venerdì 8 luglio 2011

Noi esportiamo vera civiltà! Sosta selvaggia a parte, ed altre cosucce!

Quasi come ogni giorno, nella speranza di credere che è solo un momento temporaneo, se paragonato all'infinito, la mia perplessità sta nel fatto che non riesco proprio ha capire come riescano i damanhur a conciliare una filosofia ed uno stile di vita così opposti. Non riesco a comprendere come vi sia una tacita accettazione di atteggiamenti così maleducati anche negli ospiti, anche se invero non è proprio così, le persone che confidano certi disagi e disservizi ci sono eccome, ma rimangono circoscritti come una confessione. Ciò che si evince da questi atteggiamenti, nel pensiero generico delle persone è quello di trovarsi, negli ambienti gestiti dai damanhur, come in un gioco, una favoletta, una quinta di cinecittà, i modi sempre approssimati, il sorrisetto ad oltranza che contrasta coi musi lunghi od i visi ingrugnati, come se fosse un diritto divino esternare a chiunque le proprie paturnie. Sì perché in fondo il modello di riferimento è il nucleo, che non è proprio una famiglia è un gruppo di persone che vive nella stessa casa e si sopporta. Il sogno era diverso, ma la realtà no! Se avete dei dubbi venite a trovarli con la formula ospitale: vitto e alloggio in cambio lavoro all'associazione federazione damanhur, così vi renderete conto di persona che nonostante siano passati 30 anni, molti tra loro non si sopportano, si evitano, si salutano solo per dovere. Che i pasti sono una scocciatura perché ci si deve incontrare, si deve scambiare, salutarsi, meglio una pizza fuori, organizzo un gruppo e con la scusa mi eclisso. Questo è un aspetto della socialità dei membri dell'associazione federazione damanhur, ma ce ne sono anche altri ed appartengono alle difficoltà molto umane, che fanno parte di ognuno costretto in situazioni forzate. Sì, va bene la libera scelta, vanno bene anche i giuramenti, ma nessuno ti dice la verità, perché per i damanhur è sempre soggettiva e con questo giochino psicologico ti fanno passare per visionario, salvo poi un giorno mentre ti rechi in libreria per comprare l'ultimo di Harry Potter, il commesso che ti conosce, ti guarda sospettoso e con la coda dell'occhio senza proferire parola ti indica un libro sullo scaffale che s'intitola OCCULTO ITALIA, che scopri descrive una realtà molto più cruda di quella che sto fotografando e descrivendo io, giorno per giorno. E pensate che ogni damanhur l'abbia letto? Certo che no, ci sono le persone preposte, poi nelle serate sociali, si creerà la condizione ideale per descrivere a grandi linee, il testo e per ognuno di loro sarà come averlo letto, perché hanno demandato ad altri la loro capacità di giudizio, quindi se i massimi esponenti dicono che sono tutte menzogne perché comperarsi il libro e leggerlo è anticostituzionale. Così mi è accaduto chiedendo a qualcuno di loro se l'avessero letto, di sentirmi rispondere con la sufficienza di chi vuole minimizzare senza prendere atto di ciò che veramente sta accadendo, vuoi per menefreghismo, vuoi per paura. Talvolta certi comportamenti che ho vissuto anch'io sembrano la prosecuzione del libro/film Orwell 1984 è affascinante ciò che si può fare con una mente umana, quando conosci i trucchi. Non l'anima, il cervello! Certo l'ufficio stampa, le pubbliche relazioni, il quotidiano segreto dei damanhur (si fa per dire) si sono indignati perché le fonti sono solo quelle dei "fuoriusciti" termine sufficientemente razzista di probabile matrice nazista, che difende solo una presunta razza pura, se almeno riuscissero un giorno a dimostrarlo! Quindi, reazioni minime nel populino, è un evidente attacco del Nemico per minare le base della cultura e della super sviluppata società dei damanhur. Io però mi sento più onesto ed ho un profondo rispetto per i popoli e le culture e se vi chiamo come fanno i valligiani "I damanhur" è perché non è mio desiderio offendere una cultura vera ed un popolo vero che vive in Egitto, per me i veri ed unici Damanhuriani sono gli abitanti della città omonima in Egitto, il resto sono semplici associati, che hanno paura di sentirsi italiani, ma che tendono volentieri la manina quando lo stato gli offre i soldini per le loro attività. 
Non sanno accogliere gli ospiti perché non riescono ad accogliere se stessi, quando si vergogniano di un fratello o di una sorella, che condividono lo stesso percorso iniziatico, perché hanno un'odore diverso del sudore, o vestiti diversi o abitudini, cioè non si conformano al loro personale modo di esprimersi, allora non sono iniziati, sono terminati, perché la cultura nell'universo è vasta come lo stesso ed avere anche un solo abbozzo della stessa è importante perché tra i neuroni si creano nuovi percorsi che aiutano il discernimento, cioè una visione più ampia non contradditoria, la mente risponde con maggior equilibrio e discernimento. Ma allora i damanhur come conciliano questo aspetto isolandosi in luoghi sperduti? Boh? Chiedeteglielo! Non andare ad un matrimonio in Cina vestito tutto di bianco, perché è il colore che si indossa ai funerali, non rifiutare il latte acido di yak se sei in mongolia è sgarbato ed offende le persone, in molte civiltà i crimini verso le cose sono considerati minori, mentre un crimine alla persone, può essere anche una cosa molto seria.
Queste cose le si imparano studiando, quando è un piacere conoscere le cose, tutte quelle che al momento desideriamo conoscere, demandare per pigrizia queste funzioni a poche persone, creando cioè una necessità di specializzazione, è quel sistema che che poi diverrà una spesa col suo peso economico nei conti generali. Una tribù che vive in Amazonia non possiede un ufficio di pubbliche relazioni, ma riesce ad essere accogliente comunque, anche se non parli inglese. Io mi fermo qui adesso, perché capisco le perplessità di chi legge, ma non chiedo di essere creduto, invito tutti i lettori a fare una visita al centro commerciale damanhurcrea ed alla associazione federazione damanhur, oltre che un giro senza accompagnatori per la via centrale di Vidracco, per vedere coi vostri occhi ciò di cui scrivo.

Come solito seguono le foto
Noi siamo proprio furbetti/e

Noi siamo proprio furbetti/e

Noi siamo proprio furbetti/e

Io sono proprio un furbetto/a


Io sono proprio un furbetto/a

Io sono proprio un furbetto/a

Io sono proprio un furbetto/a

Io sono proprio un furbetto/a


Io sono proprio un furbetto/a

Io sono proprio un furbetto/a

Noi siamo proprio furbetti/e

Noi siamo proprio furbetti/e

Io sono il più furbetto di tutti!

io sono proprio furbetto/a

Io sono il più furbetto di tutti!

io sono proprio furbetto/a

Noi siamo proprio furbetti/e
 Associazione federazione damanhur, corso di rinascita interiore dal titolo "anch'io posso diventare un furbetto!" questo corso si sviluppa in tre sessioni, le immagini sono gli esami di pratica superati con successo dagli allievi. Questo corso libera ogni inibizione e ti lancia sulla cresta di ogni evento, perché sulla cresta c'è poco spazio e non è per tutti, fai come noi, diventa un furbetto/a e sarai al centro della scena!