mercoledì 27 luglio 2011

Disciplina della libertà di manifestazione del pensiero

Fondamenti nelle Costituzioni

Questa libertà è riconosciuta da tutte le moderne costituzioni. Ad essa sono inoltre dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948:

Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Una definizione della libertà di manifestazione del pensiero è inclusa nel primo comma dell'art. 5 della Costituzione della Repubblica federale di Germania del 1949:
"Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi senza impedimento da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di stampa e d'informazione mediante la radio e il cinematografo. Non si può stabilire alcuna censura.".
La libertà di espressione è sancita anche dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall'Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848:
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
La violazione del citato art. 10 della Convenzione europea legittima il cittadino a proporre ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo contro lo Stato Italiano, per ottenere il ristoro dei danni subiti, anche morali, purché siano esauriti tutti i possibili rimedi giurisdizionali interni[1].
L'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana
La Costituzione italiana del 1948 supera l'esigua visione fornita un secolo prima dallo Statuto Albertino, che all'art. 28 prevedeva che La Stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi. Saranno proprio delle leggi dello Stato, infatti, a consentire le censure tipiche del periodo fascista.
L'art. 21 della Costituzione stabilisce che:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
La Corte di Cassazione italiana ha recentemente stabilito una serie di requisiti affinché una manifestazione del pensiero possa essere considerata rientrante nel diritto di critica e di cronaca: veridicità (non è possibile accusare una persona sulla base di notizie false), continenza e interesse pubblico. Se si tratta di fatti personali, anche se veri e continenti, non dovrebbero essere pubblicati. Al riguardo operano i limiti previsti dai reati di diffamazione e ingiuria. In generale costituiscono un evidente limite al diritto di cronaca anche l'onorabilità e la dignità della persona. Tutto ciò è diventato sempre più vero dopo la legge sulla privacy del 1996. Chi è coinvolto in procedimenti giudiziari non potrebbe essere fotografato in un momento in cui è sottoposto a carcerazione. Allo stesso modo il nome e le immagini di minori sono oscurati dal 1996.
Diritti e libertà

L'interpretazione dell'art. 21 dà luogo ai seguenti principi:
i soggetti titolari del diritto sono "tutti", cioè sia cittadini che stranieri, sia come singoli che in forma collettiva, poiché necessaria a dar corpo e voce ai movimenti di opinione concernenti interessi superindividuali[2].
i membri del Parlamento godono di una forma ampliata della libertà in esame; l'art. 68 c. 1 Cost. stabilisce che essi non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni (istituto dell'insindacabilità).
il diritto include la manifestazione di opinioni in qualunque forma e senza limitazioni, salvo che si pregiudichino dei valori costituzionali.
diritto "negativo": è previsto il diritto a non manifestare pensieri e opinioni contro la propria volontà; i limiti a tale libertà negativa sussistono in caso essi si rendano necessari per garantire l'ordine pubblico.
libertà di informare, o libertà "attiva" di informazione: la dottrina considera garantita dalla Costituzione anche la diffusione di informazioni (oltre che del proprio pensiero).
diritto di cronaca: un particolare caso di libertà di informare.
libertà di essere informati, o libertà "passiva" di informazione; non è esplicitata in Costituzione, ma è ravvisabile in diversi testi normativi.
diritto di accesso ai documenti amministrativi: un importante caso del diritto ad essere informati.
per mezzo s'intende non solo il mezzo di espressione, ma anche le modalità di divulgazione del pensiero a un certo numero di destinatari; non è la disponibilità dei mezzi ad essere garantita, bensì la loro libertà di utilizzo.
La libertà di informare e la libertà di essere informati danno luogo al c.d. diritto all'informazione.
La libertà di pensiero è, tra l'altro, considerata come corollario dell'articolo 13 della Costituzione della Repubblica italiana, che prevede l'inviolabilità della libertà personale tanto fisica quanto psichica. Tale libertà è, poi, fondamentale anche nella concezione dell'antico Stato liberale. ILoveLucy

Chi è Valerio Sanfo?

Chi è Valerio Sanfo? Un curioso ricercatore, appassionato penso di elettronica, che curiosamente ha inventato la musica delle piante nel 1979? Ma non sono i damanhur ad aver inventato la musica delle piante? Boh, comunque se andate al suo sito (http://www.valeriosanfo.it) ne vedrete delle belle! un paio di foto;

E' simile a quella dei damanhur!

Un carrelino simile l'ho visto al museo dei damanhur,
ma che strano!


ILoveLucy

Del coraggio delle azioni!

Così senza mezzi termini la modalità è stata semplice: “Te ne vai!” E' vero che sono duro di comprendonio, ma sostenere che il mio blog è imbarazzante, mi fa solo pensare che ci sia uno scollegamento tra le cose che accadono e le proprie convinzioni. Detesto quelle persone che tacciono per quieto vivere, che offrono livelli di sopportazione sempre più ampi, oppure che la loro sopportazione è semplicemente remunerata con qualcosa. Ci sono diversi Blog che esprimono disappunto sui metodi dell'associazione federazione damanhur, sia in italiano che inglese e non so in quante altre lingue, il pettegolezzo si diffonde anche all'estero con i blog dei resoconti delle visite alla stessa. Una cosa che mi ha sempre lasciato perplesso dei visitatori, sono il ceto sociale medio alto che scoprono come sia salutare il lavoro manuale e come ciò li riempia di nuova energia. Non si tratta proprio di magia e non la si dovrebbe nemmeno spacciare per tale, si tratta di una semplice risposta organica, nel lavoro manuale ci si accorge con meraviglia che si possiede un corpo, che può fare delle cose, tutto quà. Non mi è mai capitato di incontrare un muratore spirituale o un'imbianchino spirituale, ovviamente senza nessuna critica alla categoria, ci mancherebbe, non penso che dopo otto o nove ore di quel lavoro sentano la necessità di farsi qualche altra ora a spaccare legna nel bosco sacro per ritemprare lo spirito comunque, beato chi ce la fa'. Sempre sulla indignazione c'è quella curiosa vicenda della evasione fiscale del Maestro spirituale della comunità di damanhur, accertamenti per ben due milioni di euro...con l'ultimo stipendio che ho ricevuto, prima del benservito ci sarei campato per altri 166 anni, che è una età degnamente pensionabile! I compari, perché non trovo altra definizione, quelli cioè che nella loro infinita ignoranza e presunzione, non sapevano neanche che la tua attività è artigianale. Sto parlando di professionisti, geometri ed architetti, quelli che ti hanno lasciato per un anno intero senza acqua calda nel tuo locale, pur facendotela pagare in bolletta, perché il primo manutentore non era in grado di manutenere. Oppure il simpatico servizio si telefonia, che ogni tre per due si inceppava, o la grande utilità della reception, che neanche al centro commerciale le Gru di Torino esiste, perché ci sono dei bei cartelli, chiari, che indicano dove uno può desiderare di giungere. Quelli che ti hanno fatto pagare 300 euro di riparazione perché hanno investito con l'auto il tuo condizionatore e poi se la sono defilata. Perché è normale fare manovre con le auto in prossimità delle uscite di sicurezza, è normale parcheggiare in zone dove neanche sono adibiti i parcheggi per non fare dieci metri a piedi. Quelli che per te è normale che nei corridoi della damanhurcrea urlino, o telefonino ad alta voce, o scorrazzino driblando gli ospiti con i rumorosi carrelli di derrate alimentari, quelli che per te è normale sopportare. Ma questo tuo talento di sopportazione mal si combina con scelte di qualità professionale e con l'atteggiamento iniziatico e col rapporto con gli altri. E questo vale anche per i tuoi cari compari citati. E secondo te, io debbo aspettare che tutta questa ciurma di cafoni si redima all'educazione senza dire nulla? Certo, se io pesto un piede a qualcuno, mica sento male,  questo quello che fanno i tuoi compari, degli spacconi che usano la propria influenza per fare i loro comodi. Mia cara, se volevo quieto vivere ed omrtà adesso, facevo una vita agiata. Perchè nelle vostre serate sociali non vi interrogate a fondo su cosa pensa di voi la Valle? Forse perché qualche stupidotto dei tuoi compari a fatto dei casini e ora deve stare col profilo basso? 
Questa che tu e tuoi compari definite acredine e che dite meriti solo di essere ignorata, evidentemente qualcuno la legge e si interessa al caso. Invece di indignarvi, come se foste solo voi al mondo a lavorare, portatori di chissà quale modello di civiltà astrusa, risolvetevi questi problemi di pessima educazione e scarso senso civico. Fa' bene a voi e forse anche a chi vi osserva. Un poco di immagini della mia acredine.


A proposito di manipolazione della verità!

Io creo un blog di informazione e si incazzano tutti
lui evade il fisco per due milioni e stanno tutti zitti!














Questi fogli sono una parte dell'intero documento!
Questi fogli sono una parte dell'intero documento!

Se un Giudice, sottolinea la
facoltà di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto
ed ogni altro mezzo di diffusione
chi cazzo siete voi che vi indignate!

Questi fogli sono una parte dell'intero documento!

Questi fogli sono una parte dell'intero documento!

Questi fogli sono una parte dell'intero documento!

Indignatevi per questo, e provate ad intentarmi una causa civile per diffamazione, così è la volta buona che mi diverto anch'io. Certo è facile mettere alla porta una persona che non si può difendere solo perché a riposto fiducia per troppi anni in questioni che forse doveva evitare o forse qualcuno doveva avvertire, perché cari damanhur, non appendete alle vostre bacheche anche questi documenti, oppure nel vostro museo interno? In fondo si tratta pur sempre di storia, non trovate?