sabato 27 agosto 2011

Quando i fatti smentiscono le accuse e otto

Postfazione al libro "PLAGIO" dell’On. Antonio Di Pietro

Le moderne forme di plagio sono sempre più sofisticate.
Viviamo in un epoca in cui la conoscenza è diventata la vera ricchezza delle società, non solo di quelle ricche e industrializzate, e la comunicazione la chiave per detenere il potere reale. Questo che può essere considerato un periodo storico in cui l'umanità sta facendo un vero e proprio salto evolutivo ha portato però con sé un indubbio aumento di rischi e pericoli per le persone che non hanno gli strumenti adeguati per orientarsi e capire ciò che gli succede intorno. In Italia esisteva una legge, la 603 del codice penale, che puniva esplicitamente il plagio. Si è pensato bene di sopprimerla.
Non sto qui a discutere se sia fatto bene o male. Tuttavia, ritengo che, se da un lato è giusto responsabilizzare i cittadini, dall'altro, con quella abrogazione, abbiamo lasciato un vuoto normativo. In questo vuoto le persone più deboli ci sono cascate dentro con tutte le scarpe. E io credo che lo Stato debba sentirsi co-responsabile di tutto ciò che ai nostri giorni vediamo accadere a migliaia di persone, raggirate, truffate, prese in giro dal primo ciarlatano di turno, influenzate e terrorizzate psicologicamente, anche se, badate bene, il sistema delle truffe non è solo quello di Vanna Marchi o dei maghi e dei venditori di fumo sparsi un po ovunque sui mezzi di comunicazione.
I truffatori infatti li troviamo anche lì dove non ce lo immagineremmo, a cominciare dai luoghi della politica passando per quelli economico finanziari, dove i furbetti sono sempre pronti al raggiro e all'imbroglio.
In ogni caso stiamo parlando di plagio mentale esplicito, fatto con tecniche specifiche dirette. Qui stiamo parlando di situazioni di sequestro mentale, appunto, in cui anche lintera famiglia o i conoscenti della persona vengono coinvolti, in cui si rischia di dilapidare interi patrimoni, rovinare vite.
Per questo motivo ritengo improcrastinabile l'approvazione di una legge sulla manipolazione mentale, che almeno andrebbe da un lato a cercare di impedire o a riparare lo specifico danno sulla persona plagiata, qualora, si spera, si riesca a dimostrare ciò che è avvenuto, dall'altro a punire severamente gli artefici.
Sono stati proposti due disegni di legge, uno dell'ottobre 2002, un altro del novembre 2001. Con un po di buona volontà si potrebbe arrivare ad un accordo bipartisan che ponesse fine a questa intollerabile assenza normativa. Credo che la politica, quella seria e responsabile, non possa più farsi da parte, invocando i pur sacrosanti diritti all'autodeterminazione degli individui; le persone deboli esistono, lo Stato deve prendere atto. E una fase delicata della vita della società che non ammette scuse.
Antonio Di Pietro





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Quando i fatti smentiscono le accuse e "sette" in tutti i sensi!

L'ignoranza è la madre della devozione”
George orwell


L' INQUIETANTE SCOPERTA DELLA MESSA NERA
AL CIMITERO DI GRECO RIPORTA L' ATTENZIONE
SU UN FENOMENO AMPIO E IN GRAN PARTE SCONOSCIUTO

ecco la mappa delle sette milanesi!

Una recente pubblicazione della Curia traccia il primo censimento: in citta' molte decine di gruppi. i seguaci di Sai Baba e quelli del reverendo Moon, l'Ordine della Rosacroce e i puri fedeli di Satana.

La Diocesi sta seguendo con grande attenzione il fenomeno delle sette. In corso Venezia 11, nella sede dell' ex seminario, e' attivo il Gris, "Gruppo di ricerca e di informazione sulle sette". Milano, del resto, si sta muovendo in linea con l' intera Chiesa italiana. A livello nazionale cominciano tra l' altro i primi interventi del magistero episcopale. E il caso di monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo di Foggia, che ha fondato il Centro studi sulle nuove religioni, pubblicando anche, presso l' editore Piemme, una sorta di manuale. L' atteggiamento della diocesi ambrosiana e' di informare la gente su quanto accade e di avere eventuali rapporti con le sette "senza panico alcuno". Cosi' dice monsignor Luigi Manganini, responsabile della commissione ecumenica dell' arcivescovado, presentando un volumetto di 94 pagine, su I nuovi movimenti religiosi o sette, di monsignor Giuseppe Maggioni, pubblicato recentemente dal Centro ambrosiano di documentazione e studi religiosi. Spiega monsignor Manganini che la "paura delle sette" genera una pastorale scomposta, fatta di interventi sbagliati e paradossalmente di esasperazioni pastorali quasi di tipo settario". Nel volumetto monsignor Maggioni da' notizie sia sull' origine del fenomeno sia sui singoli movimenti e gruppi. Pubblichiamo qui di seguito le pagine che tracciano una prima mappa della presenza delle diverse sette a Milano. "Si puo' ragionevolmente pensare che nella nostra Diocesi siano presenti tutte e tre le grandi famiglie, in cui si usa oggi distinguere le Sette: quelle di tendenza biblicocristiana, poiche' si rifanno almeno come punto di partenza o di riferimento al messaggio cristiano; quelle di matrice orientale, poiche' attingono le loro certezze dalle grandi religioni dell' Induismo, del Buddhismo e, ultimamente, dello Shintoismo, reinterpretate da maestri occidentali od esportate da guru orientali in forma pura o sincretistica; e quelle di terapia psico spirituale, che mirano a sviluppare l' immenso potenziale che ognuno ha in se' e che gli consentira' , magari con l' aiuto di potenze superiori, di dominare l'universo intero. 
Nel primo gruppo dobbiamo mettere al primo posto i Testimoni di Geova, calcolando sui diecimila coloro che frequentano circa una settantina di Sale del Regno: una ventina nella citta' di Milano, ed il resto sparse un po' dovunque, con preferenza nell' hinterland e nei grossi centri della Diocesi. Si hanno poi presenze significative dei seguenti gruppi: gli Avventisti del Settimo giorno; la Chiesa del Regno di Dio di F.L. Alexander Freytag; l'Iglesia Ni Cristo di Felix Manalo Ysugan, la Chiesa Vecchiocalendarista greca; e anche le Assemblee di Dio. Hanno tutti una sede a Milano: la Scienza Cristiana di Mary Baker Eddy con una Prima Chiesa del Cristo, Scientista e un' organizzazione universitaria; la Chiesa Apostolica di Edward Irving; la Chiesa di Dio universale di Hebert W. Armstrong con la rivista La pura verita' ; l'Esercito della salvezza e la Fondazione di Arthur S. DeMoss che ha diffuso il volume Forza per vivere di Jamie Buckingham. Occorre poi ricordare: i Mormoni di Joseph Smith con sede a Monza; la Chiesa Neo Apostolica di Heinrich Geyer con sede a Cernusco sul Naviglio; il gruppo Vita Universale di Gabriele Wittek con sedi a Milano, Settimo Milanese, Cologno Monzese, Monza e Varese; le Chiese Cristiane Evangeliche dei Fratelli con una decina di centri; l'Associazione spirituale per l' unificazione del mondo cristiano o Chiesa del Rev. Moon o Chiesa Unificazionista con sede a Varese. 
Del secondo gruppo sono presenti in Diocesi circa una ventina di movimenti. Alcuni sono di matrice islamica come i Baha' e il Centro Gudjieff Ouspensky di Peter Demianovitch Ouspensky, entrambi con sede a Milano. Altri sono di matrice indiana come il neosikhismo di Yogi Bhajan; la religione Radhasoami di Kirpal Singh; i gruppi di Sri Auroindo; di Sri Chinmoy; di Paramahansa Yogananda; l' Ananda Ma' rga di Prabhat Ranjan Sarkar; Elan Vital di Sri Hans Maharaj Ji; e la Sahaja Yoga di Sri Mataji Nirmala Devi. Hanno tutti una sede a Milano: l'Associazione internazionale per la coscienza di Krisna di Srila Orabhupada col Centro Culturale Govinda; il Centro Spirituale di Pace Haidakhandi di Sri Maha Mauniraji; il centro La Rosa di Babaji; la Meditazione Trascendentale di Maharishi Mahesh Yogi. Infine occorre ricordare: gli Arancioni di Bhagwan Rajneesh con centri a Tradate, Casciago e Cocquio ed i seguaci di Sathaya Sai Baba con centri a Milano ed a Erba. Altri sono di matrice buddhista o shintoista come il movimento Sukyo Mahikari di Yoshikazu Okada, con centri a Milano e Varese; il movimento neo budhista Nichiren Shoshu, Soka Gakkai di Tsunesaburo Makiguchi e la Reiyukau di Kakutaro Kubo con sede a Milano. 
Infine vi e' il terzo gruppo con oltre dieci presenze in Diocesi. Tra i principali si deve ricordare Dianetica o Chiesa di Scientologia di Lafayette Ron Hubbard; l' Advanced Ability Center di David Mayo; il Silva Mind Control di Jose' Silva; la Societa' Teosofica di Helena Blavatsky e la Societa' Antroposofica di Rudolf Steiner con i suoi centri di agricoltura biodinamica e le sue Scuole Waldorf, tutti con centro a Milano. Ma in Diocesi vi e' pure la presenza di Circoli di Alice Bailey; dell' Agni Yoga di Helena Roerich, dei Centri Studi di Jiddu Krishnamurti; della Fraternita' Bianca Universale di Omraam Mikhael Aivhanov. Non si puo' poi prescindere dalla presenza di tutti quei movimenti nati dall' interesse, oggi piu' forte di ieri, per la magia, l'esoterismo e l'occultismo. Alcuni si rifanno allo Spiritismo, che va da quello classico fino all' attuale channeling, ai movimenti post spiritici e ai culti dei dischi volanti. Altri derivano dalla magia, sia iniziatica che cerimoniale, entrambe collegate alla massoneria di frangia; oppure alla neo stregoneria. Altri infine hanno a che fare con il satanismo, che venera Satana o come principio del male o come capostipite della ribellione dell' uomo, mettendosi al suo servizio. Abbiamo cosi' in Milano la presenza dell' Antoinismo di Louis Antoine con una sala di lettura; del Lectorium Rosicrucianum di Jan van Rijckenborgh con la Scuola internazionale della Rosacroce d'Oro; dell' Antico e Mistico Ordine della Rosacroce di Harvey Spencer Lewis; del Movimento Gnostico di Samael Aun Weor; della Fraternitas Rosicruciana Antiqua di Arnoldo Krumm Heller, appoggiata al Gruppo PromoteoAgape di Paolo Fogagnolo; del gruppo KemiHathor originato da Giuliano Kremmerz; della Nuova Acropoli di Jorge Angel Livraga; di Damanhur di Oberto Airaudi; dei Centri Neo Ellenici di Religiosita' Politerista di Antonino De Bono".

E poi ancora...

In Italia le sette sono circa un migliaio, con due milioni di adepti. un' associazione che le combatte: e' ARIS, associazione ricerche e informazioni

MILANO

Dai traffici di Mamma Ebe ai messaggi piovuti dalla Luna. Dalle bambole trafitte sulla spiaggia in stile vudù alle bambine sacrificate in nome della "Fratellanza cosmica". Dal Monte Bianco, dove il 14 luglio 1960 fedeli da tutto il mondo attesero l'Apocalisse fino alla Sicilia. Sono quasi due milioni in Italia gli adepti delle sette, e circa un migliaio le comunita': alcune internazionali, molte costituite da pochissimi fedeli. L'epoca d'oro e' stata quella della contestazione: negli anni Settanta, tra i fiori della protesta, i figli del cattolicesimo nazionale scoprirono le religioni hippy spuntate nei Paesi anglosassoni. E nuovi guru si sono intrecciati al filone degli antichi culti cristiani e pagani.
Diavolo di una setta: il mosaico nazionale, ancora oggi, e' ricchissimo. I piu' numerosi sono i testimoni di Geova. I piu' organizzati e inquietanti i seguaci di Scientology. Poi gli Hare Krishna e la chiesa del coreano Sun Myung Moon. Il Piemonte e' la base di Sai Baba che ha "illuminato" (tra gli altri) anche Antonio Craxi, fratello di Bettino. Una delle scoperte piu' clamorose, pochi mesi fa, e' stata fatta nel Canavese. Un' enorme catacomba moderna scavata tra le montagne. Riti magici nascosti a tutti in Valchiusella: quattromila metri cubi di volume per 30 metri di profondita' e 150 di cunicoli e labirinti. Un grattacielo di undici piani chiuso dietro una porta scorrevole di 24 quintali di cemento armato, una lieve pressione sul telecomando e siete i benvenuti nel regno degli "acquariani". Dal 1975 i damahuriani, seguaci di Oberto Airaudi, pranoterapeuta e occultista, hanno lavorato, come silenziose formiche, per creare il loro Stato nello Stato a prova di bomba atomica. L'idea di scendere verso le viscere della terra invece di aspirare a una piu' tradizionale ascensione al cielo sembra essere un tratto comune alle nuove chiese. Ad Acilia, vicino Roma, gli "Apostoli della Fede" hanno occultato sotto vari strati di cemento armato, una piattaforma rudimentale ma possente, alcuni cadaveri mummificati e disposti su un baldacchino. Un' altra novita' nel panorama magie nere e nuove chiese in Italia e' l'organizzazione pseudo culturale delle comunita'. Una di queste si e' raccolta attorno a una casa editrice "Arte piu' arte", milanese. Cappuccio nero, pugnale, bastone di legno e avorio, sostengono di cercare un rapporto con la natura mediato dalle divinita' dell'antico Egitto. Per combattere contro Scientology e tutte le sette in Italia Ennio Malatesta, 56 anni, ha fondato "Aris", Associazione ricerche e informazioni. Ron Lafayette Hubbard e i suoi Dyanetics gli hanno "rubato" e derubato moglie e quattro dei suoi sei figli. Ora lui vuole combattere l'intero fenomeno. Banca dati, psicologi, medici per recuperare familiari "perduti". "Riceviamo telefonate e lettere, raccogliamo racconti e lacrime. Noi consigliamo di portare davanti alla magistratura questi pazzi criminali". I vostri sforzi hanno successo? "Quasi mai, in appena il 10 per cento dei casi. Per il resto non abbiamo la forza di riconquistare quelli che sono divenuti individui di un altro pianeta. Senza contare la copertura che polizia e magistratura, almeno sino ad oggi, hanno regalato a molti santoni".
Barbara Stefanelli

Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza

Niente male per l'italietta dei maghi, sarà una mia impressione, ma pare che i risultati di cotanto amore universale e prodigi magici, non si riescano ancora a scorgere all'orizzonte c'è chi da la colpa ad un fantomatico nemico dell'umanità, e lo combatte con tutta una serie di superlative comodità, villa, pullman, auto di lusso, conti in banca e proprietà immobiliari, guardie del corpo, elicottero, ed una folta schiera di seguaci fedelissimi, che poi si rileva come uno standard di ogni vertice di qualsiasi gruppo spirituale con una certa organizzazione. C'è invece chi preferisce dare un nome al nemico e quindi, tutto può divenire all'occorrenza un nemico, lo stato, la forza pubblica, lo spreco, le guerre, il denaro etc. etc. L'importante è anticipare il nemico fare in modo che ogni evento risulti una azione contro il libero pensiero, altrimenti i fedeli cominciano a porsi delle domande, invece debbono essere sempre occupati a difendere i principi spirituali in cui credono. In fondo a chi interessa oggi, vedere un essere superiore che si levita o che fa' apparire oggetti dal nulla, e se anche fosse, cosa cambia nella vita di tutti i giorni a chi non possiede quei talenti? Il segreto non è volare in aria, ma ricordare agli altri come si fa' e farlo, senza far pagare un ticket è già un percorso dignitoso. la favoletta del guru il cui successo si esplica con la sua immensa ricchezza materiale, ha due filoni di seguaci, il primo sono coloro che credono che la ricchezza economica sia la manifestazione materiale della ricchezza d'animo, verrebbe da chiedersi perché tutti ce l'hanno con Berlusconi? Il secondo invece è quello più presente e sovente rappresenta la cerchia dei sempre fedeli, coloro cioè che hanno trovato una opportunità di mantenimento economico fuori dai soliti schemi, che col minimo impegno di seguire e soddisfare ogni richiesta del guru in questione, si vivono un'avventura. Perché i soldi non andranno mai d'accordo con la spiritualità? Perché il denaro presuppone possesso e speculazione, pochi ricchi, tanti poveri, la spiritualità, quella vera, si fonda sul principio della condivisione che è l'opposto dell'economia, perché utilizza ciò che sei in grado di produrre, non ci sono misure minime da rispettare, ma niente di nuovo sotto il sole, in qualsiasi enciclopedia si legge questo tipo di comportamento che nasce spontaneo nei gruppi umani tribali, in quei luoghi così immersi nella natura, che dubito un sedicente guru ci si inoltrerebbe per fondare una nuova socialità, meglio la civiltà tecnologica e te credo...Aho!
Tanti saluti a tutti, ci rivedremo a Shamballa.
ILoveLucy