sabato 10 settembre 2011

Tutto quello a cui non avete seriamente pensato, ed oggi ne siete complici parte 2



Come difendere quegli aspetti che nella società avete sempre odiato!

Ovvero il manuale dei perché prima di entrare nella comunità:

Associazione Federazione Damanhur



2 Al secondo posto la disciplina e l'obbedienza. Se qualcuno si è illuso nell'associazione federazione damanhur di sentirsi in qualche modo libero, allora ha necessità di rivedere le proprie convizioni. Sono certo che trova le illusioni dei propri sogni, segue semplicemente una linea già tracciata da altri e maggiore sarà il numero, maggiore la predisposizione a pensare che è un bene. Ricordo ancora che il Nazismo è nato con quei persupposti, in un clima politico e sociale degradato, dove i patriarchi del regime seppero dare le giuste motivazioni a coloro che le cercavano, il popolo seguì offuscato dal sogno e dalle promesse, meditate. Certo è facile criticare la burocrazia che affligge le società moderne, o sentirsi oppresso dalle forze dell'ordine per i controlli che eseguono. Ma nell'associazione federazione damanhur è molto peggio e vi spiego perché: dovete segnalare per iscritto, su carta o con sms al DSD che è l'acronimo di Dipartimento Sicurezza Damanhur i vostri spostamenti fuori dalla comunità, vi sembra questa libertà e fiducia? Loro sostengono che così facendo si crea una sorta di protezione ed altre balle spirituali, che il tempo ha dimostrato appunto, con incidenti mortali, suicidi, ed una valanga di cause civili. Il vero scopo è quello di controllare la tua vita: cosa fai, con chi sei, quando parti, dove vai, quando torni, e perché vai via, ovvio che quando il numero delle persone è alto lo stretto controllo serve a mantenere proprio quello status. Ed è così vero che i cittadini residenti, compongono sempre più spesso relazioni ai vertici su ciò che stanno facendo, quale stato emotivo si stanno vivendo etc. etc. insomma una confessione su carta aggiornata al massimo ogni quindici giorni, se non sono cambiate le modalità nel frattempo. Non so' perché ma questo tipo di comunità mi ricorda tanto il libro, in seguito il film “Orwell 1984” Poi nella comunità ci sono anche coloro che grazie alla propria espansività ed un carattere accogliente, ascoltano le tue rimostranze per poi riferirle sempre ai vertici. Sono sempre presenti, ma discrete, così tanto che lo scopri dopo molto tempo, quando appunto verificando che il tuo percorso sembra congelato, poi rifletti e ti accorgi che il tal giorno ti sei sfogato con tizio, ieri hai parlato con caio e piano piano i taselli combaciano. Lo so' è difficile credere a queste cose, ma adesso avete la possibilità di sperimentarle di persona, potete vivere come un cittadino “A” per tre mesi, fatelo e provate a contrariare qualcuno, provate a sparlare di Airaudi o di Sirena, così fate una sperimentazione, poi mi farete sapere. Alcune di queste figure si sono chiamate in passato, Padrini, Madrine, o Facilitatori, il compito così era stato ufficializzato. Io penso, ma non solo io per fortuna e cultura, che le mansioni, la cultura, le tradizioni, si possano definire utili e vere solo se producono il risultato richiesto altrimenti come i giochi dei bambini c'è chi impersona il Re, chi il Pirata, chi la Principessa, poi la mamma chiama tutti per la cena e finisce il gioco. E' vero che siamo fratelli, ma se tu mi dici ogni volta cosa fai, noi (quelli al vertice, i capetti) siamo più felici, e più tranquilli, non vi sembra un comportamento genitoriale? Se questo sistema non è coercitivo, rispetto a quello “sociale” allora è proprio evidente che siamo di fronte ad un lavaggio del cervello, in piena regola. Inoltre la disobbedienza è mal vista e spesso è causa di allontamento dei suoi adepti. Tutte le ridicole leggi della “costituzione damanhuriana” sono gestite e rispettate solo grazie alla disciplina imposta ed inappellabile della scuola di meditazione dell'associazione federazione damanhur. Se vai contro quella disciplina, sei fuori, e senza tanti complimenti. Non è un comportamento acquisito, ma imposto con la paura della ritorsione, cioè se non ti comporti bene o come dicono le regole, non cresci. Ma questa non è educazione, non è neppure lontanamente una norma è un ordine, perché in una società iniziatica, comanda il grado esoterico più alto, che non sempre corrisponde alla carica pubblica di potere. Il solo fatto per un ospite di essere costantemente scortato ovunque vada, perfino nei luoghi pubblici, da  un cicerone improvvisato, la dice lunga. Vi siete mai chiesti se quando andate voi in visita in qualsiasi altro luogo vi farebbe piacere avere sempre alle costole un cicerone? Io penso proprio di no! Questi aspetti richiamano alla memoria di coloro che desiderano un mondo migliore, le famigerate dittature nere o rosse che siano, quei regimi oppressivi che ci hanno sempre inorridito per il carattere cruento, ma non si sa per quale motivo, quando gli stessi metodi vengono riproposti in un contesto “spirituale” con bei sorrisi, sono curiosamente accettati di buon grado e chi li vive è pronto a giustificarne in ogni modo la sua importanza o funzione. Naturalmente tutto questo controllo avviene senza la minima discrezione e rispetto della privacy, al punto di far pesare ogni anno i cittadini, quindi al compleanno di popolo ti pesi, ti fanno una foto, ti fotografano i palmi ed i dorsi della mano, tutti questi dati personali che rientrano nella categoria dei dati sensibili sono gestiti a piacere con il lavoro detto "devozionale" ora ad un tipo ora ad un'altro e così alla fine di tutto ognuno si occupa più dei fatti altrui che di quelli personali, tuttavia affrontando l'ostentata storiella della sperimentazione, per una nuova socialità, questi aspetti marginali per i damanhur, che rientrano nella legislazione e che dovrebbero difendere i valori individuali, sono elegantemente messi da parte con la scusa non c'è tempo, non ci sono soldi, non abbiamo persone specializzate etc.etc. Quello che mi fa restare basito a parte la complicità della totalità dei damanhur sono quelle personalità testimonial che hanno visitato la comunità. Questo è veramente grave, persone di una certa levatura, di una cultura ed esperienza, che offrono le proprie testimonianze a fronte di una collaborazione marginale, parziale è come se io esprimessi delle considerazioni su un luogo senza neanche esserci vissuto. Curiosamente accettate di buon grado perché a favore, mentre le critiche sempre  osteggiate anche di coloro che non ci hanno trascorso degli anni. Allora la situazione è ambigua, ho questi personaggi si sono fatti abbindolare osservando pochissimi aspetti della realtà della comunità, oppure hanno rilasciato dichiarazioni che in seguito sono state abilmente interpretate dal "Santo Uffizio" dei damanhur. Però un fatto curioso mi è accaduto, io ho inviato le mail a quelle persone per capire i loro motivi, uno di loro mi ha risposto che in tutte le realtà esistono situazioni non sempre chiare, diciamo gli errori di percorso. Quindi sarebbe a dire che il Nazismo può ancora oggi riproporsi alla pubblica opinione oppure si percepiscono solo i peccati veniali, quelli che il nostro personale interesse, può mettere in disparte, senza sentirsi la coscienza sporca. Io non penso che questo tipo di comportamento possa accomunarsi ad una evoluzione animica o sociale. Quando noi dimentichiamo i fatti, li releghiamo al passato  scordandoli, abbiamo abbandonato anche una parte della nostra coscienza. I fatti che ci riguardano invece dovrebbero essere sempre presenti, perché parte di noi stessi, senza giudizio, ma non certo dimenticandoli, o relegando indubbie responsabilità a fantomatici nemici.
Comunque se vuoi del sano gossip senza pagare lo scatto alla risposta ma solo lo scotto della vita, vieni a vivere dai damanhur, oggi in offerta speciale solo per pochi eletti la cittadinanza a tempo, in futuro è prevista la cittadinanza a scatto, con carte ricaricabili acquistabili alla damanhurcrea e se ti ricarichi entro settembre hai 25% in più di ricarica, figo no?
Franco Da Prato