giovedì 18 agosto 2011

Quando i fatti smentiscono le accuse e due!

Eccomi ancora una volta ha proporre, quelle che sono tracce evidenti di errori di percorso o strategie inusitate, che nel tempo hanno creato la nomea che oggi è in voga tra i valligiani e non solo, gli articoli che propongo non sono in ordine cronologico, in quanto nei post investo solamente 10 minuti del mio tempo se debbo anche elaborare delle immagini ed è più che sufficiente. Come ho già detto, in altri post queste notizie non sono frutto di una mia visione, ma appartengono ala realtà dei fatti e sono appunto corredate da riferimenti atti a confermare ciò che scrivo. Un conto è proporre una notizia al solo scopo di sfogarsi, col semplice sentimento di vendetta o di rancore, un'altro è cercare di rendere una situazione visibile sotto altri punti vista a tutti coloro, che desiderano avere una opinione più completa.



Io nella comunità dei damanhur, ci ho vissuto per ben nove anni, e non sono mai venuto a sapere di queste notizie e non è stato un caso che instaurata una certa confidenza con le persone della valle, mi abbiano raccontato alcuni "aneddoti", non nascondo che la prima reazione è stata quella di diffidenza, in quanto vivendo nella comunità non si percepivano certi presupposti, ma si trattava solo della mia percezione in arco di tempo breve, contenuto nell'informazione opportunamente filtrata per il mio grado e cittadinanza. Così ho deciso che se le persone che conoscevo, mi raccontavano alcune storie sulla comunità, dovevo almeno capire la fondatezza dei fatti. E così ho fatto, ma non è stata una buona idea, perché quando scavi la verità, quello che affiora non riesci a contenerlo nella tua idea di spiritualità e quando col tempo queste due opposte realtà non trovano equilibrio, è come svegliarsi improvvisamente da un brutto sogno. Sai di aver fatto delle cose che normalmente non faresti, che normalmente denunceresti, ma sotto l'effetto ipnotico di un contesto "magico" e "spirituale" in una situazione di totale coinvolgimento affettivo, complici ingenui di accadimenti sempre decisi dall'alto e riversati sul populino sempliciotto, come azioni magiche contro il fantomatico nemico dell'uomo, ti senti impotente segui il gruppo, ci penserai in un altro momento che però non ci sarà. Quindi i peccati capitali spalmati tra tutto il populino complice, in quanto artefici della stessa azione, sia colui che l'ha compiuta sia chi l'ha occultata con l'omertà divengono peccati veniali pro capite.
Ma torniamo alla notizia cui ho pubblicato l'immagine. Se un giornale è ad uso interno, com'è che finisce nelle mani del magistrato? Com'è che quando i damanhur emettono le loro pesanti critiche sullo svolgimento delle altrui funzioni si sentono dalla parte dei giusti e quando qualcuno li critica per le loro, sono attaccati dal nemico? Diciamo una cosa una volta per tutte, la comunità dei damanhur esce abbastanza indenne dalle sue svariate vicissitudini, solo perché possiedono un potere economico, fatto di cifre importanti che solo i finanzieri possono capire, in altri gruppi, comunità o sette dove non c'è mai stata questa forza economica sono sempre riusciti a dissolverli con facilità. La comunità dei damanhur ha investito negli anni in un settore merceologico che era in crescita, quello del risveglio dell'anima. Ritorniamo alla notizia cui sopra, la tecnica è semplice quando un fatto finisce sulla cronaca, se l'indice di popolarità dei damanhur è in crescita è comunque tutta pubblicità ed è facile sminuire, i fatti alle coscienze sempliciotte del populino, se è in calo si ricorre alle azioni del nemico. Non ci credete? Vi spiego il trucco: ogni attacco del nemico è preventivamente annunciato nei gruppi di meditazione e talvolta in serate dedicate solo ai cittadini "A" e "AA", curioso no? Conoscere gli eventi prima che si verifichino, magia? Non direi, evidentemente qualcuno ha pensato di sfruttare queste opportunità per dare alla comunità il senso del magico, pensateci attentamente e domandatevi nella vostra posizione attuale sia che siate in una comunità od in famiglia o sul lavoro, cosa sapete, cioè qual'è la vostra percezione della realtà che vivete e chiedetevi perché non potrete mai conoscere ciò che sta sopra di voi, immaginate anche che, chi vi sovrasta ha un bagaglio di informazioni superiori, mentre voi potete elaborare solo un riassunto di una parte di un progetto di cui non ne sarete mai ha conoscenza.