adepta che ha lavorato in comunità per nove anni e che, due anni fa, uscita dal gruppo, ha trascinato davanti al giudice la comunità intentando una causa di lavoro. Chiedendo, ed ottenendo, una liquidazione di circa 90 mila euro.
Una sentenza che potrebbe fare da apripista ad altre cause intentate da altri ex appartenenti alla Federazione nata sulle colline a Baldissero Canavese nel 1976. Al centro della questione c’è la natura del rapporto di lavoro. “Autonomo e legato ad aspetti esclusivamente spirituali” secondo i Damanhuriani. “Subordinato e vincolato a precisi contratti” per il giudice del tribunale di Ivrea, Gian Luca Robaldo. A portare in un’aula di giustizia la Comunità ispirata al dio Horus è stata Jan Turvey, cinquantottenne di origini inglesi, fotografa di professione (assistita dall’avvocato Patrizia D’Onofrio) uscita da Damanhur dopo aver trascorso quasi dieci anni al suo interno. C’era entrata subito dopo una vacanza: era il luglio 1997. Arrivò a Baldissero dopo aver conosciuto i principi ispiratori della Comunità nel corso di un convegno svolto alcuni mesi prima in Inghilterra. E ne era rimasta affascinata. Tanto da trascinare con se il convivente ed il figlio che, all’epoca, era minorenne.
Dal gennaio del 1998 fino al 6 agosto del 2007 Jan Turvey, alias “Orata”, si occupò di tentissime cose: dall’insegnamento della lingua Inglese, alla fotografia per la rivista interna, alle traduzioni quando era necessario. Tutto per la Comunità, certo. Ma sotto un controllo ferreo da parte dei “Re Guida”, ovvero una sorta di supervisori del lavoro. “Attività – scrive il giudice nelle motivazioni della sentenza di condanna – che per quanto fossero rese nel convincimento di fornire un apporto allo sviluppo della Comunità, era certamente di carattere patrimoniale”. Ed è così stata respinta la posizione della Federazione che sosteneva la totale autonomia della signora Turvey.
Non solo. Ci sono due testimoni che parlano delle “terrazzature”, ovvero attività lavorative che vengono svolte grauitamente oltre le 180 ore mensili – regolarmente retribuite – previste nel contratto di lavoro interno. “E chi non le svolgeva – raccontano alcuni testimoni, anch’essi ex adepti – veniva ripreso dal re Guida oppure era costretto a pagare sanzioni” Per il giudice è palese il fatto che la donna “Fosse assoggettata al potere direttivo, organizzativo e disciplinare degli organi della Federazione. E tale rapporto ha connotazioni tipici della subordinazione”. Insomma: secondo il tribunale essere membri di una comunità non fa venire meno i diritti sanciti dallo statuto dei lavoratori. Per i Damanhuriani si tratta di una sentenza assurda: “Ricorreremo in appello, ciò che sostiene il giudice è inaccettabile” tuona Gian Piero Ragusa, l’avvocato di Damanhur. Più soft, invece, la posizione di Roberto Sparagio, esponente storico di Damanhur: “Mi fa piacere che il giudice riconosca la validità della nostra Federazione. Ne esce un quadro che è tutto il contrario di quello che sostiene chi ci dipinge come schiavisti, maneggiatori di coscienze”

Forse varrebbe la pena di introdurre un nuovo articolo nella costituzione Damanhuriana:
DAMANHUR È UNA SETTA BASATA SUL LAVORO...NERO!

Anche la magistratura riconosce quello che è sempre stato denunciato su questi forum!!!
Proviamo a fare bene i conti ?
Solo per l’ex “Orata” Damanhur dovrà versare alla signora un cospicuo Trattamento di Fine Rapporto (Il TFR o liquidazione)
Poi ci sono i contributi previdenziali non versati, che dovranno essere versati all’INPS con tanto di interessi e sanzioni
Poi ci sono i contributi INAIL non versati, che dovranno anche loro essere versati con tanto di interessi e sanzioni. Penso che siano un bel po di soldi.
Provate ad immaginare quante potrebbero essere le persone che hanno lavorato in nero per Damannhur, che sono state convinte dagli stessi vertici di Damanhur che il loro era semplice “Volontariato”. Ora è stato sancito che quel tipo di lavoro non era assolutamente assimilabile al volontariato ma addirittura si trattava di un vero e proprio lavoro subordinato!
Provate ad immaginare se tutte queste persone si mettessero insieme e attuassero una “class action” contro Damanhur, quante centinaia di migliaia (o forse milioni) di Euro si troverebbe a dover pagare la “Federazione di Damanhur” al fisco e a quelle persone?
Pensate che il grande capo “Falchetto Evasore” tirerebbe fuori i suoi milioni di euro per sistemare la cosa oppure si limiterebbe a viaggiare nello spazio tempo verso altri mondi?
Penso a tutte le varie cooperative e società Damanhuriane tirate su con questo tipo di lavoro “Volontario” tax free, senza pagare la previdenza sociale e senza pagare un euro di tasse. Penso alla concorrenza “SLEALE” che hanno adottato in tutti questi anni nei confronti delle società non damanhuriane che invece i contributi previdenziali li hanno sempre pagati! Ecco il modo che hanno per “Valorizzare e far rinascere l’intera Valchiusella”
Pensate a quale assurda situazione si è creata in tutti questi anni:
Pochi eletti (se non addirittura uno solo) si arricchiscono grazie al LAVORO NERO dei Damanhuriani, che dopo aver lavorato una vita si troveranno senza pensione e senza un reddito.
Pensate che, molto probabilmente, quelle stesse persone negli anni in cui hanno lavorato IN NERO, sicuramente risultavano senza reddito, e grazie a quella loro situazione di “senza reddito” probabilmente non pagavano i ticket per le prestazioni mediche o le medicine che venivano pagate dal servizio sanitario nazionale (quindi tutti noi) e chissà quali altre agevolazioni fiscali avranno ottenuto sulle spalle dei cittadini che pagano le tasse!
Il massimo poi è il commento finale di uno dei leader storici di Damanhur: ROBERTO SPARAGIO (tal Coboldo Melo)
Roberto Sparagio non è una persona qualunque al di fuori di Damanhur, Roberto Sparagio è il VICESINDACO di Vidracco, è un PUBBLICO UFFICIALE! Roberto Sparagio dovrebbe indignarsi di fronte ad un soggetto che ha sede nel territorio che dovrebbe amministrare nell’interesse di TUTTI che SFRUTTA IL LAVORO NERO!
Invece cosa fa? Ha il coraggio di dire: “Mi fa piacere che il giudice riconosca la validità della nostra Federazione. Ne esce un quadro che è tutto il contrario di quello che sostiene chi ci dipinge come schiavisti...”! Allucinante o allucinato ??? Sfruttare il lavoro nero non è una pratica da schiavisti ??? Forse nella sua mente illuminata sfruttare il lavoro nero è una semplice pratica.... “DAMANHURIANA” e non schiavista!
Come non bastasse è uno dei fondatori del CONACREIS e ne è il segretario! Il CONACREIS è il “Coordinamento Nazionale Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore Spirituale” ma è quella l’ETICA di certe associazioni???? L’ETICA DEL LAVORO NERO ???
A poco a poco sta emergendo la vera natura di Damanhur, e l’immagine della Comunità Felice e paradisiaca si sta rivelando quello che è sempre stato: UN MIRABILE SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE!
Ora è un fatto innegabile: A DAMANHUR SI SFRUTTA IL LAVORO NERO!
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Re: Damanhur sfrutta il LAVORO NERO - secondo la Magistratura
da violaciocca » 16/12/2010, 16:04

e che dire dei lavoratori esterni?
Quelli che per anni hanno contribuito con il loro stipendio e tredicesima alla costruzione della comunità, che sono stati utilizzati per chiedere ogni sorta di mutuo o finanziamento per l'interesse della comunità dove loro non sono testatari di niente? Quelli che portavano e portano soldi veri e non crediti dentro? Dove in anni (10, 20) di lavoro esterno che ha richiesto tempo, tanto tempo per raggiungere il posto di lavoro in genere lontano dalla Valchiusella e quindi denaro per mantenerlo, non hanno nulla in banca?
Dove nel poco tempo rimasto del sabato e della domenica dovevano recuperare tutto quello che non riuscivano a fare in settimana, pena varie esclusioni e ammonimenti e sentirsi sempre un po' di serie b perchè non avevano scelto di lavorare in damanhur? Diciamo che questi almeno hanno avuto e hanno la possibilità di salvarsi più facilmente avendo un lavoro che non è poco e hanno i contributi versati, ma lo sfruttamento è lo stesso, il principio è lo stesso: prendere tutto quello che si può dalle persone senza lasciarle più nulla.
Comunque questa sentenza è molto importante perchè segna un limite, si comincia a definire un territorio: quello del lavoro che in damanhur è sempre stato in autogestione a puro uso e consumo della comunità gestito dalle Guide e chiaramente Airaudi in testa. Un territorio che ha per definizione dei doveri ma anche dei diritti, brutta parola per il fondatore che ci insegnava che i diritti non esistono, fanno parte di una civiltà corrotta, quella esterna,in fondo ci diceva che non essendoci diritti non c'erano le persone in quanto tali.
E che dire delle ferie? parola da non dire mai, parola da cammuffare perchè il riposo a damanhur non esiste.....
Cos'è questo?????????
Faccio gli auguri a Jean, per lei e suo figlio.
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Re: Damanhur sfrutta il LAVORO NERO - secondo la Magistratura
da regista » 17/12/2010, 23:36

Forse Roberto Sparagio, colto giornalista e uno della cupola damanhuriana, non ha capito l'esito della sentenza. Chi fa lavorare a nero è uno schiavista e nel particolare dopo aver "maneggiato le coscienze". Ma Roberto, conosci la storia?
Più che alla forza della magia nera, io credo alla magia bianca la quale intervenendo a "cipolla" su Damanhur, ottiene dei risultati che non sono illusori, nè chiacchere.
Interviene il fisco e dà la prima spelata. Poi intervengono i NAS e poi la Guardia di Finanza e spelano. Adesso arriva l'INPS, l'Agenzia delle Entrate e spelano.Pensate quanto possono spelare oggi tutti i fuoriusciti damanhuriani che vogliono giustizia per i tanti anni di lavoro non riconosciuti e domani i residenti di oggi.
La spelata non finisce qui. Complimenti a Jan Turney.Qualsiasi cosa avesse bisogno, chiami e avrà a disposizione qualsiasi cosa.
Torniamo al riscontro della "creatività trasgressiva " citata da Grisù, con gli accompagnamenti nel camper o altrove, per arricchire le tasche di Airaudi il quale, quando c'è da incassare incassa solo Lui, mentre se c'è da pagare, paga la Federazione. E' veramente bravo e onesto con i suoi .
C'è la necessità di una persona che superando ogni qualsiasi remora e armandosi del coraggio e solidarietà di tutti i fuoriusciti con famiglie connesse-violate, e per la salvezza dei damanhuriani residenti, in prima persona e senza preavviso, chiarisca agli Organi di Stato quanto è successo e succede tutt'ora.
Sappiamo che il costo è alto ma potrebbe valere la pena.E' il mestiere degli eroi, dei senza paura e Jean ne è un esempio.
A volte la vita ci chiama verso un ruolo importante, anche se la paura non manca per affrontare il tutto come nelle persone normali. Si affronta tutto, sapendo di aver dietro amici, familiari e tutte le persone con sete di giustizia.Non si è mai soli.
Ebbene "uccidiamo" i santoni, si "uccidiamoli",richiedendo loro tutte le enormi ricchezze accumulate negli anni di attività a spese di migliaia e migliaia di persone. Dal lavoro nero a tutto quanto di dannoso e devastante si è stati costretti a subire, segnando la propria vita per sempre.
Quando si esce da una "comunità di questo tipo, la devastazione psicologica personale e sociale è enorme e il danno esistenziale è enorme e quantizzabile in un indennizzo economico che va attorno ai 200.000 euro a persona, basta dimostrare che tutto quanto sopra è avvenuto in corso di condizionamento psicologico.
Un colloquio con medici specialisti, coadiuvati da fuoriusciti anche di altre comunità similari ed esperti delle tecniche della dipendenza psicologica, può dimostrare che quello che una persona ha fatto "volontariamente", non è altro se non effettuato dietro induzione manipolativa e accettare il lavoro autolesionistico a nero, e i vari accompagnamenti col camper o ad azioni non in conformità di legge quali la truffa e altro ancora.
La cipolla damanhuriana, come è stata definita, non è ancora completamente spelata e i responsabili, la cupola, come dimostrano adesso i fatti e da qualche anno a questa parte, non sono altro che una vera e propria associazione a delinquere a scopo di lucro.
Piano piano e si arriva lontano. Il "gioco" come dice Airaudi continua. Falco, è "infame" il fuoriuscito di Damanhur che ha preso coscienza del suo sfruttamento o tutta la combriccola che ha sostenuto con scienza e coscienza per 35 anni lo sfruttamento dei fratelli?
regista
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Considerazioni personali:
Questo è un sottile messaggio, per coloro che indignati, pensano che aprire gli occhi, denunciare atti illegali, siano sentimenti di acredine, più passa il tempo e mi informo sui tanti post che espongono questi fatti, riguardo all'associazione federazione damanhur, più mi convinco che l'aspetto occulto della scuola di meditazione non sia altro che un sistema per controllare le persone, perché quando ci vivi, ti trovi a fare delle cose che normalmente non hai mai fatto ne' faresti. Ma la cosa assurda è che siccome lo fanno tutti, ti sembra di essere nel giusto, perché poi la ricetta è sempre la stessa, la politica è corrotta, il governo non funziona, la gente “esterna” non ha più valori etc, etc. Ma le menzogne col tempo, poi tornano alla luce, appena soffia un poco di vento, la polvere sugli ingloriosi scheletri, vola via e quando li osservi bene, capisci. Penso ancora ai miei ex compagni di grado, agli amici che avevo, la mia fidanzata, che sono ancora nel turbine caotico di quella associazione, che fanno innumerevoli riunioni, per parlare, per confrontarsi, per trovare una soluzione per il pianeta. Provo tanta pena, ma siccome ci sono passato anch'io so' perfettamente cosa gira in quelle teste. Certo è che per molti di loro, se avessero una nuova opportunità, sia lavorativa che sociale, se ci fosse un'organismo statale, con risorse economiche in grado di ristabilire la dignità e l'indipendenza economica con luoghi di accoglienza, penso che le file di tutti i gruppi spirituali sulla falsa riga dei damanhur, si assottiglierebbero molto e molto in fretta, lasciando forse solo quei pochi che sono vincolati alle quote di partecipazione degli immensi patrimoni, che si sono creati anche attorno al lavoro nero.
ILoveLucy