martedì 14 giugno 2011

Opere d'Arte 2, la vendetta! Vidraccocity 10080

 Non sò se sono più stonate le finestre ad altezze diverse o le opere d'arte appiccicate sul muro.



 Ho sempre avuto una certa simpatia per il Jolly Roger,  
ma è anche un simbolo massonico "skull and Bones"



Ecco, desidero che chiunque si trovi in questo Blog a leggere i miei pensieri possa, anche rendersi conto, attraverso una documentazione fotografica, di ciò che intendo dire.

Percorso di guerra per infanti. Vidraccocity 10080

Non ci posso credere?!

Fontana secca per giornate piovose.



 Cestino rifiuti portatile, poi lo si può riagganciare al suo supporto.
 Elettroshock per calmare gli animi turbolenti.

Lancio del menir, per bimbi agitati.
 Trappoletta angolare.

Ringhiera scavalcabile
 Ringhiera scavalcabile con passaggio pedonale di sicurezza!

 Il cancello sul nulla!

INGRESSO ECOLOGICO BIDONABILE

Diversamente Abile

se pensi diverso, e vivi assieme ad altri, che la pensano diversamente, può capitare di essere sempre nel mirino di qualche stupido. I tempi sono cambiati, ed il rispetto per gli avversari non è più riconosciuto. La merce di maggior scambio è appunto la stupidità, che è una componente che scaturisce solo da persone dotate di un forte carattere, che non significa necessariamente dotate anche di intelligenza, anzi spesso ne sono carenti. Un concentrato di azione, che non processa gli eventi, li demolisce. Un legittimato ad oltranza, pericolosissimo, concedergli posizioni di potere. E così di nuovo in periferia alla presunta “spiritualità” i molti eletti, agitano le loro bandierine bianche segno di purezza, perché tutti si possano stupire, poi a metterli in pratica i principi c'è sempre tempo, come dire stasera c'è la festa del Renato la rivoluzione spirituale, può attendere.
Blin, blin, sbandierin, più la agiti e fai vento, più sei visto e sei contento.” Iscriviti anche tu, ad un gruppo spirituale oggi fa tendenza, parteciperai alla rinascita dell'Uomo, che non so bene, cosa voglia dire, ma fa tanto figo.
Uomo, rinasci!, Uomo, risvegliati! Uomo, Illuminati! Per favore, fate meno rumore che sto riposando.
Il Diversamente abile, non è colui che possiede un handicap fisico o psicologico è colui che deve cavarsela in mondo progettato per i presunti “normali”. Avete mai provato ad inserirvi in una conversazione tra non udenti, ecco è la medesima situazione, solo che i non udenti che sono le vittime, lo comprendono, ed aiutano a capire, i normali non lo fanno. Perchè al di fuori di loro non esiste niente altro, che qualcosa che possa assomigliarli, per non sentirsi inutili, per ostentare un pizzico di diversità, oggi il mondo è così piatto! Perché non hanno avuto il coraggio di guardarsi dentro per tempo e di tempo ed occasioni ne hanno avute tante, vivono di rendita se possiamo così definirla, un dono ricevuto, non necessariamente guadagnato, quindi sono vuoti anche dentro. C'è la possibilità, ma è una solo una mia idea, che il dono sia richiesto indietro e non vorrei trovarmi nei loro panni, quel giorno.
Hanno usufruito per 30 anni di un tempio, ma neanche ci hanno fatto un salto, per vedere se ancora tutto è in ordine. Però usano le braccia per agitare le loro bandierine bianche, perché in fondo la vita è un gioco. Bisogna sempre sapere però chi fa la palla e chi il giocatore. Usando un più famoso eufemismo “Fare il finocchio col culo degli altri” E se fossero diversamente abili con cosa le agiterebbero le loro bandierine? Cito una storiella:
Un giorno un tizio muore, la sua anima finisce davanti alle porte di San Pietro, il Santo è felice di incontrarlo conosce la sua vita, ricca di umiltà, e di generosità e gli dice siccome sei stato in vita così munifico, hai qualche domanda da farmi? Il tizio ci pensa un po' poi dice a San Pietro vorrei sapere che differenza c'è tra l'inferno,ed il paradiso. San Pietro lo accontenta, questo è l'inferno: la scena che gli presenta agli occhi è orribile ci sono alcune persone sedute ad una tavola rotonda riccamente imbandita, ma le persone hanno un viso triste, sciupato, i loro arti superiori, gli avambracci sono così lunghi che non riescono a portare il cibo alla bocca, e soffrono terribilmente. Poi San Pietro gli mostra il Paradiso, che con stupore scopre essere la stessa scena, ma le persone sedute alla tavola sono socievoli, i visi rubicondi. Il tizio è attonito, non capisce e chiede a san Pietro spiegazioni. San Pietro sorridente gli dice vedi caro la differenza tra l'inferno ed il paradiso la fanno soltanto gli uomini col loro modo di agire, i primi soffrono del loro egoismo, i secondi godono della collaborazione, mangiano e godono per il cibo perché si imboccano l'un l'altro”



Il Guerriero di Luce

Quante volte, ho letto queste due parole, la loro fonetica come quella della parola cavalieri è indissolubilmente collegata ai nostri profondi principi, a quegli archetipi valori che appartengono alla natura della nostra scintilla divina. Un Guerriero di Luce o come in altre scuole è definito un Guerriero Spirituale è preposto alla difesa dei principi. Egli appunto è guerriero e questo termine indica la parte più cruenta, quella che deve combattere con ogni mezzo, per mantenere fede ai suoi giuramenti, ma con se stesso. E' anche Luce, cioè luminoso, illumina il sentiero che percorre, ma non passivamente, rischiarando il proprio cammino possiamo rischiarare chi ci stà vicino e sperare che qualcuno ci imiti, è la metà opposta al guerriero. Significa esotericamente parlando, dell'unione degli opposti, l'armistizio intimo. Qualcuno li definisce ying e yang, horus e set, Enki e marduk e tanti altri. Sono le nostre polarità. Sono energie che in equilibrio offrono un potenziale enorme sottoforma di benessere fisico e psichico. La differenza in uno due potenziali determina uno scompenso energetico e favorisce talvolta situazioni estreme come depressione, suicidio, schizzofrenia ed altre cosucce psicotiche.
Talvolta in alcune scuole, mi è capitato di osservare situazioni che nulla hanno ha che fare con un percorso di crescita d'anima. Posso comprendere un'errore, due, è normale e naturale cadere in errore quando non si è ben formati, accade perchè anteponiamo il nostro sentimento in modo ingenuo ad eventi che non ne necessitano e poi succede che si ritorcano contro. Diverso è assumersi una legittimazione, ed in base a quella, operare con la sola energia della parte guerriera, "spesso in guerra non si fanno prigionieri", penso di aver detto tutto. E' un poco come le definizioni che ho sentito che citavano l'aver costruito qualcosa con i difetti. Secondo me qualche errore ci stà, ma costruire una base con i difetti è un poco fortino, non vi pare. Tutto ciò senza falsi moralismi, ma allora se il fine giustifica i mezzi, tantovale qualsiasi scelta. Comunque sia, qualunque essere umano dotato di scintilla divina, non può definirsi Guerriero di Luce se non è riuscito a ribilanciare, o ad addomesticare queste energie, e il passo successivo potrebbe essere l'illuminazione che sovrintende alla scelta libera del proprio destino.

Silenzio e Omertà

Osservare gli eventi, con occhi distratti, rumoreggiare con la bocca, osservando solo le parole. Sono atteggiamenti superficiali, meglio stare in silenzio. Lo insegnano molte scuole esoteriche. È la più alta forma di disciplina iniziatica che esista, stare in silenzio significa, ascoltare se stessi, non le parole di altri, non quelle proprie, non capire quello che gli occhi vedono, ma tendere l'attenzione all'Io profondo, ognuno di noi ce l'ha è la parte più vera che abbiamo. L'ascolto del proprio se' è il più importante esercizio che può essere insegnato in una scuola di meditazione. Quando cominci a percepirlo, perchè non è una fede da credere, è qualcosa di reale che accade, come l'innamoramento, la rabbia, la serenità, cose che non si vedono, ma che si provano a livello fisico e psicologico. Qualcuno la chiama meditazione, qualcun'altro la associa alla ginnastica yoga, va bene tutto, anche un sacchetto di pop corn, purchè siamo lì presenti, con noi stessi, ascoltando tutto ciò che ci accade dentro, i pensieri che passano veloci per la testa, il rumore del nostro respiro, il nostro intestino, se lo ascoltate attentamente parla più del cervello, ed il cuore. A me capita spesso di ascoltare i battiti del cuore, nella notte, oppure di giorno è un suono sordo, un ritmo, sarò mica ammattito? Forse sì, oppure forse i matti siete solo voi.
L'omertà invece è sempre assimilabile alla brutta copia del silenzio sopracitato, appartiene al malcostume, tutto umano, che obbliga con la paura al silenzio, quindi non una scelta, ma una scelta forzata per debolezza. Una banale questione di carattere, un atteggiamento molto animale e poco spirituale. In natura la sopravvivenza è garantita da chi riesce a mettere in mostra le zanne, o i muscoli, il resto cade in secondo piano, ma noi non siamo animali, o si?
E' un silenzio meschino, non adatto ad un percorso iniziatico. Chi sceglie la luce come percorso non si può permettere zone d'ombra. Inoltre tale comportamento si estende a macchia d'olio ed è molto condiviso nei gruppetti. I gruppetti citati hanno anche caratteristiche di parentela trasversale o di conoscenza intima che è il collante preferito da chi sà come gestire le persone. Una persona di cui si conosce poco è per natura difficilmente ricattabile, diversamente chi ha condiviso anche il letto, possiede dei dati emozionali importanti che serviranno nel gruppetto ad auto stimolarsi. Come si può notare siamo nuovamente, ma forse non l'abbiamo mai lasciata, nella sfera animale che promuove il branco. Il branco è forte è in grado di sottomettere tutto, forse, il branco però spesso non è a conoscenza della forza intima dell'individuo libero dai fardelli di aggregazione, o dagli eggregori se volete, ma egli conosce invece l'intima paura ed il disagio degli individui di un branco che si va via via sfaldando. Il vecchio leone ruggisce con voce rauca, con gli occhi pieni di umori, solo la sua forma è imponente, ma è un povero animale stanco.