martedì 14 giugno 2011

Diversamente Abile

se pensi diverso, e vivi assieme ad altri, che la pensano diversamente, può capitare di essere sempre nel mirino di qualche stupido. I tempi sono cambiati, ed il rispetto per gli avversari non è più riconosciuto. La merce di maggior scambio è appunto la stupidità, che è una componente che scaturisce solo da persone dotate di un forte carattere, che non significa necessariamente dotate anche di intelligenza, anzi spesso ne sono carenti. Un concentrato di azione, che non processa gli eventi, li demolisce. Un legittimato ad oltranza, pericolosissimo, concedergli posizioni di potere. E così di nuovo in periferia alla presunta “spiritualità” i molti eletti, agitano le loro bandierine bianche segno di purezza, perché tutti si possano stupire, poi a metterli in pratica i principi c'è sempre tempo, come dire stasera c'è la festa del Renato la rivoluzione spirituale, può attendere.
Blin, blin, sbandierin, più la agiti e fai vento, più sei visto e sei contento.” Iscriviti anche tu, ad un gruppo spirituale oggi fa tendenza, parteciperai alla rinascita dell'Uomo, che non so bene, cosa voglia dire, ma fa tanto figo.
Uomo, rinasci!, Uomo, risvegliati! Uomo, Illuminati! Per favore, fate meno rumore che sto riposando.
Il Diversamente abile, non è colui che possiede un handicap fisico o psicologico è colui che deve cavarsela in mondo progettato per i presunti “normali”. Avete mai provato ad inserirvi in una conversazione tra non udenti, ecco è la medesima situazione, solo che i non udenti che sono le vittime, lo comprendono, ed aiutano a capire, i normali non lo fanno. Perchè al di fuori di loro non esiste niente altro, che qualcosa che possa assomigliarli, per non sentirsi inutili, per ostentare un pizzico di diversità, oggi il mondo è così piatto! Perché non hanno avuto il coraggio di guardarsi dentro per tempo e di tempo ed occasioni ne hanno avute tante, vivono di rendita se possiamo così definirla, un dono ricevuto, non necessariamente guadagnato, quindi sono vuoti anche dentro. C'è la possibilità, ma è una solo una mia idea, che il dono sia richiesto indietro e non vorrei trovarmi nei loro panni, quel giorno.
Hanno usufruito per 30 anni di un tempio, ma neanche ci hanno fatto un salto, per vedere se ancora tutto è in ordine. Però usano le braccia per agitare le loro bandierine bianche, perché in fondo la vita è un gioco. Bisogna sempre sapere però chi fa la palla e chi il giocatore. Usando un più famoso eufemismo “Fare il finocchio col culo degli altri” E se fossero diversamente abili con cosa le agiterebbero le loro bandierine? Cito una storiella:
Un giorno un tizio muore, la sua anima finisce davanti alle porte di San Pietro, il Santo è felice di incontrarlo conosce la sua vita, ricca di umiltà, e di generosità e gli dice siccome sei stato in vita così munifico, hai qualche domanda da farmi? Il tizio ci pensa un po' poi dice a San Pietro vorrei sapere che differenza c'è tra l'inferno,ed il paradiso. San Pietro lo accontenta, questo è l'inferno: la scena che gli presenta agli occhi è orribile ci sono alcune persone sedute ad una tavola rotonda riccamente imbandita, ma le persone hanno un viso triste, sciupato, i loro arti superiori, gli avambracci sono così lunghi che non riescono a portare il cibo alla bocca, e soffrono terribilmente. Poi San Pietro gli mostra il Paradiso, che con stupore scopre essere la stessa scena, ma le persone sedute alla tavola sono socievoli, i visi rubicondi. Il tizio è attonito, non capisce e chiede a san Pietro spiegazioni. San Pietro sorridente gli dice vedi caro la differenza tra l'inferno ed il paradiso la fanno soltanto gli uomini col loro modo di agire, i primi soffrono del loro egoismo, i secondi godono della collaborazione, mangiano e godono per il cibo perché si imboccano l'un l'altro”