giovedì 30 giugno 2011

Lo specchio delle idee, Idee allo specchio!

Lo Specchio delle idee

Questa prima parte è il testo originale orientato verso il mondo del lavoro

Il mobbing è violenza morale o psichica in occasione di lavoro: atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di lavoro, ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale, che portano ad un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore.
In inglese “to mob” significa aggredire. Nella pratica si può tradurre con due sole parole: porcheria indicibile. Una vera e propria piaga sociale, paragonabile per gravità e vastità al fenomeno dell’usura. E' un vero e proprio fenomeno delinquenziale di massa. Vi compaiono tre attori: la vittima (il mobbizzato), il o i carnefici (il/i mobbers), i complici (i colleghi, la rappresentanza sindacale….). Profilo personale della vittima: intelligente un po’ più della media, altruista, ingenuo, insoddisfatto, un po’ rompipalle, onesto, con un forte senso dei valori ivi compreso il senso di attaccamento al lavoro e all’azienda. Non tollera le ingiustizie su nessuno.
Profilo personale del mobber: cattivo, spesso, con riferimento alla meritocrazia aziendale, di livello mediocre, con indubbi problemi all’interno del proprio nucleo famigliare, ladro…
Molti dei meccanismi che vengono messi in atto dai mobbers ricalcano fedelmente quelli mafiosi: le motivazioni alla base (spesso denaro), l’omertà, la volontà criminale, il patto stretto per eliminare qualcuno, l’agire di nascosto…
Il mobbing viene usato in quelle aziende (tante) che vogliono licenziare un dipendente divenuto scomodo. Spesso non è la proprietà dell’azienda che scatena il mobbing,: ma poi vi si adegua. Ve la immaginate un’azienda che dà ragione all’impiegato e torto al manager?
Questa è una aggravante, perché l’azienda pur sapendo e conoscendo, lascia fare e da un certo momento in poi partecipa: la lettera di licenziamento la firma la proprietà, non il direttore corrotto!
Il mobbing si verifica nelle aziende di medie grandi dimensioni. In primis perché in quelle a carattere padronale, non esistendo art. 18, è più facile il licenziamento individuale e il secondo è perché le consorterie paramafiose mobbiste insorgono e si radicano nelle grandi aziende, laddove in assenza di un padrone, è più facile fare il bello ed il cattivo tempo.
Il mobbing deve riferirsi alla volontà di liberarsi del personaggio scomodo mediante licenziamento o dimissioni. Il mobbing all’inizio è verticale (da capo a sottoposto); ma poi, quando non riescono ad annientarvi, vi scatenano contro anche i colleghi e diventa orizzontale.
Cosa provoca? Una sacco di danni; ansia, insonnia, depressione e nei casi più gravi disturbi della psiche anche irreversibile e insorgere di patologie varie (eczemi, eruzioni cutanee, tumori…).
Cosa fare? Due cose: resistere (resistere, resistere, resistere), raccogliere prove.
Perché? Perché le aziende accetteranno di smettere di usare il mobbing quando il Giudice, davanti al quale le portate, infliggerà loro una dura bastonata.

Le idee allo Specchio

Questa seconda parte è il testo elaborato orientato verso il mondo del sociale

Il mobbing è violenza morale o psichica in occasione non solo di lavoro, ma spesso si esprime nelle aggregazioni di persone in cui si condividono soltanto, necessità del momento. Questa violenza, spesso accompagnata da sorrisi di circostanza si esprime con: atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di aggregazioni di persone (gruppi), ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale, che portano ad un degrado dei rapporti sociali, idoneo a compromettere la salute o la dignità della persona colpita.
In inglese “to mob” significa aggredire, non è come la violenza esplicita è quella che lentamente ti fa escludere dalle situazioni che vivi. Nella pratica si può tradurre con due sole parole: porcheria indicibile. Una vera e propria piaga sociale, paragonabile per gravità e vastità al fenomeno dell’usura. E' un vero e proprio fenomeno delinquenziale di massa. Vi compaiono tre attori: la vittima (il mobbizzato), i carnefici o il branco (i mobbers), i complici, i sostenitori del branco, i sostenitori saranno a loro volta le future vittime, quando cioè non saranno in grado di soddisfare le richieste dei vertici, ma ancora non lo sanno!
Profilo personale della vittima: intelligente un po’ più della media, altruista, ingenuo, insoddisfatto, un po’ rompipalle, onesto, con un forte senso dei valori ivi compreso il senso di attaccamento al gruppo e alla filosofia. Non tollera le ingiustizie su nessuno.
Profilo personale del mobber: cattivo, spesso, con riferimento alla meritocrazia, come elemento di conquista, di livello culturale mediocre, con indubbi problemi all’interno del proprio nucleo famigliare (divorziato, doppia figliolanza, etc. ect.) Esasperata ricerca di stabilità in incarichi sempre di potere, per avere la illusione di poter gestire la propria ed altrui vita. La sua cattiveria ed accanimento verso i sottoposti è il sintomo dello squilibrio psichico. Molti dei meccanismi che vengono messi in atto dai mobbers ricalcano fedelmente quelli mafiosi: le motivazioni alla base, legittimazione del senso di superiorità, l’omertà, la volontà egoica, il patto stretto (branco) per eliminare qualcuno, l’agire di nascosto…
Il mobbing viene usato in quei gruppi (tutti) che vogliono allontanare una persona divenuta scomoda, perchè contraria a certe modalità di intervento. Spesso non è il vertice di un gruppo che scatena il mobbing,: ma poi vi si adegua. Ve lo immaginate un gruppo spirituale ad organizzazione piramidale che dà ragione ad una persona qualsiasi del populino e torto ad un capetto?
Il mobbing deve riferirsi alla volontà di liberarsi del personaggio scomodo mediante l'allontanamento volontario. Il mobbing all’inizio è verticale (in questo caso dai capetti minori, il branco); ma poi, quando non riescono ad annientarvi, vi scatenano contro anche i colleghi (future vittime) e diventa orizzontale.
Cosa provoca? Una sacco di danni; ansia, insonnia, depressione e nei casi più gravi disturbi della psiche anche irreversibile e insorgere di patologie varie (eczemi, eruzioni cutanee, tumori…).
Cosa fare? Due cose: la prima è resistere (resistere, resistere, resistere), la seconda raccogliere prove documentali, fotografiche, filmati testimonianze attendibili e farli conoscere al mondo, alla luce del sole certi adepi fanno la fine dei vampiri, si dissolvono. Usate Blog, forum, siti web. Internet è una occasione importante ed un veicolo rapido ed economico. Condividere le proprie idee col resto del mondo, mettere in luce ciò che tende a restare in ombra, è fare il loro stesso gioco allo specchio, ribaltando le situazioni.
Talvolta nel colpire certi elementi bacati, si corre il rischio di causare danni maggiori ad altre persone o situazioni, siate sempre molto precisi, pensatevi chirurghi. Il pubblico di qualsiasi estrazione non è mai stupido, comprende bene le situazioni, perchè spesso se le vive sulla propria pelle, ed apprezza che qualcuno si lanci in qualche rivendicazione, perché non tutti hanno il coraggio ed è giustificata questa paura. Meno giustificato e vigliacco è l'atteggiamento di soggetti che usano il potere per sottomettere i propri simili, non serve affatto il coraggio.
Perché? Perché troppe (e sono veramente tante) le comunità spirituali, che hanno perduto la loro direzione originale, accetteranno di smettere di usare il mobbing spacciandolo per meritocrazia o crescita spirituale, quando il Giudice, davanti al quale porterete le vostre ragioni, infliggerà loro una dura bastonata, che non sarà mai quella che si meritano.
Non è facile discutere di vegetarianesimo, attorno ad un branco di lupi, anche se si proviene dal futuro o da un' altro pianeta!

Rasoio di Hanlon


«Non attribuire a cattiveria ciò che puoi facilmente spiegare con la stupidità»

Anche se chi ne abusa, tende a farti del male, spacciandola per amore universale.


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