martedì 16 agosto 2011

Quando i fatti smentiscono le accuse!

Per usare la tecnica segreta dei damanhur, cioè quella di copiare, vedi discipline esoteriche, corsi di risveglio, siti internet e modelli di società, ho voluto copiare il sottotitolo del loro Blog: "Damanhur Inside", che come ho già dichiarato in altri post, è la vergognosa copia di quello inglese "Damanhur InsideOut". Ma siccome non sono mai propenso a descrivere fatti senza alcuna prova, anche in questo post inserirò l'immagine di qualche articolo. L'immagine potrebbe non essere sufficientemente chiara, nel caso vi invito a visitare il sito http://www.archiviolastampa.it, potete digitare sul motore di ricerca interno le parole: oberto airaudi o damanhur o vidracco ed appariranno tutte le notizie inerenti anche con miglior risoluzione.

Articolo della STAMPA del 1 Marzo1982
Nel sottotitolo si legge: "La gentilezza una loro regola di vita" e fin qui, sui massimi principi filosofici, ci possiamo anche trovare d'accordo, quello che manca è secondo me la comunicazione, il messaggio adeguato. Forse però la strategia scelta è sempre stata questa, cioè creare una coltre fumosa tra le effettive attività spirituali e sociali, per mostrare un profilo minimo in caso di attacco. Certo che se uno pensa di essere attaccato, significa che ha già dichiarato guerra al mondo! Comunque, proseguendo con la lettura di questo post, vi renderete conto di come chiunque, anche investito di poteri divini, quando viene  colto sul vivo, cede alle reazioni emotive che in questo pianeta si chiamano rabbia. A sette anni di distanza...

Articolo della STAMPA del 13 Agosto 1989
La STAMPA 17 Marzo 1992

 "C'è stata solo una piccola rissa con insulti e  minacce" Si legge nell'articolo del 13 Agosto 1989. Questa è una testimonianza molto esplicita, anche se non ci sono state aggressioni fisiche ci sono i presupposti per una intimidazione ingiustificata, in quanto una volta sventato il crimine non era necessario giungere alla PICCOLA RISSA con INSULTI e MINACCE, metodo degno dei presupposti di GENTILEZZA, non lo fanno le forze di Polizia non capisco perché lo debbano fare i damanhur. Oltre ad Airaudi sono sotto inchiesta Pierluigi Luzi (ALCE), Giuseppe Moriano (GIRAFFO), Giuseppe Gabriele (CIVETTA), Daniele Buriani (PASSEROTTO oggi PASSERO), Gianfranco mellace (CAMMELLO), Fulvio Galeotti (CERVO), Franco Miglietti (LONTRA), Carlo Ghiozzi (CORALLO), Massimo Guiducci (AGNELLO), Antonio Bernini (ELFO), Guido Gherner (POOKA) , Fabio Zappalà (ALBATROS) e Ennio Anglisani (ASPICE). Mi sorge un dubbio circa la dinamica, io non c'ero all'epoca ma da ciò che si evince dagli articoli, i membri della comunità di damanhur hanno colto in flagranza di reato due persone. Io mi chiedo, ma chiamare subito le forze dell'ordine non era possibile? Oppure c'era qual'cosa che andava comunque mantenuta nascosta, per creare una task force punitiva? Sono tutti dubbi leciti, che si verificano a posteriori, quando la tua coscienza ti chiede il perché di certi avvenimenti e finalmente puoi fare le tue ricerche. Di fatto questa metodologia di farsi giustizia da soli ricorrerà negli anni a venire, con la proposta di ronde notturne (i giustizieri della notte). Quando fai parte di quella realtà gli scheletri si mostrano solo ai pochi fidati, il populino si edulcora con altre circostanze, o come spesso accade si ignora completamente l'evento perché di nessuna rilevanza, soprattutto per chi vive in comunità e si mantiene con i proventi dalle tasche dei membri che lavorano fuori da essa. Anche in questo caso, un paradosso, da una parte si confezionano corsi a pagamento per risvegliare le coscienze, dall'altro quella del populino si cerca di appiattirla.
Ecco che piano piano, comincia ad emergere la verità, non quella relativa all'aspetto giudiziario, ma quella che mette in primo piano i soliti personaggi, quelli che a più riprese hanno sputtanato il nome della comunità, quelli che oggi hanno la presunzione di insegnare ai giovani, ai nuovi arrivati ed al mondo i nuovi modelli di società e di spiritualità. Sarebbe come dire, mi faccio insegnare diritto civile da un mafioso.
Quello che voglio sottolineare è che per comportarsi in questo modo, non c'è necessità di scomodare divinità o allestire comunità "spirituali", se non per giustificare certe azioni, ma non è originale, lo ha fatto già la chiesa cattolica. Non si può oggi dire abbiamo imparato dagli errori, è una giustificazione che usa chiunque, e che comunque va dimostrata nei fatti, sia sulla comunicazione che sui modi di interagire con le altre persone. Ad oggi nonostante una equipe profumatamente pagata che cura l'immagine, ed i rapporti con "l'esterno" troviamo un nuovo libro inchiesta che inserisce a pieno titolo la comunità dei damanhur nelle sette, una numerosa serie di blog e forum che non parlano bene della stessa, ed i valligiani ancora diffidenti. Una domanda che potremmo porre a questi manager d'immagine potrebbe essere: "Alla luce di questi fatti, non avendo portato a termine il vostro compito assegnato e ben retribuito con i proventi delle tasche di tutti i membri della comunità pensate ancora di proseguire con questo incarico, o potete trovarvi un'altro lavoro?" Un'altra domanda invece sia per i capetti che per coloro che aderiscono alla filosofia dei damanhur, ma che vivono fuori dalla comunità: "Se ogni volta il mio comportamento corretto e coerente con tutte le realtà che vivo, nel mio paese, nella mia città, nel mio posto di lavoro, coi parenti e gli amici contribuisce a sminuire le pesanti critiche che affronto in prima linea, creando con la mia immagine, una immagine ideale della comunità, che però è in contrasto con ciò che si verifica in realtà, cosa sto imparando di così spirituale per la mia anima?
ILoveLucy