lunedì 11 giugno 2012

LA MUSICA DEGLI INGENUI

ARTICOLO TRATTO DA 
LA REPUBBLICA.IT DI BARI 30/LUGLIO/2011

http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/07/30/news/cos_suonano_le_piante_tra_hi-tech_e_natura-19810612/index.html?ref=search

Così suonano le piante tra hi-tech e natura

L'esperimento nato trent'anni fa ai piedi delle Alpi piemontesi, in scena nel conservatorio botanico "Pomona" di Cisternino. Il miracolo concertistico è stato studiato dagli scenziati di Damahnur, fondazione costituita nel 1975.

di MARZIA PARINI
Sembra una favola animista ma non lo è. Al conservatorio botanico di Cisternino, che porta il nome della dea dei giardini e dei frutteti, Pomona, la colonna sonora la suonano le piante. Letteralmente. Saranno gli scienziati di Damanhur, eco-società fondata su valori etici e spirituali premiata dalle Nazioni unite nel 2005 come modello per un futuro sostenibile, ad attivare la capacità delle piante di rispondere agli stimoli esterni. Il miracolo concertistico andrà in scena domani sera alle 19, nel conservatorio sulla strada provinciale Cisternino-Locorotondo, contrada Figazzano, nel cuore della Valle d'Itria: collezione di circa 800 piante molte delle quali salvate dall'estinzione.
L'esperimento della "musica delle piante" nasce circa trent'anni fa, qualche anno dopo la fondazione di Damanhur datata 1975: una comunità oggi composta da circa mille cittadini insediata nei circa 500 ettari di terreno disseminati in Valchiusella, nella zona dell'Alto Canavese, ai piedi delle Alpi piemontesi. La ricerca partì allora sulla scorta di un dato di fatto, la capacità delle piante di rispondere agli stimoli esterni, dunque di apprendere. 
La paternità dell'intuizione è di Camaleonte Oleandro, alias di Salvatore Sanfilippo, biologo e istruttore della Olami Damanhur University, che spiega: "Ultilizzando apparecchiature elettroniche di nostra costruzione, sempre più sofisticate, si è cercato di studiare la reattività delle piante all'ambiente. Il principio è quello di misurare le variazioni di potenziale elettrico o di resistività come segnale di risposta a eventuali stimoli ambientali. Ogni creatura vivente, animale o vegetale, presenta variazioni di questo potenziale elettrico. Si tratta, in sostanza, dello stesso incremento di attività elettrica sulla pelle degli esseri umani per amore, per rabbia, per paura, per una qualsiasi emozione insomma".
La musica delle piante è una applicazione artistica di queste ricerche. Le apparecchiature costruite in Damanhur, trasformano il segnale elettrico emesso dalla pianta in suono, utilizzando normali sintetizzatori facilmente reperibili in commercio. Per mezzo del sintetizzatore, il miracolo: le piante, allenate a dovere per una o due settimane, possono suonare un violino, un pianoforte, una chitarra. "Sonorità un po' aliene - conclude il biologo - ma di forte impatto emotivo". Provare per credere. 
Fine dell'artico


I COMMENTI CHE SEGUONO SONO DI FRANCO DA PRATO AUTORE DEL BLOG
le parti in neretto sono i le frasi estrapolate dall'articolo.
"Saranno gli scienziati di Damanhur, eco-società fondata su valori etici e spirituali premiata dalle Nazioni unite nel 2005 come modello per un futuro sostenibile"
Io non mi ricordo di aver conosciuto in quella associazione, scienziati che si dedicassero a quel gadget elettronico, semmai "ricercatori" per quanto può valere questa definizione. uno scienziato che si rispetti partecipa a cose ben più serie. Inoltre non sono stati premiati dalle Nazioni Unite ma da una delle infinite agenzie riconosciute dalle nazioni unite, che è diverso. Inoltre la premiazione è stata fatta in Cina, che non è proprio una Nazione libera, vedi la persecuzione dei Monaci Tibetani, vedi la persecuzione dei cattolici, vedi la censura internet etc. Insomma tutto questo smielato modo di referenziare, per un gadget elettronico?
Il lecito dubbio ai lettori!
"La ricerca partì allora sulla scorta di un dato di fatto, la capacità delle piante di rispondere agli stimoli esterni, dunque di apprendere."In realtà se leggete alcuni testi presenti alla pagina Franco Da Prato su scribd.com, vi renderete subito conto che questa affermazione è solo idea personale di colui che ha proposto questo articolo. In quanto non esistono a tutt'oggi sperimentazioni e protocolli atti a validarne la funzionalità. Si tratta come sempre di sperimentazione empirica, priva di alcun fondamento scientifico. E' ritenuto invece un simpatico gadget che offre solo l'illusione dell'espressione di una intelligenza verde, tra l'altro piuttosto caro, visto che si tratta elettronicamente parlando di un banale ponte di wiston.
"La paternità dell'intuizione è di Camaleonte Oleandro, alias di Salvatore Sanfilippo, biologo e istruttore della Olami Damanhur University"Non è ben chiaro cosa si intenda per paternità, ma è solo un mio problema, io patisco questo modo di esprimersi in maniera fumosa. L'idea all'epoca fu di un certo Valerio Sanfo: "Primo in Italia ad occuparsi in modo approfondito di sensibilità vegetale (il primo brevetto risale al 1979), le sue ricerche hanno occupato le pagine della stampa nazionale ed internazionale per anni." Il suo sito web è il seguente:http://www.valeriosanfo.it/Valerio_Sanfo_Ricerche/Valerio_Sanfo_ricerche_sensibilit%C3%A0_vegetale_premesse.html
Inoltre l'apparecchiatura è stata progettata e programmata in assembler (linguaggio di programmazione) da una persona che aveva lasciato la comunità di cui non posso citare il nome. Il signor Sanfilippo ha ereditato questa macchinetta ed è divenuto il suo distributore, un altro brevetto lo si scopre in America, evidentemente in Italia non si può perché ce ne già un altro a nome del signor Oberto Airaudi, insomma che confusione. Quindi al di là delle belle parole e delle migliori intenzioni, si assiste sempre più alla demagogia. Chi non si struggerebbe nel vedere una piantina che mentre ti svegli accompagna il tuo risveglio con una dolce melodia, in fondo è a questo serve la sensibilità delle piante a fare da juke box ad una persona insensibile. Io preferisco i pesci rossi, quelli finti di plastica.
"Per mezzo del sintetizzatore, il miracolo: le piante, allenate a dovere per una o due settimane, possono suonare un violino, un pianoforte, una chitarra. "Sonorità un po' aliene ma di forte impatto emotivo". Altra frase incomprensibile, come fa una pianta a suonare uno strumento? Non può è una questione fisica e lo dice anche la Biologia, neh signor Sanfilippo? Allora diciamo che un programma software inserito nella macchinetta risponde con note sintetizzate agli impulsi che provengono dalla pianta ma che la pianta non produce, non ha caso questo apparecchio collegato a qualsiasi forma vivente o inerte, produce qualche suono. Ovvio che i suoni sono alieni chi è che riesce a "suonare" un violino dopo due settimane? Sono preoccupato per la giornalista che ha scritto questo articolo, evidentemente non si è informata a dovere, comportamento davvero curioso per una giornalista.
Franco Da Prato