giovedì 21 luglio 2011

Sette: ombre sull'Emiciclo

11 aprile 2011 San Stanislao

 
 Articolo del 1 aprile 2011
Sette: ombre sull'Emiciclo

Il discorso è vecchio e il terreno sempre molto scivoloso. In una società libera ognuno ha il diritto di venerare improbabili reincarnazioni di antichi dei, di partecipare a riti bizzarri; di parlare con le piante o con gli extraterrestri, di sottoporsi a stravaganti trattamenti di guarigione dell’anima e del corpo, bocciati dalla scienza ufficiale; di donare tutto il patrimonio al proprio guru e di lavorare per lui gratis in cambio della felicità (terrena, sempre molto terrena). Ma diventa più ostico, e assai sorprendente, apprendere che questo mondo misterioso di sette, movimenti, nuove religioni, fedi, teofilosofie e credenze spesso trasformano il bisogno di sacro o di fede negli adepti in un concreto business milionario a favore di pochi. Questo fenomeno è così radicato nella società italiana da sbarcare nelle istituzioni locali e nazionali, dove si trovano annidati insospettabili paladini.
Una mappa molto aggiornata delle sette in Italia e delle loro ramificazioni politiche ed istituzionali è contenuta nel libro inchiesta di due giornalisti, Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, "Occulto Italia", edito da Rizzoli con la prefazione di Lucia Annunziata (pp. 510, 12,50 euro). L’originalità o, se si vuole, il cuore di questa documentatissima inchiesta sta nel mettere a nudo gli strani e ambigui rapporti tra il mondo dell’occulto e la classe politica. La quale, per furbizia a fini elettorali, per presupposti ideologici o culturali di libertà o di tolleranza, per superficialità o, persino in buona fede, non ha esitato a promuovere, proteggere, sostenere le sette o le loro attività.
Gli esempi citati sono molti e riguardano un po’ tutti i partiti presenti in Parlamento nell’ultimo decennio. E fanno strabuzzare gli occhi. Si parte dal riguardo che molti politici piemontesi, locali e nazionali, hanno sempre mostrato verso la comunità Damanhur, che ha costruito una vera e propria cittadella, con uffici, istituzioni e persino moneta propria, attorno a un ciclopico tempio sotterraneo, visitato da Vittorio Sgarbi in veste di critico d’arte, nella Val Chiusella. La comunità, fondata da tal Oberto Airaudi, che i fedeli chiamano Falco, in onore del dio egizio Horus, è una strana commistione di ecologismo, naturalismo, sensismo, panteismo, paganesimo e sincretismo. Il sindaco delle località in cui ha sede la comunità appartertiene alla setta, che esercita in massa il diritto di voto nelle elezioni amministrative. Più curioso apprendere che parlamentari della Lega Nord, la laicissima governatrice del Piemonte Mercedes Bresso e perfino un leader schivo come Piero Fassino siano andati più volte in Val Chiusella a partecipare a convegni o inaugurare strutture dei damanhuriani. I quali sono stati per lungo tempo di casa con la Federazione dei Verdi, mantenendo ottimi rapporti con Grazia Francescato, Luigi Manconi, Luigi Boco e Alfonso Pecoraro Scanio. Più conosciuta, anche per i grandi appoggi internazionali e la appartenenza di attori come Tom Cruise, la chiesa di Scientology, ben radicata in Italia. Tanto che in Parlamento c’è chi, come il senatore del Pdl Salvo Fleres presenta interrogazioni per sollecitare il riconoscimento ufficiale "come associazione religiosa". Senza contare che i guai giudiziari della setta fondata da Ron Hubbard vengono difesi in tribunale da un campione del liberalismo e dell’agnosticismo come Alfredo Biondi. Scientology svolge numerose attività sociali e filantropiche attraverso sue società collegate, che si occupano del recupero dei tossicodipendenti, della formazione degli insegnanti, della lotta (senza quartiere) alla psichiatria ufficiale. Società tanto efficaci nel tenere in ombra l’attività di proselitismo quanto nell’ottenere appoggi, sostegni, patrocini e perfino finanziamenti a livello politico. Due esempi su tutti: funzionari del ministero dell’Istruzione guidato da Letizia Moratti concessero a un ente diretta emanazione di Scientology l’accreditamento per la formazione degli insegnanti delle scuole pubbliche (poi revocato dal successore Giuseppe Fioroni, che era stato meglio informato sulla natura della società). Sempre in buona fede, cadde nella rete anche l’insospettabile sottosegretario cattolico Carlo Giovanardi che nel 2008 inserì in una lista di inviti per la conferenza nazionale delle comunità terapeutiche anche Narconon, legata a Scientology. Suscitando le proteste delle altre comunità. Ma la patente di ufficialità la cooperativa l’aveva avuta dalla Regione Puglia, nell’interregno tra Raffaele Fitto e Nichi Vendola. L’inchiesta prosegue impietosa. Che ci faceva l’ex frate francescano Antonio Meneghetti, fondatore dell’Ontopsicologia e della Melolistica, e ammiratore delle leadership forti, tra gli ospiti fissi dei convegni culturali dei circoli del Buongoverno di Marcello Dell’Utri? E come ha fatto uno dei discepoli di Meneghetti, Andrea Pezzi, ad ottenere nel 2006 la conduzione di una trasmissione televisiva su Raidue, Il Tornasole, in cui sono ospitati amici, supporter e, guarda caso, il fondatore dell’Ontopsicologia?
Gli italiani sanno che la setta giapponese neobuddista e new age Soka Gakkai, che ha molte simpatie nel mondo di sinistra e radical-chic (tra cui Roberto Baggio, Sabina Guzzanti e Giovanna Melandri) e poche tra i buddisti tradizionali, è oggi a un passo dal riconoscimento da parte dello Stato italiano, con il diritto all’8 per mille? E che ci stavano a fare alcuni aderenti del misterioso Partito Umanista e i seguaci del santone indiano Sai Baba nelle liste dell’Idv di Antonio Di Pietro? E che dire infine dell’ex Idv e ora nel gruppo parlamentare dei "responsabili" Domenico Scilipoti? Doveva presiedere l’Osservatorio antiplagio del partito di Di Pietro, ma lui stesso è fondatore di un Movimento olistico e tra i consulenti aveva chiamato un damanhuriano!
Giovanni Grasso

Considerazioni personali
non di Giovanni Grasso

Italia bel paese, fondato su contraddizioni, ma con poche regole definite ed una più importante fra tutte, il giuramento. L'Italia è un paese che fonda le sue usanze sul principio di Apostasia fin dalla notte dei tempi. Molte religioni considerano l'apostasia un vizio, una degenerazione della virtù della pietà nel senso che quando viene a mancare la pietà, l'apostasia ne è la conseguenza; spesso l'apostata viene fatto bersaglio di condanne spirituali o materiali ed è rifuggito dai membri del suo precedente gruppo religioso. Nulla è come sembra, si giura su tutto e tutti, ed ognuno è libero di dare la priorità in ciò in cui crede, che poi è la vera libertà. L'articolo 18 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo recita: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. I politici fanno la stessa cosa coi partiti, ma agli occhi del populino è richiesta una formalità che è il vestito di coloro che detengono un certo potere, di fatto è un vestito di coerenza. Il populino ti segue se dai una immagine di te coerente, capito? Non devi essere ligio alle regole, ma difendere solo la tua immagine, come fosse una icona sacra, al di fuori de te. Si cade dai cieli del potere, quando una forza opposta, lede la tua immagine, a torto o ragione. Perchè il voto è sempre popolare, e le convinzioni che gli stessi usano per gestire e manovrare il populino sono proprio collegate alla coerenza, alla rispettabilità. Con queste due regoline il populino placa le altrimenti incontenibili, esuberanti emozionalità cioè per dirla in termine tecnico: Dividi et Impera, vale per l'Uomo come per gli Dei, dividi le masse in gruppi, sottogruppi e gruppetti, occupa le menti con falsi argomenti e false responsabilità e sarai il loro capo.
In sostanza accettiamo che ognuno esprima diversi giuramenti a diverse forme di autorità, siano esse divine od in carne, salvo poi, sempre alla propria discrezionalità, additare qualcun'altro come traditore, siamo all'apice della stupidità in questo non trovate? Traditore di cosa? Di chi? Di chi ci fa comodo al momento sicuramente! Quindi un cittadino italiano giura fedeltà e rispetto ai valori della patria per assumere una carica sociale importante, pur sapendo che se battezzato dalla chiesa cattolica romana, è vincolato dal diritto canonico che impone incondizionata obbedienza ai voleri della stessa. Se poi la persona è anche un poco libertina, può anche avere espresso giuramenti di cieca fedeltà a gruppi esoterici, massonerie e quant'altro.
In questo bailamme di giuramenti, e spergiuri, voi ve la sentireste di affidare la vostra vita o quella dei vostri figli a simili personaggi? Io no!
In questo piccolo mondo, la propria esistenza è affidata solo a ruoli marginali, sempre di scarso valore, comandati solo dalla nostra emozionalità, chi si crede protagonista, lo fa credere anche a chi gli stà vicino, cioè richiama le persone che possiedono le stesse necessità. Questa non è proprio magia è uno dei programmi sbagliati che ci gira in testa, e ci fa credere che unendosi ad altri si possano soddisfare o nascondere i propri bisogni. Cioè che la soddisfazione dei nostri bisogni, si possa trovare fuori di noi. Mai, sistema ipnotico, ha fatto tanta presa su tutta l'umanità. E questo è solo la punta dell'iceberg! 
ILoveLucy

QdQ ovvero qui damanhurcrea quotidiana V°

Noi esportiamo nuovi modelli di socialità

E così un modello di socialità molto diffuso è la maleducazione che ormai ha sorpreso anche me, ma soprattutto molti ospiti stranieri, taluni di alcune nazioni dove il livello di senso civico è molto rispettato, ma si vede che quando giungono a contatto con la cultura dei damanhur, qualcosa muta intimamente, la vera personalità primitiva. Se uomo con clava incontra uomo senza clava, egli è uomo morto, ugh!

La foto è vecchia, cioè di ieri, ma lo striscione
è sempre allo stesso posto!

Osservate questo cartello, possiede un messaggio
inopportuno, scritto cioè con parole inutili. Non rispetta
la realtà del luogo ed è anche esteticamente brutto, ma
si sa forse le migliori menti del marketing dei damanhur
hanno impiegato tutta la loro genialità per confezionarlo.
Non oso neanche immaginare quanto è costato, tra progetto
 stampa e affissione!

E questa è la prova inconfutabile! Anche gli ospiti
ormai in preda alla nuova moda dei damanhur,
il wild parking! Vieni anche tu a damanhurcrea
parcheggia dove vuoi, quello più selvaggio sarà
premiato dalle hostess della Reception.
I° premio un DVD dei damanhur dal titolo
"Ho quanto siamo bravi noi!" 

Naturalmente le terrazze, adibite a parcheggio
sono vuote!
Se di capita di venire dai damanhur, non dimenticate che la cultura è tutta al rovescio, fate proprio attenzione perché potreste proprio offenderli!