venerdì 9 settembre 2011

Tutto quello a cui non avete seriamente pensato, ed oggi ne siete complici parte 1

Con l'avvento del centesimo post, iniziamo una nuova rubrica, che da il titolo ai nuovi post!


Come difendere quegli aspetti che nella società avete sempre odiato!

Ovvero il manuale dei perché prima di entrare nella comunità:

Associazione Federazione Damanhur




Cominciamo per punti ed analizziamo con attenzione quegli aspetti, che a rigor di logica, facenti spesso parte di atteggiamenti criticati della società moderna, sono accettati senza alcuna riserva in un percorso spirituale e giustificati con ogni mezzo. Damanhur è stata costruita coi difetti, adesso procediamo con i talenti, questa frase del capo carismatico Airaudi è un monito che non si pone ad interpretazioni. Come a dire lasciate ogni speranza o voi ch'entrate! C'è solo un piccolo bug nella sua esposizione, che svela colui che ha percorso anni di studio di ipnosi, e conosce molto bene la mente umana e sa' come aggirarla, infatti in moltissime sue frasi ciò che è assente è il senso della temporalità, ovvero lui confeziona frasi, scritti, libri senza una linea temporale, tant'è che spesso accade nella rilettura di vecchie conferenze di ritrovare una curiosa contemporaneità. Questo avviene semplicemente perché processa e descrive i fatti da un punto di vista della natura umana, cui lui è un profondo conoscitore, quindi la causa non è una azione, ma la persona che la determina. Detto ciò nel caso dell'associazione federazione damanhur assistiamo come in ogni altro frangente umano alla divisione di coloro che vivono quella realtà come avventura, e coloro che la ritengono una opportunità economica, nel mezzo, ci sono tante persone ed altrettante ne giungeranno, inseguendo il miraggio dei propri sogni, che dovranno adattarsi alla realtà che troveranno, tanti auguri a tutti gli uomini di buona volontà. Tutta la magia che si può esprimere in quella realtà comunitaria ha un limite di tempo, quello meramente umano, che serve solo a sistemare da un punto di vista materiale la propria vita e quella dei propri cari. Che non è comunque uno scherzo, ma che per farlo si debba riprodurre gli stessi risultati di una società dichiarata con tanti difetti, assomiglia più ad un penoso paravento, che ad una sperimentazione sociale, peggio per coloro (le cavie) che ancora ci credono. Dite che sono fuori tema perché non affronto l'aspetto spirituale dell'associazione federazione damanhur? Datemi una valida motivazione e lo faccio, io ci ho vissuto circa dieci anni ma se per spiritualità intendete la ritualità cerimoniale, allora ce n'è in abbondanza, altro che chiesa cattolica...Ma cominciamo da uno...



1. Al primo posto c'è la condivisione, grande tema tanto caro a tutti i gruppi spirituali, cavallo di battaglia che ha profuso adesioni negli anni grandi numeri di nuovi adepti. E' invece intesa, come la ripartizione di mansioni da svolgere gratuitamente per la crescita dell'entità comunitaria, comunque giuridica, che è l'associazione federazione damanhur: riguarda quella mole di lavoro sociale che viene chiamato devozionale o volontario ma che nell'accezione dei due termini poco ha a che fare, cioè non è affatto volontario ne' devozionale, in quanto se ti rifiuti, o lo paghi con una tariffa oraria determinata dal tuo reddito oppure in seguito, sei fuori dalla scuola di meditazione dell'associazione federazione damanhur, perché ve lo diranno col passare del tempo, che il lavoro volontario è subordinato dalla scuola di meditazione. Quindi fuori da tutto, da meditazione, dalla cittadinanza e tanti saluti! Anche se il processo di allontanamento matura nel tempo, attraverso quel meccanismo chiamato oggi "mobbing" sei lasciato ai margini degli eventi, con una partecipazione passiva, vedi accadere cose senza mai esserne stato informato anche se sei ancora un loro Fratello o Sorella. Il risultato finale sarà di sentirti inutile e "spontaneamente" lascerai la comunità. Questo sistema fa' parte dei due principali sistemi di adescamento e repulsione della Associazione Federazione Damanhur, e per verificare queste mie osservazioni, chiedete ai capetti o agli accompagnatori quando sarete in visita, il numero dei cittadini che effettivi che hanno lasciato la comunità da quando è nata. I due sistemi potremmo chiamarli per usare dei termini moderni Love bombing per l'adescamento, e hate bombing per la repulsione. Ma torniamo al tema principale della condivisione.

Quello che non riesco a capire è che nell'associazione federazione damanhur quelli che hanno una vita soddisfacente, che riecono a trarre energia dalla loro operosità perché a loro piace quello che fanno, sono un numero esiguo, tutto il resto e si parla di centinaia di persone per ciò che riguarda la sola cittadinanza dei residenti, eseguono svariate mansioni di mera necessità, e non tutte in linea con la soddisfazione del proprio piacere. Niente di nuovo sul fronte ostentato della spiritualità, certo quei pochi sono d'esempio, per una moltitudine, sempre in aumento, d'altro canto una sola persona di riferimento non sarebbe più sufficiente. Anche se questo sistema è idolatria, cioè una forma di proiezione/dipendenza da qualcuno che si vorrebbe emulare. Ma provate a togliere l'osso a questi personaggi, provate a mettere in discussione la loro capacità gestionale e noterete come tutti quegli anni di esercizi di meditazione non siano serviti assolutamente a niente, gli aspetti cruenti dei caratteri riaffiorano e sono sempre ingestibili, perché assopiti, mascherati, fino a fargli compiere le stesse azioni che notano e condannano negli altri. Questo solo per sottolineare come chiunque può rivestire qualsiasi ruolo, ma ci sono solo due filoni distinti di personalità preminenti, quelli amano il ruolo, e coloro che vivono del riflesso altrui. Eppure sono convinti che ciò che fanno è giusto. Allora forse sono solo io ad avere queste paturnie, cioè se ti faccio eseguire lavori umili, tipo pulire gabinetti o stanze, spaccare legna, o fare la stessa mansione specialistica che svolgi tutta la settimana al proprio lavoro, in un contesto “spirituale” senza percepire paga oraria, lo fai con devozione, se la tua azienda ti chiede, pagandoti, ore in più solo per la tua specializzazione è un sopruso. Eppure quel sistema economico tanto criticato dalla comunità suddetta è quello che a fronte di una agiatezza economica ha concesso a molte persone in una fase particolare della propria vita di intraprendere la via spirituale, perché dubito che uno senza lavoro, senza risorse economiche lo possa fare, sembra proprio che il carburante di moltissime realtà spirituali o magiche sia il vile denaro, curioso non trovate?

Ma allora tutti quei bei proponimenti sulla libertà, l'amore, la condivisione come si giustificano con questo modus operandi? Quando si lavora per una “azienda” i cui fini spirituali sono a totale beneficio del pianeta, non c'è stanchezza, non ci si lamenta, anche quando non si percepisce paga, o riconoscimenti. Ho detto azienda non a caso, perché volendo indagare un poco più a fondo sulla ripartizione delle quote di proprietà e gli utili che fanno capo alle due cooperative Atalji e Peal dell'associazione federazione damanhur, lo si può verificare anche su internet, pagando una piccola somma ed anche le dichiarazioni annuali in dettaglio. A dispetto di quelle ridicole tortine fatte con exel, dove si espongono dati economici coi termini tecnici, ma che in pochissimi conoscono e quindi si fa' presto a nascondere i fatti senza ledere la dignità. Per dissetare tutti è sufficiente offrire bicchieri piccoli. Non tutti i cittadini possiedono quote sulle proprietà della comunità dei damanhur, anzi sono proprio pochi. Ma quello che non capisco è perché tutti accettano questa condizione senza neanche discuterla come un diritto alla libertà d'espressione. Non si riesce ad esprimere lo spirito critico che dovrebbe essere la base per un nuovo modello di società, si dovrebbero indignare tutti e chiedere spiegazioni al capetto Airaudi dopo la sua clamorosa sentenza per evasione fiscale, già ma lui è illuminato, lui vuole salvare l'umanità dalla sua estinzione, e allora si giustifica tutto, tra l'altro non ci si pone neanche la domanda di quanto abbia evaso nei periodi che non sono stati verificati dalla guardia di finanza, che sia questo il tanto agognato segreto di una rapida ricchezza? Però se lo fa' Berlusconi è un deliquente, curioso vero? Perché sono così pochi, e perché possiedono giuridicamente quelle quote se la condivisione dovrebbe, uso il condizionale, essere totale e ripartita tra tutti? Forse la parola condivisione va intesa solo tra coloro che hanno versato somme di denaro o proprietà, cioè i pochi capetti che ancora oggi gestiscono l'associazione federazione damanhur nei loro posti di potere. Certo se non possiedi nulla non puoi pretendere nulla, ma anche chi ha trascorso anni all'interno facendo lavori mai regolarizzati, ha comunque partecipato ad arricchire la comunità, in modo diverso, tipo percependo uno stipendio mai adeguato alla contingenza, mai una tredicesima, mai un permesso pagato, mai ferie pagate, lavori sempre e quando non lavori non sei pagato. Una persona normale che legge queste cose direbbe ma a te chi te lo ha fatto fare, giusto, ma è come quando ci si innamora di una persona, i difetti sono sminuiti, si passa sopra tante cose, poi quando l'amore termina, restano solo i difetti, allora avviene la separazione. Quindi tutto ciò che rappresentava un sistema spirituale evoluto era solo una elaborazione del mio cervello, adesso che vedo la realtà per quello che è che ne pago care le conseguenze, ne sono consapevole ed amareggiato. Perciò insisto con la diffusione di questi miei pensieri, ed è solo la puntina dell'iceberg...
Tanti saluti a tutti, nella speranza che la povertà non vi raggiunga!
Franco Da Prato