lunedì 29 agosto 2011

Quando i fatti smentiscono le accuse e nove

Noi facciamo le cose meglio di tutti, perchè ci abbiamo il bollino giallo
come le banane ciquita, che però è blu, ma fa li stess!

Per la serie non avrai altro damanhur all'infuori di me, così ogni membro dell'associazione federazione damanhur, dovrebbe con una certa solerzia, rivedere le proprie convinzioni e non parlo solo dei giovani, ma di quelle teste dure, i capetti, che dovendo descriverli in modo letterale li vedo proprio simili ai dinosauri. Ma figuriamoci loro sono attaccati ai loro soldini ed al loro prestigio, chi li schioda più. Enormi nel loro ego si muovono goffamente e pesantemente, fanno sogni ciclopici, fanno costruzioni e manifestazioni faraoniche, perchè loro non si limitano a stupire gli ospiti li devono convincere di essere veramente superiori, una razza eletta protetta dal loro dio, un dio bizzarro, non è quello cristiano, non è mussulmano, o ebreo, porta il nome di una divinità egizia ma non è egizio, viene dallo spazio profondo, da una costellazione, che da questa latitudine terrestre non lo si può vedere. E' così occultato e forse anche molto indaffarato visto i casini legali, finanziari e d'immagine, non sembra averli protetti molto. I danni che riescono a procurare, hanno le loro stesse proporzioni ciclopiche, salvo poi smaltirli distribuendoli sul populino, meno male che c'è il populino credulone! E' stata una bella idea creare una grande base con tante persone volenterose, speranzose e ingenue, così i dinosauri possono muoversi come meglio credono e continuare a fare danni. Sì il numero è critico come dice sempre Oberto, ma gli incassi sono buoni, da una parte si tamponano gli infiniti mutui per le cattedrali nel deserto, stile Italietta del pubblico sperpero, vedi i templi dell'umanità che anno solo un nome che lascia ad intendere buoni propositi, salvo poi non conoscerne la reale proprietà e far pagare un biglietto d'ingresso stratosferico, della serie l'anima si salva solo ai grassi! Oppure la tanto agognata fattoria, un gigantesco casermone in cui alcuni suoi abitanti, vuoi per la mole vuoi perché sono capetti hanno pensato bene di crearsi all'interno i propri appartamenti, in fondo siamo tutti fratelli ed oggi tocca a te dormire nello sgabuzzino allo stesso prezzo di affitto. Poi in quel frangente si è scoperto che il mutuo del casermone non poteva essere ripartito solo dai coinquilini, ed allora la macchina propagandistica si è messa in moto ed ha diluito il mutuo su tutti gli affitti del populino. Probabilmente per non incorrere in linciaggi in seguito hanno riveduto i parametri degli spazi occupati, ma è stato il solito zuccherino per il populino credulone. Infatti chi occupava gli appartamenti, li occupa ancora oggi anche se paga qualche euro in più, ma vive in una casa nuova, mentre c'è sempre chi si arrabatta in stanze fatiscenti e questo è quell'aspetto della comunità dei damanhur, che non verrà mai fatta vedere agli ospiti, la bidonville e quando per errore o per disattenzione l'ospite ci ficca il naso e lo scopre, allora è veramente esilarante, con voce compita assumendo un'atteggiamento rigoroso si afferma, questa è una abitazione storica, ci ho vissuto tanti anni anch'io e non c'era neanche la corrente elettrica. Catapecchia era catapecchia è, ma a differenza di una nuova, quella fatiscente è un'investimento se si sommano tutte le “quote” così si chiama il mensile che deve essere esborsato da ogni cittadino, una parte al gruppo umano una parte al governo dei damanhur, poche spese, niente mutuo, tutto guadagno. Dall'altra si pagano i sempre più numerosi impiegati, che affollano gli uffici, sempre insufficienti come spazi. Sono talmente tanti, che se fossero tutti contenuti in un unica stanza, certamente ci sarebbe un risparmio di tempo, di macchinari e la comunicazione sarebbe migliore, ma non tutti vanno d'accordo si sa la vita spirituale è una cosa, quella impiegatizia un'altra, ma ci stanno lavorando. Qualcuno, raro, ha notato che non è importante il pigiamino che sfoggi ai grandi riti, ma che la vita stessa è il vero percorso spirituale, ma quando sei immerso nello stesso brodo, non puoi sostenere di essere una frittura, anche perché quando poi ci riesci, sei fritto davvero. In fondo basta stringere un poco i denti, ignorare le brutte cose, chi si comporta male, perché la posta in gioco non è l'anima, ma la tua vita, il tuo amore, le amicizie, e tutti quegli aspetti che hai sempre criticato nella società “esterna” ma che quando senti che potrebbero venire meno, ecco che tutto assume un'altro valore, ma che è banalmente il valore del proprio culo, un culo uguale a quello tutti gli altri fratelli o sorelle. Uguale sì, però il tuo spendibile, perché poi i culi importanti sono sempre in fondo alla fila, mentre con le bocche sono i primi. Ancora una volta lo stesso tema, l'omertà, tacere, non vedere, far finta di niente, quando ovviamente la percentuale del proprio culo è coinvolta in minima parte, una prospettiva spirituale interessante si potrebbe assimilare questo concetto col proverbio “chi non a testa abbia gambe” ma nel caso dell'associazione federazione damanhur si potrebbe trasformare così “Chi non ha testa abbia braccia” e di fatto la loro proverbiale operosità sostiene questa tesi, si lavora ogni giorno, per guadagnare due monete e per devozione, ma si lavora sempre, l'Oberto lo chiama pregare con le mani. Quindi cari eletti del dio che non c'è, sappiate che oltre alla vostra anima, anche il vostro cervello non serve alla causa, testa bassa e via a scavare. Il corpo è solo un vestito temporaneo, ma chi sostiene questa tesi fa di tutto per mantenerselo in buona salute, meditate gente, meditate, mi rivolgo a coloro che la sera tardi si ritirano nella loro stanza fatiscente, talvolta umida anche se "storica", che si illudono che quel loro modo di fare sia un bene per se stessi e per gli altri, fare le cose che hanno già fatto chi c'era prima non signica apprendere concetti di vita è solamente un modo stupido per ripetere all'infinito le stesse cose, per dimostrate a tutti: "Ma quanto siamo stati bravi" questo ovviamente è il percorso della stupidità poi c'è quello dei furbetti, e c'è anche chi si alza dal suo comodo letto, in una stanza calda, con belle finestre e magari osserva divertito i propri animaletti che giocano immersi nella natura, pensando tra se e se “come è bella questa comunità”. Un'opportunità per tutto il pianeta un nuovo modello di socialità, premiato da una agenzia cinese, dell'ONU. Io fossi in voi farei attenzione a ritirare certi premi in certe nazioni, che non brillano certo per il loro senso del rispetto per i diritti umani, vedi Tibet ed altre cosucce che non mi dilungo ad enucleare, a meno che non vi abbiano riconosciuto quel talento perché siete stati abili a fare casini coi valligiani senza uso di armi, oppure gli avanzava una targa e ve l'hanno ceduta, oppure c'è anche la storiella di una strana commistione per possibili affarucci in una nazione in via di sviluppo, della serie vediamo come butta, magari gli vendiamo anche qualche tonnellata di incensini. Anche in questo articoletto si sono affrontati aspetti diversi, talvolta allucinanti, ma la spiritualità è rimasta ancora una volta solo una inespressa filosofia. Perché cari capetti dei damanhur non esplicitate queste condizioni con dovizia di dettagli ai nuovi ed hai meno nuovi? Affinchè sia un atto sicuramente più libero, la scelta di finire nella vostra comunità? Ditelo apertamente a tutti, agli ospiti, ai novellini, ai vostri testimonial, che quando uno esce dalla vostra comunità perché non è d'accordo con i vostri sistemi decisamente riprovevoli, che hanno dato titoli ai quotidiani e voce nelle aule di tribunale, viene immediatamente disconosciuto da tutti come fosse un'appestato. Io penso e farò di tutto per comunicare questi aspetti a chiunque possa ascoltarmi, e spero che il giorno che questi metodi saranno alla luce del sole, avrete certamente terra bruciata attorno, e non sarà sufficiente un sorrisetto circostanziale, per recuperare la credibilità. Non penso che se sono un fan di Sting e poi cambio celebrità lui mi toglie il saluto. Non penso che se smetto di frequentare una parrocchia il parroco mi toglie il saluto, se cambio casa il proprietario sparla di me. Solo nella comunità dei damanhur accadono da sempre queste cose. Se qualcuno si sente leso nella sua integrità morale e spirituale, mi scriva pure, sarò premuroso di inoltrargli tutte le testimonianze di chi a lasciato la comunità dei damanhur fino ad oggi.
ILoveLucy