giovedì 30 giugno 2011

Lo specchio delle idee, Idee allo specchio!

Lo Specchio delle idee

Questa prima parte è il testo originale orientato verso il mondo del lavoro

Il mobbing è violenza morale o psichica in occasione di lavoro: atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di lavoro, ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale, che portano ad un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore.
In inglese “to mob” significa aggredire. Nella pratica si può tradurre con due sole parole: porcheria indicibile. Una vera e propria piaga sociale, paragonabile per gravità e vastità al fenomeno dell’usura. E' un vero e proprio fenomeno delinquenziale di massa. Vi compaiono tre attori: la vittima (il mobbizzato), il o i carnefici (il/i mobbers), i complici (i colleghi, la rappresentanza sindacale….). Profilo personale della vittima: intelligente un po’ più della media, altruista, ingenuo, insoddisfatto, un po’ rompipalle, onesto, con un forte senso dei valori ivi compreso il senso di attaccamento al lavoro e all’azienda. Non tollera le ingiustizie su nessuno.
Profilo personale del mobber: cattivo, spesso, con riferimento alla meritocrazia aziendale, di livello mediocre, con indubbi problemi all’interno del proprio nucleo famigliare, ladro…
Molti dei meccanismi che vengono messi in atto dai mobbers ricalcano fedelmente quelli mafiosi: le motivazioni alla base (spesso denaro), l’omertà, la volontà criminale, il patto stretto per eliminare qualcuno, l’agire di nascosto…
Il mobbing viene usato in quelle aziende (tante) che vogliono licenziare un dipendente divenuto scomodo. Spesso non è la proprietà dell’azienda che scatena il mobbing,: ma poi vi si adegua. Ve la immaginate un’azienda che dà ragione all’impiegato e torto al manager?
Questa è una aggravante, perché l’azienda pur sapendo e conoscendo, lascia fare e da un certo momento in poi partecipa: la lettera di licenziamento la firma la proprietà, non il direttore corrotto!
Il mobbing si verifica nelle aziende di medie grandi dimensioni. In primis perché in quelle a carattere padronale, non esistendo art. 18, è più facile il licenziamento individuale e il secondo è perché le consorterie paramafiose mobbiste insorgono e si radicano nelle grandi aziende, laddove in assenza di un padrone, è più facile fare il bello ed il cattivo tempo.
Il mobbing deve riferirsi alla volontà di liberarsi del personaggio scomodo mediante licenziamento o dimissioni. Il mobbing all’inizio è verticale (da capo a sottoposto); ma poi, quando non riescono ad annientarvi, vi scatenano contro anche i colleghi e diventa orizzontale.
Cosa provoca? Una sacco di danni; ansia, insonnia, depressione e nei casi più gravi disturbi della psiche anche irreversibile e insorgere di patologie varie (eczemi, eruzioni cutanee, tumori…).
Cosa fare? Due cose: resistere (resistere, resistere, resistere), raccogliere prove.
Perché? Perché le aziende accetteranno di smettere di usare il mobbing quando il Giudice, davanti al quale le portate, infliggerà loro una dura bastonata.

Le idee allo Specchio

Questa seconda parte è il testo elaborato orientato verso il mondo del sociale

Il mobbing è violenza morale o psichica in occasione non solo di lavoro, ma spesso si esprime nelle aggregazioni di persone in cui si condividono soltanto, necessità del momento. Questa violenza, spesso accompagnata da sorrisi di circostanza si esprime con: atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di aggregazioni di persone (gruppi), ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale, che portano ad un degrado dei rapporti sociali, idoneo a compromettere la salute o la dignità della persona colpita.
In inglese “to mob” significa aggredire, non è come la violenza esplicita è quella che lentamente ti fa escludere dalle situazioni che vivi. Nella pratica si può tradurre con due sole parole: porcheria indicibile. Una vera e propria piaga sociale, paragonabile per gravità e vastità al fenomeno dell’usura. E' un vero e proprio fenomeno delinquenziale di massa. Vi compaiono tre attori: la vittima (il mobbizzato), i carnefici o il branco (i mobbers), i complici, i sostenitori del branco, i sostenitori saranno a loro volta le future vittime, quando cioè non saranno in grado di soddisfare le richieste dei vertici, ma ancora non lo sanno!
Profilo personale della vittima: intelligente un po’ più della media, altruista, ingenuo, insoddisfatto, un po’ rompipalle, onesto, con un forte senso dei valori ivi compreso il senso di attaccamento al gruppo e alla filosofia. Non tollera le ingiustizie su nessuno.
Profilo personale del mobber: cattivo, spesso, con riferimento alla meritocrazia, come elemento di conquista, di livello culturale mediocre, con indubbi problemi all’interno del proprio nucleo famigliare (divorziato, doppia figliolanza, etc. ect.) Esasperata ricerca di stabilità in incarichi sempre di potere, per avere la illusione di poter gestire la propria ed altrui vita. La sua cattiveria ed accanimento verso i sottoposti è il sintomo dello squilibrio psichico. Molti dei meccanismi che vengono messi in atto dai mobbers ricalcano fedelmente quelli mafiosi: le motivazioni alla base, legittimazione del senso di superiorità, l’omertà, la volontà egoica, il patto stretto (branco) per eliminare qualcuno, l’agire di nascosto…
Il mobbing viene usato in quei gruppi (tutti) che vogliono allontanare una persona divenuta scomoda, perchè contraria a certe modalità di intervento. Spesso non è il vertice di un gruppo che scatena il mobbing,: ma poi vi si adegua. Ve lo immaginate un gruppo spirituale ad organizzazione piramidale che dà ragione ad una persona qualsiasi del populino e torto ad un capetto?
Il mobbing deve riferirsi alla volontà di liberarsi del personaggio scomodo mediante l'allontanamento volontario. Il mobbing all’inizio è verticale (in questo caso dai capetti minori, il branco); ma poi, quando non riescono ad annientarvi, vi scatenano contro anche i colleghi (future vittime) e diventa orizzontale.
Cosa provoca? Una sacco di danni; ansia, insonnia, depressione e nei casi più gravi disturbi della psiche anche irreversibile e insorgere di patologie varie (eczemi, eruzioni cutanee, tumori…).
Cosa fare? Due cose: la prima è resistere (resistere, resistere, resistere), la seconda raccogliere prove documentali, fotografiche, filmati testimonianze attendibili e farli conoscere al mondo, alla luce del sole certi adepi fanno la fine dei vampiri, si dissolvono. Usate Blog, forum, siti web. Internet è una occasione importante ed un veicolo rapido ed economico. Condividere le proprie idee col resto del mondo, mettere in luce ciò che tende a restare in ombra, è fare il loro stesso gioco allo specchio, ribaltando le situazioni.
Talvolta nel colpire certi elementi bacati, si corre il rischio di causare danni maggiori ad altre persone o situazioni, siate sempre molto precisi, pensatevi chirurghi. Il pubblico di qualsiasi estrazione non è mai stupido, comprende bene le situazioni, perchè spesso se le vive sulla propria pelle, ed apprezza che qualcuno si lanci in qualche rivendicazione, perché non tutti hanno il coraggio ed è giustificata questa paura. Meno giustificato e vigliacco è l'atteggiamento di soggetti che usano il potere per sottomettere i propri simili, non serve affatto il coraggio.
Perché? Perché troppe (e sono veramente tante) le comunità spirituali, che hanno perduto la loro direzione originale, accetteranno di smettere di usare il mobbing spacciandolo per meritocrazia o crescita spirituale, quando il Giudice, davanti al quale porterete le vostre ragioni, infliggerà loro una dura bastonata, che non sarà mai quella che si meritano.
Non è facile discutere di vegetarianesimo, attorno ad un branco di lupi, anche se si proviene dal futuro o da un' altro pianeta!

Rasoio di Hanlon


«Non attribuire a cattiveria ciò che puoi facilmente spiegare con la stupidità»

Anche se chi ne abusa, tende a farti del male, spacciandola per amore universale.


Dissonanza Cognitiva

Vi avviso che questo post è un poco palloso, tratta di psicologia ma dice delle cose interessanti, per chi desidera esplorare il proprio io.
Le sette sono gruppi fondati su illusioni condivise. I membri della setta nella loro esperienza trovano occasione di vedere "cose che non vanno" ma razionalizzano pensando che "dopotutto è la soluzione migliore che abbiamo", "ho imparato molte cose", "l'organizzazione funziona male ma la dottrina è corretta e porta alla salvezza", "il mondo là fuori è molto peggio" etc...
Questo fenomeno viene definito come "dissonanza cognitiva". La dissonanza cognitiva è una teoria che si basa sull'assunto che "l'individuo mira alla coerenza con se stesso. Le sue opinioni e i suoi comportamenti, per esempio, tendono a comporsi in complessi intimamente coerenti." [Festinger, A theory of cognitive dissonance, Standford University, 1957]. In altri termini quando si presenta un conflitto tra pensieri, emozioni o comportamento, quelli in conflitto tenderanno a cambiare per minimizzare la contraddizione e il disagio che ne deriva. La persona può infatti tollerare solo un certo numero di discrepanze tra questi componenti che formano la sua identità. Tenderà perciò a diminuire le cognizioni dissonanti, a rafforzare e aumentare quelle consonanti con una particolare scelta, visione del mondo o condotta.
Gli adepti di un culto infatti, sono legati a modelli del mondo condivisi dal gruppo di cui fanno parte e ogni pensiero nuovo va inquadrato all'interno di queste strutture concettuali per non dover passare attraverso un doloroso cambiamento personale. Ciò dimostra che “il gruppo sociale è, per l’individuo, una delle maggiori fonti di dissonanza cognitiva e, contemporaneamente, il mezzo principale per ridurre la dissonanza che può sorgere in lui." (Leon Festinger, Teoria della dissonanza cognitiva, Franco Angeli, Milano 1997, p. 161). È proprio attraverso l’appoggio sociale che l’individuo reperisce tutta una serie di elementi cognitivi consonanti con l’opinione condivisa. Festinger riassume dicendo che "Se cambiate il comportamento di una persona, i suoi pensieri e sentimenti cambieranno per minimizzare la dissonanza", si spiega perché le sette operino su tutti i livelli con il controllo del comportamento (vita di gruppo con la conseguente eliminazione della privacy, sistema di premi/punizioni, maratone di corsi e attività, scarso riposo, cambiamenti improvvisi e compiti irrealizzabili, codificazione di ogni attività, leggi e regolamenti rigidi, ingerenza anche nelle attività private che devono essere subordinate allo scopo del gruppo in quanto superiore a ogni altro progetto personale, etc.), dell'informazione (è negato e scoraggiato l'accesso alle informazioni critiche, ampio spazio per la propaganda di regime), del pensiero (tecniche di blocco del pensiero come meditazione, canti di mantras, ipnosi, etc., creazione di un senso di colpa per ogni pensiero critico rivolto verso il gruppo o verso il leader) e delle emozioni (far leva sul senso di colpa, spoliazione dell'Io tramite confessioni pubbliche, indottrinamento fobico: si cerca di istallare un vero e proprio terrore alla sola idea di lasciare il gruppo, abile uso delle emozioni portate scientemente al massimo, come la paura, la vergogna, la tensione nervosa, l'esaltazione, etc...). La sola accettazione di regole comportamentali rigide (controllo del comportamento) a cui non si può opporre obiezione è il primo passo verso l'indottrinamento e comporta tra l'altro una certa regressione dallo stato di condizione adulta e autonoma a quello di dipendenza infantile che si sottomette all'autorità genitoriale.
La persuasione a partire dall’induzione di un nuovo comportamento o a partire dall’emotività può essere molto efficace piuttosto che una laboriosa disquisizione sul piano razionale. Blaise Pascal, che non era certo l'ultimo della lista in quanto a capacità persuasorie, consigliava a coloro che decidevano di credere —ma che avevano difficoltà a suscitare interiormente la fede — di comportarsi come se credessero già: <<andate in chiesa, inginocchiatevi, pregate, onorate i sacramenti, comportatevi come se voi credeste. La fede non tarderà ad arrivare>>.
L'adepto finirà col soffermare la sua attenzione su tutto ciò che può distoglierlo dalla situazione di disagio evitando accuratamente ogni tipo di informazione e di pensieri negativi nei confronti della setta e focalizzando la sua attenzione sugli inputs (informazioni) consonanti rispetto alle sue scelte e al suo credo.
A tutto ciò (la dissonanza cognitiva) si affianca "l'effetto dotazione" (che poi non è altro che un effetto della dissonanza cognitiva). In altre parole, molti degli adepti hanno iniziato il loro viaggio basandosi su questo ragionamento: "Perché non provare, tanto non hai niente da perdere" ("Qu'avez-vous à perdre?"). Quello che scoprono nel corso del loro cammino è che hanno moltissimo da perdere anche se si tratta di privilegi (immortalità) e di status immaginari. Per loro questi privilegi sono molto reali e hanno faticato tanto per arrivare fino a quel punto. Hanno forse lasciato il loro lavoro e la famiglia. Hanno fatto dei grandi progetti. A quel punto "perdere" la prospettiva dell'immortalità descritta nelle riviste patinate appare come una privazione insopportabile. Il solo fatto di prendere una decisione di particolare importanza produce una dissonanza rispetto a tutte le alternative non prescelte. L’individuo, per ridurre la dissonanza creatosi, eviterà, per esempio, di prendere in considerazione qualsiasi informazione rispetto ad altri sistemi terapeutici, oppure, se ha scelto di dedicarsi completamente al gruppo, criticherà la società attuale e naturalmente dovrà evitare accuratamente ogni contesto nel quale potrebbe inbattersi in informazioni contrarie al suo credo e alla sua scelta di vita. In tutti questi casi si parla anche di “effetto congelante” della decisione, in altre parole l’individuo si attacca con tenacia alla propria decisione rendendola definitiva col risultato che le alternative che prima potevano sembrare egualmente attraenti finiscono per sembrare prive di interesse (Kurt Lewin, Field theory in social science, New York, Harper, 1951, p. 233) La tendenza a eliminare gli elementi dissonanti e a rafforzare quelli consonanti con la decisione prescelta risiede in una esigenza di risparmio cognitivo —oltre alla ben nota esigenza di abbassare ai minimi termini la dissonanza post-decisionale. Una volta presa una decisione abbiamo in pratica risolto un conflitto, tendiamo perciò a evitare di ritornare continuamente sui nostri passi, con l’effetto di fissare definitivamente la decisione presa (secondo anche un principio di coerenza con noi stessi).
Nella fattispecie dell’esperienza settaria, man mano che l'indottrinamento prosegue l'individuo rimane sempre più vincolato alla propria immagine secondo il meccanismo definito da Cialdini "Coerenza-impegno". E accanto all'iniziale effetto sollievo — che continua per tutto il periodo della affiliazione e nel momento della disaffiliazione si trasforma nel suo opposto in disagio e senso di colpa — sorgono tutta una serie di giustificazioni nuove rispetto alla motivazione originale che spinsero l'adepto ad aderire al gruppo (Robert Cialdini, Le armi della persuasione. Come e perché si finisce col dire di sì, Firenze, Giunti/Barbera, 1989, p. 86). L'individuo si considera parte di un gruppo detentrice di una gnosi salvifica sconosciuta al mondo circostante. Ciò vuol dire che nella sua immaginazione ha creato e rivissuto più volte una serie di scenari ideali e di vittorie future a cui tiene moltissimo.
In effetti, come spiega Massimo Palmarini (L'arte di persuadere, Mondadori, 1996, Cles (TN), p. 53), siamo spesso "irrazionalmente troppo attaccati a ciò che possediamo o riteniamo di possedere. Per cederlo, chiediamo un prezzo più alto di quello che saremmo disposti a pagare per acquisirlo, se già non lo avessimo." (Id. ibid.,p. 53) E ciò può accadere anche quando giungiamo tramite esperienze emozionali "a una soluzione per il successo della quale abbiamo pagato un prezzo piuttosto caro in termini di angoscia e aspettative, investiamo così tanto in questa soluzione che preferiremmo deformare la realtà per adattarla alla nostra visione del mondo piuttosto che sacrificarla a favore di quanto non può essere ragionevolmente ignorato." (Paul Watzlawick, La realtà della realtà, Astrolabio, 1976 Roma, p. 57) Ma forse il modo migliore per spiegare come l’effetto dotazione possa portarci a rimanere vincolati alle nostre decisioni è il racconto di una storia che traggo da un libro di Watzlawick: "Da qualche parte nei tropici le scimmie vengono catturate in questo modo: si lega strettamente al suolo una calabaza (zucca oblunga svuotata e lavorata in modo da servire come boccale) e vi si mette dentro un frutto di cui le scimmie sono particolarmente golose. L'apertura della calabaza è larga esattamente quanto basta perché la scimmia possa raggiungerne l'interno. Ma quando ha preso il frutto, non può più ritirare attraverso l'apertura la sua mano con il frutto. Per essere di nuovo libera basterebbe che lasciasse andare l'esca e tirasse fuori la mano; ma la sua avidità non glielo permette. Così diventa prigioniera di se stessa perché, mentre lei è incapace di lasciare il bottino e di scappare, arrivano i cacciatori e le gettano sopra una rete." (Paul Watzlawick, Il linguaggio del cambiamento, Feltrinelli, 1997 Milano, p. 70)
Un esempio di dissonanza cognitiva è la "Grande Delusione" millerita del 22 ottobre 1844. Miller aveva indicato come data per la fine del mondo il 22 ottobre del 1844. Nell'imminenza di tale data molti milleriti avevano distribuito i loro beni ai poveri, rimandato matrimoni e interrotto cure mediche. Quando alla fatidica data non accadde nulla di rilevante, furono ridicolizzati. (Massimo Introvigne, Mille e non più mille, Gribaudi Editore, Mialno 1995, p. 105) Malgrado ciò il millenarismo avventista si espanse; si disse che si era attesa la cosa sbagliata per la data giusta, qualcosa era comunque accaduto nel regno invisibile, in Cielo. Gesù era entrato nella parte più santa del Santuario celeste (è il caso degli avventisti del Settimo Giorno). Altri hanno considerato tale data sbagliata e con l'ausilio della numerologia e lo studio delle sacre scritture stabilirono un'altra data (è il caso dei Testimoni i Geova che continuano a spostare la data della fine del mondo).
Secondo Festinger se la previsione profetica fallisce, il gruppo, nella maggioranza dei casi, si rafforza per superare la situazione di dissonanza. Gli sforzi proselitistici si moltiplicano: se un maggior numero di persone possono essere persuase che il sistema di credenze è corretto, questo confermerà la veridicità della mia visione del mondo. Un discorso identico è avvenuto anche nella setta Heaven's Gate (la setta presente su Internet i cui adepti si suicidarono durante il passaggio della comete Hale-Bopp) Si nota una continua negazione della realtà: quando la compagna di Applewhite morì per cancro, si comunicò agli adepti che questo era avvenuto perché il suo corpo umano non poteva reggere il potenziale superiore di un'anima extraterrestre. Non si vuole accettare la condizione di esseri umani, con le proprie debolezze. Non si accetta di essere fatti ad immagine di Dio, ma si vuole essere Dio. Si presenta così un aut-aut, o tu trascendi la tua condizione umana o tanto vale morire, la vita "normale" è senza significato, gli "uomini normali" sono solo dei "vegetali". Come se esistessero degli uomini normalizzati, forse esistono solo nelle sette e nei gruppi ideologici. Quanto detto finora vale anche per il New Age. Se il mondo esterno ci dice che la nuova era non sta arrivando, ecco che allora intervengono i nostri fratelli maggiori (esseri spirituali contattati per via medianica) che, forti della loro saggezza e della loro visione più acuta, ci garantiscono che tutto sta andando per il meglio e che presto la nuova era sarà una realtà. Per questo sembrerebbe che, una volta venuta meno la fede nel channelling (termine usato per definire i contatti con spiriti evoluti), il New Age non potesse fare altro che declinare. Ma i New Agers stanno rielaborando (come fecero i Milleriti) il tutto e stanno entrando in una fase "microcarismatica", o "micromillenarista". Il New Age non viene per l'umanità, ma per te, singolarmente, se ti impegni...
Si potrebbe concludere, per il momento, dicendo che le sette, come ogni altro sistema complesso, una volta "costruiti" tendono alla stabilità. Per questo all'insorgere di una qualsiasi perturbazione si autoregolano attraverso un complesso sistema di feedback negativo. In altre parole l'introduzione di una variabile che dovrebbe apportare incertezza e confusione produce all'interno del sistema una reazione, che ne determina al contrario il rafforzamento, cioé il ristabilimento dell'equilibrio iniziale, il ritorno all'omeostasi. Questo fenomeno è conosciuto come autoorganizzazione o autopoiesi dei sistemi umani, in altre parole come "la tendenza di ogni sistema a difendersi dall'introduzione di cambiamenti nella propria organizzazione o nelle proprie regole. L'esperienza insegna che anche — o precisamente — in presenza di disturbi di grande entità i sistemi tendono ad applicare la controproducente ricetta che prescrive "quantità maggiori dello stesso rimedio", e quindi inevitabilmente in misura sempre maggiore la stessa problematica." (Paul Watzlawick, Il codino del Barone di Münchhausen, Feltrinelli, Milano 1989, p. 128)
Ciò vuol dire che il sistema tende al mantenimento della costanza interna grazie anche al controllo dell'informazione, riducendo cioè qualsiasi perturbazione prodotta dall'introduzione di informazioni nuove e discordanti (retroazione negativa).
Esistono alcuni esperimenti scientifici che dimostrano quanto possono essere coriacee le "visioni del mondo" una volta che sono state create attraverso una esperienza sufficientemente convincente. È il caso degli esperimenti del professor Alex Bavelas eseguiti alla Standford University. Uno di questi consisteva nel porre il soggetto di fronte a una serie di coppie di numeri e nel dirgli di verificare se i due numeri si accordavano tra loro. Il soggetto credeva di scoprire in base ad esperimenti di prova ed errore le regole del gioco, mentre in realtà lo sperimentatore indicava che le risposte erano esatte o sbagliate in base a una scaletta precostituita che prevedeva una frequenza maggiore di risposte giuste man mano che l'esperimento procedeva. In questo modo il soggetto perveniva alla creazione di un ordine logico laddove esisteva solo il caos. Si riscontrò inoltre, che, dopo la spiegazione del gioco, alcuni soggetti non volevano abbandonare la pseudo-soluzione tanto faticosamente raggiunta, in quanto convinti di aver trovato una regolarità nascosta agli occhi dello sperimentatore. L'esperimento sembra dimostrare che "una volta giunti a una soluzione per il successo della quale abbiamo pagato un prezzo piuttosto caro in termini di angoscia e aspettative, investiamo così tanto in questa soluzione che preferiremmo deformare la realtà per adattarla alla nostra soluzione piuttosto che sacrificare la soluzione a favore di quanto non può essere ragionevolmente ignorato." (Paul Watzlawick, La realtà della realtà, Astrolabio, 1976 Roma, p. 57). Questo comporta una cecità localizzata (un nuovo termine che potremmmo usare per sostituire quello di dissonanza cognitiva). In effetti i paradossi e le ingiustizie presenti nei gruppi totalitari non sono percepibili nel campo visivo dell'adepto e non potrebbe essere altrimenti perché interpreta la realtà dell'ideologia in modo autoreferenziale, cioè rifacendosi all'ideologia stessa, si crea perciò un "punto cieco" e la tecnologia risulta essere senza macchia.
C'è sempre una spiegazione a tutto, se si possiede il giusto coraggio di porsi le corrette domande intime, le risposte non sono mai accettabili perché contrastano con le nostre più ferree abitudini, e ci spaventa a morte doverci rinunciare. Questo è il pensiero più folle che ci gira in testa, l'idea di possedere qualcosa, di avere diritti di qualcosa, su qualcuno, di pensare che qualcuno da fuori possa aggiustarci al nostro interno, sembra molto comodo non trovate? La mamma spirituale che toglie dai pasticci tutti quanti. L'energia che usiamo per infilarsi in grossi guai è la stessa quantità che serve per uscirne, perché la legge universale tende al risparmio.

Parcheggi selvaggi una storia infinita!




Continua la rubrica dei parcheggi selvaggi, sembra dalle richieste che sia il più gettonato. Solo che debbo aumentare i giga della memorystick...








Babilonia era più ordinata!

mercoledì 29 giugno 2011

Noi ci abbiamo la sicurezza, nel sangue!

Nonostante le richieste, le foto ed i commenti, espressi sicuramente con una buona dose di sarcasmo, che fa' parte della mia personalità e della cultura della mia città, come o detto in un'altro post, a Firenze non si mandano a dire dietro le questioni, siamo un tantino pungenti e proprio niente permalosi, “ci si forma i' callo suiccarattere!”, tanto per capirsi. Quindi tornando alla sicurezza, qualche permalosone di damanhur, il solito “anziano” ma seguito per prepotenza e stupidità da qualche suo seguace più giovane, a pensato bene di continuare ad ignorare le richieste e legittimandosi la proprietà di parcheggio allo stabilimento damanhurcrea, si sente nel diritto acquisito di proseguire nella sua isterica presunzione di usufrutto. L'altro giorno, mentre mi procuravo prove fotografiche di parcheggi selvaggi, anzi no scusate, di parcheggi legittimati, il proprietario di una delle auto in sosta, mi chiede come mai fotografassi la sua vettura tutti i giorni, la domanda me l'ha posta col telefonino all'orecchio durante penso una telefonata alla distanza di qualche metro, con quella giusta sufficienza comunicativa riservata a chi non fa parte dei damanahur?!? Gli ho risposto che non accade tutti i giorni, ma ogni tanto! E' la migliore risposta che potevo dargli vista la situazione. Ma ciò che più mi ha sbalordito è il modo in cui ignorando ogni altro regolamento si sentiva quasi incuriosito da questo mio modo di fare.
Il corridoio che si protrae, lungo tutti gli uffici di solerà ed il suo magazzino, è stato evidenziato nei piani di evacuazione in caso di emergenza come corridoio di sicurezza per raggiungere il punto di raccolta del piano inferiore dello stabilimento damanhurcrea. Alla luce di questi fatti, io mi domando quale malattia mentale possa aver causato tanti danni al cervello, da ignorare le basilari norme di sicurezza, per le quali sono stati spesi anche dei bei soldini, sia dalla cooperativa Atalij, sia dagli affittuari dei negozi per i corsi di addestramento. Mi domando come si possa mantenere un pensiero così stupido mettendo a repantaglio la salute dei clienti e di chi ci lavora, per una questione di orgoglio e permalosità. Mi chiedo come possa ancor oggi sussistere questa situazione allucinante, in una comunità che si definisce spirituale che vuole ad ogni costo esportare modelli funzionali di nuova civiltà. Mi chiedo perchè manteniate queste persone, negli incarichi di responsabilità nonostante i ripetuti errori? Esistono anche altre mansioni, meno impegnative tipo le pulizie che possono limitare i danni. Capisco che come cita la costituzione damanhuriana, i cittadini sono tutti fratelli e debbono dare sempre nuove opportunità per la loro crescita spirituale, ma detta così, sembra la classica Legge ad personam che tutela le solite teste calde, non trovate? Andate a leggervi la costituzione damanhuriana, anzi invito tutti i lettori di questo blog, ad acquistarne una copia presso la reception, leggetela attentamente e poi fate le debite considerazioni! Questi atteggiamenti non valgono per tutti, ovvio, mi ripeto nuovamente, ci sono all'interno di questa comunità persone più educate, più rispettose che però sono vittime e vengono spesso usate per rafforzare la credibilità dei damanhur cioè dei personaggi stupidi, i sanguigni, che offendono anche la loro intelligenza, ma siccome non possiedono la forza necessaria di ribellarsi, perché gli stessi li tengono per le palle, sono vittime ed osservatori passivi. Il tutto si condensa nel pensiero comunitario di responsabilità animica, che ognuno è appunto responsabile di se stesso e delle sue azioni, salvo poi far pagare alla collettività i danni economici che si riflettono inesorabili su tutto il populino. Tutto ciò è dimostrabile perché i "principini" della solerà non possono fare dieci metri per parcheggiare le loro auto nei parcheggi dedicati, che sono disposti sulle tre terrazze a fianco dello stabilimento come chiaramente evidenziato nella planimetria, esposta ad ogni piano, chissà se lo avranno anche solo visto, occupati come sono a tappezzare i tetti di pannelli per salvare il mondo dalla crisi energetica. Stupido al cubo, il legale rappresentante di damanhurcrea, il capitano dell'astronave come lo chiamano i damanhur, chiuso nel suo ufficio, col sorrisetto di circostanza, ogni tanto si sente il suo sogghigno lugubre nei corridoi, mi chiedo cosa abbia da sogghignare, vista la situazione, che sia vera la citazione che dice: il riso abbonda sulla bocca degli stolti? Mha! Faccio quindi un appello a tutti i Valligiani, venite numerosi in visita per i vostri acquisti alla damanhurcrea, ci sono tanti ottimi servizi che meritano di essere soddisfatti ed articoli artistici che possono risolvere un regalo anche importante, ma chiedete sempre alle hostess della reception, se i corridoi di evacuazione al piano inferiore sono liberi, perché ne va' della vostra futura salute. Buona visita e buoni acquisti a tutti.

Ma perché fotografi tutti i giorni la mia auto?

Ma perché fotografi tutti i giorni il furgone?

Ma perché fotografi tutti i giorni la mia auto?

Ma perché fotografi tutti i giorni il materiale accatastato fuori dai laboratori?

Ma perché fotografi tutti i giorni la mia auto?


In questa foto, sono evidenziati i regolamenti per il comportamento dei clienti e dei lavoratori della struttura, forse ho letto male io, forse debbo fare qualche ripetizione di italiano (che comunque non mi dispiacerebbe) ma sembra che soltanto le aziende esterne abbiano il divieto di ostruire le vie di evacuazione dello stabile, le aziende dello stabile possono farlo! Bho?! 


Ma perché fotografi tutti i giorni le auto in divieto?
Questi controlli dovrebbero essere di pertinenza del "Capitano" della damanhurcrea, e dei suoi stipendiati assistenti, che dovrebbero anche un minimo ottenere dei risultati verificabili, non solo accettabili al momento dei controlli, ma normalmente validi ed accettati da tutti. Senza entrare nel merito di complicate questioni esoteriche e spirituali, si chiamano norme e servono per dare una coerente funzionalità ai luoghi dove ci sia una certa interazione tra svariate persone, non è magia, sono semplici regolamenti. E' anche vero che per destreggiarsi con i damanhur della vecchia guardia ci vuole del pelo sullo stomaco, ma questi giovani sono proprio delle mezze calzette, silenzio e rassegnazione quindi è più comodo starsene nell'ufficio e dialogare via messenger con i colleghi e gli amici, tanto chi ti licenzia da lì? Al massimo un rimprovero e poi tutto torna come prima. E' sì il grande male è insito nella costituzione dei damanhur, cioè mi spiego meglio, nella loro personale interpretazione degli articoli della costituzione. Il primo articolo cita che ogni fratello deve dare sempre una nuova possibilità di rilancio agli suoi simili. bellissimo molto umano se fosse vero, comunque forse l'articolo dovrebbe essere più definito, intanto stabilendo un tempo, cioè almeno non all'infinito, poi magari stabilire che le nuove possibilità avvengano anche in campi diversi, puoi proseguire il tuo percorso spirituale anche facendo un'altro mestiere.
Chissà perché chi viene alla associazione federazione damanhur, cerca sempre lavoretti di tutto comodo, sono pochi anzi ormai merce rara, quelli che fanno i muratori o lavorano nell'agricoltura. Potremmo accettare l'assunto che nell'associazione federazione damanhur ci sono più sedie che culi.
Vi aspetto comunque numerosi alla damanhurcrea che è un bel centro commerciale anche se ha nome stupido come gli stupidi che lo dirigono, ma ci sono per fortuna anche molte persone in gamba, e professionali che lavorano sodo e sono gentili coi clienti, lasciando una buona impressione.

martedì 28 giugno 2011

Paese che vai...



A dispetto della evoluzione un alce è diventato orango! Bella la prima parte, leggetela, merita è poesia. Sono le buone intenzioni che rivestono le pareti dell'inferno! Damanhur di ieri e di oggi!
Solo bei proponimenti per vendere i prodotti della new economy del settore "Magia"


Il paese oggi! Alla data del post, anche se oggi, non è cambiato un granché!
Amministratori Comune di Vidracco

Sindaco

Antonio Bernini
alias Elfo Frassino (membro associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 27/03/1962 - luogo: Grosseto (GR)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 08/06/2009)

Assessori

Guido Foà
alias Goral Carciofo (membro associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 03/10/1955 - luogo: Torino (TO)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Giada Meschinelli
alias Cocorita (membro associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 21/08/1983 - luogo: Grosseto (GR)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 26/06/2009)
Silvio Palombo
alias Stambecco Pesco (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 14/07/1960 - luogo: Grosseto (GR)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)

Consiglieri Comunali

Silvana Alemanno
alias ? (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 26/05/1956 - luogo: Palagianello (TA)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Domenico Biadene
alias Caimano Salice (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 23/09/1954 - luogo: Preganziol (TV)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Giuseppe Cibrario
alias Merinos Timo Serpillo (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 02/06/1986 - luogo: Ciriè (TO)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Guido Foà
alias Goral Carciofo (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 03/10/1955 - luogo: Torino (TO)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Giada Meschinelli
alias Cocorita (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 21/08/1983 - luogo: Grosseto (GR)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Ambrogio Orlandi
alias Nitticora Faggio (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 06/12/1953 - luogo: Sedriano (MI)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Raffaella Orsello
alias Caracal Thè (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 29/08/1974 - luogo: Torino (TO)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Silvio Palombo
alias Stambecco Pesco (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 14/07/1960 - luogo: Grosseto (GR)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Arianna Santanera
alias Gau (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 16/01/1988 - luogo: Issiglio (TO)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Roberto Paolo Sparagio
alias Coboldo Melo (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 02/06/1955 - luogo: Biella (BI)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)
Pinuccio Tesauro
alias Rondone (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 29/04/1957 - luogo: Torrecuso (BN)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 11/07/2009)
Francesco Vitale
alias Cernia (membro Associazione federazione damanhur)
Data di Nascita: 02/01/1959 - luogo: Palermo (PA)
Data Elezione: 07/06/2009 (nomina: 17/06/2009)


Un paese governato da adepti iniziati della scuola di magia dell'associazione federazione damanhur. Essere italiani per convenienza!
Fine

lunedì 27 giugno 2011

Abitudini legittimate, la morte dell'educazione e della spiritualità?

Oggi parliamo dell'educazione, ma diamo un significato diverso a questa parola, cercando però di non scadere in formalismo e nemmeno nel pessimo gusto. Per educazione intendo quel rispetto dell'altrui sensibilità, del rispetto del prossimo, che non è così difficile da ottemperare, se non quando incontra il muro irriverente di certe personalità rivestite di orgoglio, che indossando la mascherina del momento od il cappellino se preferite e procedendo per la loro strada, non si limitano a scansare chi gli si para al momento di fronte, ma lo travolgono proseguendo. In questa traiettoria ideale ci stà tutto, tranne il buon senso e la sensibilità. Qualcuno sostiene che è in guerra e che certe smancerie non sono utili, rallentano, se solo avessero una chiara idea di quale tipo di guerra è in corso e di quale è veramente la posta in gioco, probabilmente assumerebbero altri atteggiamenti è la classica distinzione tra soldato e guerriero. E' da notare anche in questo caso, come coloro che dirigono le persone, dipingano dello stesso colore anche chi li segue, ed in questa condizione si sentono maggiormente legittimati. Naturalmente parlo del colore che è già passato almeno da una prima mano, quindi di coloro, che pensano di averne compreso il significato, che forse è vero, ma è evidente che non lo sanno gestire. Torniamo dunque alla educazione, se penso che il mio comportamento sia per legittimazione, valido ed accettato ovunque perchè avviene sotto una etichetta di “prestigio” evidentemente non riesco ad evere una costante percezione di me e della realtà che mi circonda, e per chi come me, studia e si applica nella materia, chiamata “Magia” si domanda come possano certe persone con simili caratteristiche anche solo pensare di maneggiare strumenti magici o liquidi alchemici, fosse anche per la raccolta più semplice (si fa per dire) dell'aqua permanent.
Comunque se tanto mi da tanto e ciò che si evince è il risultato, al di là dei sorrisetti di circostanza che mantengono un clima comico, superficiale, inadatto a certi luoghi, capite bene che il percorso è un poco deviato rispetto alla rotta principale. E' anche vero che si può giungere lo stesso alla meta, ma aumenta il rischio ad ogni distrazione. La somma di tutti i rischi, comporta come nella regola del gruppo un'aumento esponenziale, superiore alla somma. Significa cioè che siamo illusi appunto di un'immagine che è diversa, da quella vista dagli altri.
Anche per quanto concerne la ormai depauperata “illuminazione”, esiste la sua controparte, la stupidità e la presunzione possono illudere una mente fino a farglielo credere, fino al punto di bloccarne le sue funzioni e ridurlo al potenziale di una ameba. Una ameba che si pensa come un cervello è come un neurone in una sala di specchi, non si sentirà mai solo e tutti quanti gli daranno ragione. Mantenere un comportamento attento non significa ignorare il prossimo, ma rispettarne la sua sensibilità, diversamente infischiandosene delle altrui sensibilità è un comportamento infantile e nasconde spesso molte problematiche legate alla propria personalità, agli affetti, alla comunicazione, al riconoscimento.
Riassumendo, quando si decide di aprire, luoghi al pubblico, si intende appunto aprirsi, cioè proporre la propria disponibiltà, non comportarsi come a casa propria, anche se meriterebbe lo stesso rispetto, ma possiamo accontentarci. Una domanda da fare ai molti cultori delle civiltà spirituali sarebbe, ma vi comportate così con tutti? Sono certo che vi risponderebbero di no! Travolti dalla illusione di aver dato una risposta intelligente! Certo che no, quando è in visita un personaggio importante, si fa la dovuta pressione agli organi di gestione, che trasmettono all'istante le nuove regole del momento per il populino, adatte alla circostanza, capite? Non per la propria evoluzione, non per la propria educazione, ma per la immediata circostanza. Poi finito il teatrino, tutto torna alla stessa maniera. Perbacco però che rappresentazione curiosa di nuovo modello di società!
Quale indicibile qualità di sperimentazione sociale, pensate anche solo alle nuove discendenze, a ciò che percepiscono nonostante gli sforzi educativi.
Non si può donare ciò che non si possiede! Ne' illudersi che ne possa, qualcun'altro al nostro posto o sperare che qualcosa di esterno ci possa modificare. Siamo sempre alla periferia della spiritualità, e non ci sono più autobus a quest'ora, chi lo a perso resterà in periferia illudendosi di essersi evoluto.
Ma forse ho frainteso, forse si vuole dimostrare al mondo un'altra cosa? Cioè che non si può essere peggiori di così, che il modello di comportamento che viene usato è appunto ciò che non si deve imitare? Potrebbe funzionare!
Sì, in questa nuova prospezione si riscontrano maggiori punti di coerenza, quindi il messaggio è più vero e possiede maggiori elementi di ascolto.
In tutto questo elaborato, vorrei sottolineare come mia abitudine, il fastidio ed il danno che procurano certi atteggiamenti cafoni di poche persone, nei confronti del gruppo e siccome sono sempre molto certo di quello che dico, perchè è mia abitudine informarmi e raccogliere elementi utili, tangibili, invito chiunque si sia soffermato su questo blog, a leggersi il libro denuncia “Occulto Italia” una nuova visione del costume italiano, quello di una borghesia ormai decadente, che vuole recuperare attraverso i nuovi significati, della spiritualità, della ecologia, dell'amore universale, nell'inutile tentativo di riaffiorare, di riconquistare quella considerazione che alimentava i propri sogni, quelli dell'alta società che li vedeva come un funzionale rinnovamento del patrimonio genetico per le loro prole, mentre il per il populino significava un matrimonio d'amore dove però tutta la famiglia e la parentela annessa, beneficiavano di una nuova economia. Questa simpatica modalità molto Italica, la si riscontra nei gruppi citati dal libro e nei film di Totò e Sordi.
C'è solo un modo per confutare tali ragioni, ed è sicuramente cominciare e proseguire comportandosi educatamente, questo talento è presente in ogni persona che abbia deciso di volersi bene e non servono complicati esercizi yoga. Per concludere la solita carrellata di immagini, tutto dire, buona visione!
Nonostante le richieste del Sindaco di Vidracco, cioè di limitare il parcheggio davanti alla Crea (quì però bisogna fare un plauso perchè in effetti sono parcheggiate oblique e non sono davanti!) in quanto la piazza di fronte è in rifacimento, serviva per riservare i parcheggi disponibili per i clienti del supermercato, ma questa è la situazione. Certo è dubbiosa, ma io li conosco i proprietari delle auto, magari la prossima volta ci metto anche il nome e cognome, naturalmente sempre e solo per una questione di informazione libera, onesta, non di parte!

Secondo voi, il diversamente abile è uscito prima? Riuscirà il diversamente abile a rientrare?
l'immagine non è proprio chiara, ma l'idea la rende bene!

Come sopra, ma non fatevi ingannare dalle foto è che tutti hanno avuto una impellente necessità
nello stesso momento, può capitare, sono certo che è così!

Appunto!

Guardi, le confesso una cosa, se non ci fosse la spiritualità, dove andremmo a finire nhé?

venerdì 24 giugno 2011

Preparate la vuvuzela!


Una Piazza mercatale di fronte ad un centro commerciale! E sì perchè in Vidracco, ma forse è meglio chiamarlo Vidraccanhur, tutto deve essere obbligatoriamente espressione dei membri della associazione federazione damanhur. E' necessaria la legittimazione, che ogni evento divenga una forte eco e che resti traccia indelebile nel loro giornale quotidiano, e nel sitoweb a dimostrazione di una incrollabile dedizione! Salvo poi, lasciare a lento ma inesorabile deterioramento, tutto ciò che è stato costruito in precedenza. Ovviamente perchè manutenere molti luoghi, c'è necessita di forti risorse economiche e queste risorse non sono sempre disponibili. Tanti biglietti da visita un poco sgualciti ma che attraggono persone sempre più facoltose, comunque sensibili, meno male che ancora ne esistono. E se c'è qualcosa da vedere è sempre meglio di qualcosa da ascoltare!
Il motto è sempre lo stesso, esteriorizzare ad oltranza, sono perfettamente d'accordo su questo punto, salvo poi non farlo sempre col solito cattivo gusto. Questo assunto potrebbe essere vero se ci fosse una alternanza di teste, ma le teste sono sempre quelle! Qualcuno un giorno mi disse: “si fa' quel che si può con quello che si ha” risposta:“ facciamo qualcosa di meno, ma fatta meglio!”
Se avessi bestemmiato in chiesa avrei fatto meno danno, ci sono persone che hanno una permalosità allucinante e noi toscani non le mandiamo certo a dire da altri le questioni. Potrebbe essere una idea quella di farli soggiornare a turno sei mesi in toscana, che gli passerebbero subito tutte le paturnie. magari con una puntatina in San Frediano o meglio ancora all'Isolotto.
Si può esprimere la propria filosofia anche senza agitazione, lavori frenetici, impegni improbabili, che riempiono all'inverosimile tutte le ore di tutti i giorni, bene, bravi! Ma il risultato di tutta questa dedizione è ciò che osservo, ogni giorno passando per Vidracco? Definiamola così: “Pisciare fuori dal vaso!” passi per i maschietti che ce l'hanno un po' per abitudine, ma le donne potrebbero fare più attenzione! Cribbio!
Ma torniamo alla piazza del mercato di fronte alla Location, tutto deve svolgersi attorno alle loro attività che, se una volta tanto queste iniziative funzionassero, saremmo tutti più ricchi, ma dato che coloro che insistono con queste curiose iniziative sono sempre i soliti, finirà col procedere a velocità bradipo per ottenere qualche consenso di notorietà. Sì lo so sembra incredibile, ma vi posso garantire che è così, sono sempre gli stessi, si vede che possiedono una infinita personalità egocentrica come fosse un buco nero! E' come vedere la telenovela del nostro governo, praticamente una fotocopia. Invito tutti a visitarla, accorrete al più presto, ci sarà anche il distributore dell'acqua, prima che qualcuno di loro lo tiri giù con l'auto!
Mentre scrivo questo nuovo post, mi sento improvvisamente tanto Luciana Litizzetto! oh basta là!

La presunzione!


A Firenze, ci sono gli sbandieratori del calcio in costume, loro sì che le sanno sventolare le bandiere, sono però dei professionisti. In altre Location invece la bandiera più grande che sventola è quella della presunzione essa è composta da un punto nero in campo grigio, seguita da quella della stupidità, un punto grigio in campo nero, queste due bandiere sventolano anche senza vento e non si tratta di magia.
Accade così che nel tentativo isterico di mantenere una linea di coerenza, si producano pasticci tipo, disturbare un cliente in negozio, perchè la sua auto è parcheggiata davanti ad una porta che reca sopra una piccola scritta “uscita di sicurezza”. Naturalmente ciò, accade sempre e solo a discrezione di chi si è assunto incarichi non ben definiti, e gestisce la propria giornata senza una scaletta di priorità, cioè a muzzo! Questo tipo di comportamento superficiale i clienti lo fanno notare, ma alle orecchie dei responsabili legali della Location non giungono mai queste indicazioni, o forse si, chissà! Sono in tre, e sono così oberati di impegni che non sanno proprio come fare, rispetto a chi invece vagabonda per i corridoi della location, ora con una mostrina di responsabile, ora con un'altra. In ogni situazione che preveda, una comunicazione efficiente per gli utenti, che non sono avvezzi ai costumi di un gruppo filosofico e magari che non debbono necessariamente assumerne le loro stravaganti usanze, la cartellonistica nel nostro tempo ha assunto proporzioni tali da soddisfare ogni esigenza, nel campo della esteriorizzazione, quindi è tutto lecito purchè sia ben visibile. Un'edificio adibito a centro commerciale, non necessariamente svolge una funzione spirituale, a meno che depilare un'essere umano o servigli una tazzina di caffè o vendergli un anello siano mansioni divine. Se riuscissi a far comprendere questo meccanismo, si potrebbero avere dei risultati diversi evitando anche questo dispendio di elucubrazioni letterarie. Se c'è una uscita di sicurezza è giusto apporre il cartello che descrive una tipologia di emergenza, ma è anche necessario informare con chiarezza, il divieto di occludere il passaggio non solo attraverso il parcheggio dei mezzi ma anche per la deposizione temporanea di oggetti. Indovinate adesso però e verificate dalle foto, chi sono i soliti che eludono queste regole? Bingo! Ma sì sono proprio loro i “damanhur” lo si evince dalle foto! Un caso, direte? Bene io vi invito a visitare numerosi, la struttura di DamanhurCrea specie in questo periodo, e vi rendere conto con i vostri occhi! Perchè spesso le parole non sono sufficienti, ed ancora più spesso vengono interpretate, e siccome è mio desiderio che nessuno di coloro che non sono responsabili di tali azioni stupide, pur appartenendo allo stesso gruppo filosofico siano ingiustamente accusati, vi propongo questo tour fotografico. Quando le persone ci mettono la propria faccia tutti i giorni, pagano gli affitti, i mutui e cercano di offrire servizi sempre migliori, giunge qualche stupido che si pensa superiore, perché ha capito tutto della vita, presume che quando è richiamato per qualcosa che non va', sia un attacco del nemico e si prepara alla battaglia, si sente offeso nella sua integrità spirituale, minimizza, o forse sarebbe meglio dire riduce gli eventi alla propria ridotta capacità mentale. In fondo posso capirli è solo una mia paturnia, se non quando è il cliente che muove certe argomentazioni allora, non ci sono filosofie che tengano, e sarebbe auspicabile che i signori di cui parlo si trovassero un impiego presso altre aziende, magari come demolitori visto le teste che si ritrovano. Non sei capace a gestire una situazione? Cambia mestiere è onorevole e dimostra non debolezza ma forza, la forza di riconoscere i propri limiti. E naturalmente pensate che qualcosa sia cambiato? Pensate davvero che una persona che chiede un poco di silenzio, perchè un certo tipo di attività con servizi di benessere lo richiede, anche a fronte del pagamento di un affitto e spese comuni abbia forse qualche diritto?! Beh i clienti di quel negozio lo sanno, conoscono alcuni elementi, conoscono le vicissitudini, non perchè qualcuno ha tradito l'omertà, ma perchè i “disgraziati” se la vivono sulla loro pelle. Certo quanto disturbi le divinità per questioni materiali sei proprio un maleducato, bisogna riconoscerlo. Al piano inferiore della Location c'è uno studio medico, uno studio fisioterapico, un negozio di estetica, uno studio di operatore olistico, mi chiedo e chiedo a tutti questi curiosi personaggi, qual'è tutta questa necessità di esprimere la vostra maleducazione quando a dieci metri c'è un bellissimo prato per pascolare i cagnetti, urlare al telefonino, urlari ai propri compagni nel parcheggio, provateci. Questa situazione non posso ancora documentarla ma a breve esporrò anche filmati, così vedrete carrelli di derrate alimentari, che percorrono i corridoi della Location in lungo e in largo a tutti gli orari, scansando magistralmente i clienti che sono in visita, bambini lasciati al piano inferiore spesso soli, prima delle famose serate di aggregazione sociale, che scorazzano urlando felici (i bambini a Damanhur sono gli unici che agiscono con coerenza, fanno cioè il mestiere di bambino) poi ci sono improbabili fischiettatori che improvvisano cantilene ancor più improbabili perchè i corridoi del piano inferiore della Location si prestano bene per la eco, c'è stato anche un periodo che qualcuno addirittuta si esprimeva cantando le sue canzoni, poi nonostante messenger, e telefonini c'è ancora chi urla da una parte all'altra dei corridoi, perchè, altrimenti quando lo rivedo quello/a lì? Chi urla al telefonino in corridoio perchè non prende la linea, oppure fuori e se piove a pochi centimetri dalle vetrate del locale. E non immaginano che tutte quelle conversazioni, fatte all'esterno sono agevolmente ascoltate dai clienti, che sono in cabina, cioè dalla parte opposta del vetro! Ma la loro perfezione si esprime sempre fuori da questi contesti comunitari, se non fosse perchè molti li conosco penserei a stati di schizofrenia, tutti improvvisamente educati, posati, attenti negli altri luoghi, niente urla, niente fischietti, niente cani al pascolo o bimbi in fase di sfogo, auto correttamente parcheggiate. Perchè agli esterni bisogna fare bella impressione, ho sentito dire una volta, e ha casa tua no?! Certo che non è schizofrenia è ipocrisia. Ed io esprimo queste cose, perchè non sventolo nessuna bandierina ipocrita e sono più ipocrita di voi!



Naturalmente le terrazze adibita a parcheggio sono semivuote!


Naturalmente le terrazze adibita a parcheggio sono semivuote!

Naturalmente le terrazze adibita a parcheggio sono semivuote!


Naturalmente le terrazze adibita a parcheggio sono semivuote!

Come dicevo ad alcuni è permesso ad altri no!
Come vi dicevo i cartelli non funzionano per tutti!

mercoledì 22 giugno 2011

Gentilezza e cortesia!

Sono due parole, che appartengono al verbo educare, sono una forma di rispetto, che dovrebbe già far parte del proprio bagaglio culturale e mi rivolgo sempre ai più grandini, agli ormai "nonni dei fiori" perché troppo spesso si tende a quel metodo che fa della abitudine una regola di vita, stiamo parlando di pessime abitudini. Tuttavia la Location è gestita con rigore ed attenzione dal legale responsabile della Location e questi immagini le dovete commentare voi.
Poiché come già spiegato in altri post, la legge è uguale per tutti, ma per certi invece no!
Questa è l'auto della fidanzata, che ha avuto la sfortuna di trovarsi accanto al parcheggio-laboratorio allestito all'esterno, nessuna scusa da parte di nessuno.

Ma sì come sei esagerato in fondo è cemento bianco, su smalto bianco e poi l'auto è ormai vecchia! Sì è l'unica che ho!

Prima i più forti, gli altri si tirino le balle! capisco le necessità, ma tutti hanno necessità  e quì nella location queste storie non accennano a finire e siamo solo sulla punta dell'iceberg!

Parcheggio riservato ai medici, alla guida di carroarmato! Pensavo ce l'avessero  solo con i miei paletti, invece qui alla location è uno sport nazionale, prossimo alle olimpiadi.

Si commenta da sola!

Se c'è ancora un buchetto parcheggio anche la mia, pensate che a 10 metri  ci sono tre terrazze adibite a parcheggio, che poi è il parcheggio originale dell'EX I-RUR Olivetti,
ma come ho già detto la legge non vale per tutti,
qui c'è di mezzo anche la sicurezza, cioè la viabilità dei mezzi di soccorso, e non meno importante l'accesso all'idrante, tuttavia il legale responsabile, 

deve averne certamente preso atto, ne sono più che certo.
 Tutto questo accade sempre troppo spesso, ma la questione più penosa è quando una cliente giunge trafelata nel negozio della mia fidanzata, le dice sgomenta che è stata redarguita da improbabili addette o addetti, per il parcheggio non corretto, ecco questo mi manda in bestia, non ci si rivolge ai clienti in questo modo, se prima non si sono risolti i propri problemi interni. Perché quei clienti la mia fidanzata se li è conquistati in valle col suo talento, la sua professionalità, presenza e continuità e vera gentilezza, nonostante le solite teste calde che vivono ciucciando dalla grande mucca e non riescono ad esprimere i propri di talenti, pensando però di soffocare quelli altrui ed è ormai divenuta una moda questa, qui alla location, ogni tanto qualcuno viene nominato non si bene da chi e perché come responsabile di qualcosa, ma quando si tratta di rispondere di queste cose, l'omertà più totale! Io non lo capisco, si vede che sono nato strano!