venerdì 16 novembre 2012

DAMANHUR e L'ECOLOGIA DUE SPONDE OPPOSTE! 7


Risparmio di energie, Vidracco ci prova
Dopo lo stop al progetto dell’impianto a biomasse, il sindaco chiede ai cittadini nuove idee: ne sono già arrivate dieci

di Mariateresa Bellomo

VIDRACCO. Chiuse le polemiche sul impianto a biomasse che non si farà, il Comune rilancia sul fronte del risparmio energetico e chiama a raccolta i suoi cittadini invitandoli a presentare proposte su impianti a impatto zero, possibilmente che utilizzino materiali combustibili reperibili direttamente sul territorio. Intanto ci sono degli strascichi sul caso del progetto dell’impianto a biomasse. Sembra che alcuni professionisti del territorio abbiano lamentato il mancato pagamento degli emolumenti loro spettanti per le prestazione offerte alla società Ky Energy.
Intanto l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Bernini guarda avanti: «Abbiamo invitato i nostri cittadini a portare nuove idee e abbiamo già ricevuto più di dieci proposte». Proposte che fanno bella mostra di sé in un apposito tabellone all'interno del Centro Damanhur Crea. «Sono tutte idee interessanti perché a impatto zero. Ad esempio l'impianto che utilizza olio di colza o quello che funziona con le biomasse tradizionali. Le esamineremo una per una. Perché quello che come amministrazione ci proponiamo di realizzare è un impianto sostenibile dal punto di vista ambientale e in grado di rispondere non solo ai bisogni energetici, ma anche a quelli occupazionali del nostro territorio».
Insomma dopo lo stop al progetto di un impianto a biomasse che doveva sorgere in località Carpineto all'imbocco della Valchiusella e contro il quale si erano mosse le associazioni ambientaliste ed i cittadini con una raccolta di oltre quattromila firme, l'amministrazione adesso va avanti più convinta che mai. Un progetto quello della Vidracco Energia, già società pubblica, oggi di proprietà della Ky Energy srl, che nella primavera nella sua fase preliminare, era stato sottoposto all'esame della Provincia. Poco tempo dopo, in estate, il responso dei tecnici era stato inequivocabile: quello non era un impianto di recupero, come da presentazione del progetto, ma di incenerimento. Nella determina del Servizio valutazione impatto ambientale della Provincia si leggeva pure che l'impianto era classificabile «tra le industrie insalubri di prima classe».
La commissione provinciale aveva, tra l'altro, sottolineato alcune carenze nella documentazione presentata. Bernini ora commenta: «Sulla natura del progetto della centrale l'amministrazione ha già espresso le sue perplessità. Riteniamo di esserci mossi sempre con la massima correttezza e nel segno di un dialogo progettuale attento». Poche parole quelle di Bernini seguite da un'altra osservazione: «Siamo certi che sarà possibile dare concretezza ai nostri sogni, ovvero realizzare impianti ad impatto zero. Coniugando sviluppo, sostenibilità ambientale e soddisfazione dei cittadini.
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Commento di Franco Da Prato
Hai hai hai, il titolo è esplicito il comune di Vidracco...ci (ri)prova. Curioso che la giornalista Mariateresa Bellomo non abbia chiesto al Sindaco Antonio Bernini il perché di questa insistenza per la realizzazione di..."Impianti", quindi non uno ma diversi almeno da ciò che si evince dall'articolo. Anche alla luce dei fatti che vedono la stessa amministrazione comunale colpevole di avere in qualche modo innescato il precedente problema dell'inceneritore e di ricevere una somma annuale per l'estrazione di prodotti dalla cava Torre Cives. Insomma nel cercare di crearsi un profilo ecologico, il comune di Vidracco spesso incappa in quelli che posso definire errori di ingenuità. Tanto per citarne un altro la gara dei carretti, personalmente non so cosa abbia a che vedere la gara dei carretti con la cultura di Vidracco, lo stesso dicasi per il deturpamento delle facciate delle case in Vidracco, con appiccicati dipinti e sculture che proprio niente hanno a che vedere con la cultura della Valchiusella. Non dimentichiamoci che il sindaco Antonio Bernini è un adepto iniziato della scuola di magia della associazione federazione damanhur, così come la maggioranza tutta, difficile pensare che non vi siano interferenze della setta, dato che gli adepti debbono giurare fedeltà alla setta (come da immagine)...
Non riesco proprio ha capire come una persona come il Sindaco Antonio Bernini possa giurare fedeltà alla comunità di damanhur e allo stesso tempo giurare fedeltà alla Patria. Questo senza nulla togliere al fatto che ognuno nella sua vita privata fa ciò che vuole, pur sempre nel rispetto della legalità.