venerdì 16 novembre 2012

DAMANHUR e L'ECOLOGIA DUE SPONDE OPPOSTE! 8

I templi dell’umanità nelle mappe

Il sindaco: «L'opera di Damanhur è nota a tutto il mondo, per questo la vogliamo nella toponomastica»
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      di Mariateresa Bellomo
      VIDRACCO. Inserire i templi dell’umanità nella toponomastica. Questa l’iniziativa che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Bernini sta pensando di mettere in campo. Anche perché queste costruzioni, pur visitate da una media di 500 persone al mese provenienti da tutto il mondo, sulle cartine geografiche ancora non esistono ufficialmente.
      Una proposta che arriva non a caso, in quanto quest’anno ricorrono i vent’anni da quando i templi dell'umanità furono svelati. Il sindaco Bernini, damanhuriano, spiega: «L’opera della federazione di Damanhur è stata frequentata da personalità della cultura, dello spettacolo e della politica, da giornalisti e da tantissime persone di nazionalità diversa, facendo conoscere il nome di Vidracco anche all'estero. Per questo stiamo pensando a come inserire i templi nella toponomastica». «Per ora è solo un’idea - tiene a precisare Bernini - non abbiamo ancora messo in moto alcun iter burocratico per arrivare a questo risultato, ma ci terremmo particolarmente».
      Anche perché il primo cittadino del piccolo centro della Valchiusella più volte ha ribadito l’importanza di promuovere il paese ed il territorio da un punto di vista turistico, per farlo conoscere anche al di fuori dei confini strettamente locali. E la comunità Damanhur cosa pensa di questa proposta?
      «È una decisione che ci farebbe estremamente piacere - confida Silvio Palombo, assessore alla Cultura e addetto alle relazioni esterne di Damanhur -. Moltissime persone sanno dell’esistenza dei templi, ovviamente, ma gli edifici non sono presenti su nessuna cartina geografica. Tra l’altro, per chiunque è possibile venire a trovarci e visitare i templi. Occorre mettersi in contatto con la nostra sede, la Damanhur welcome, in via Pramarzo, a Baldissero Canavese. La visita va prenotata dal lunedì al sabato, non la domenica, anche se è preferibile. Basta raggiungerci a Baldissero e da lì si parte. Siamo organizzati in modo da portare i gruppi sul posto tramite una navetta. La visita dura una mezza giornata anche perché le guide addette spiegano alle persone la storia della nostra comunità, oltre che fornire dettagli sui templi».
      Per chi non lo sapesse, i templi si compongono di una parte sotterranea di 8.500 metri cubi di volumetria, equivalenti a un palazzo di undici piani scavato nella roccia in segreto dagli stessi membri della comunità.
      ©RIPRODUZIONE RISERVATA
      NO COMMENT!
      Come si può evincere anche da questa notizia, sembra che il sindaco Antonio Bernini non abbia alcun interesse nel promuovere la struttura ipogea...«È una decisione che ci farebbe estremamente piacere - confida Silvio Palombo, assessore alla Cultura e addetto alle relazioni esterne di Damanhur. Anche l'assessore Palombo è un adepto iniziato della associazione federazione damanhur, non ho capito bene la carica di addetto alle relazioni esterne di damanhur? Ma mica siamo in Egitto, siamo in Italia, esterne a cosa alla loro setta, forse. Si ci sono curiose concomitanze che vedono il Comune di Vidracco, diciamo così, parteggiare per quella setta, ricordiamo il progetto di sviluppo dell'area  artigianale e commerciale che ha visto lo stabilimento ex I-rur oggi damanhurcrea favorevolmente coinvolto nel progetto, a cui sono andate tutte le possibili licence commerciali ed artigianali. Il terreno di fronte alla damnhurcrea, divenuto un lotto edificabile con al suo attivo quattro palazzine in bioedilizia le cui proprietà sono dei genitori e degli stessi adepti, oltre alla ditta di costruzioni. 
      Come cita l'articolo: "Per chi non lo sapesse, i templi si compongono di una parte sotterranea di 8.500 metri cubi di volumetria, equivalenti a un palazzo di undici piani scavato nella roccia in segreto dagli stessi membri della comunità."
      Forse non ci sono interessi personali, forse è solo la mia fervida immaginazione.

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      Risparmio di energie, Vidracco ci prova
      Dopo lo stop al progetto dell’impianto a biomasse, il sindaco chiede ai cittadini nuove idee: ne sono già arrivate dieci

      di Mariateresa Bellomo

      VIDRACCO. Chiuse le polemiche sul impianto a biomasse che non si farà, il Comune rilancia sul fronte del risparmio energetico e chiama a raccolta i suoi cittadini invitandoli a presentare proposte su impianti a impatto zero, possibilmente che utilizzino materiali combustibili reperibili direttamente sul territorio. Intanto ci sono degli strascichi sul caso del progetto dell’impianto a biomasse. Sembra che alcuni professionisti del territorio abbiano lamentato il mancato pagamento degli emolumenti loro spettanti per le prestazione offerte alla società Ky Energy.
      Intanto l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Bernini guarda avanti: «Abbiamo invitato i nostri cittadini a portare nuove idee e abbiamo già ricevuto più di dieci proposte». Proposte che fanno bella mostra di sé in un apposito tabellone all'interno del Centro Damanhur Crea. «Sono tutte idee interessanti perché a impatto zero. Ad esempio l'impianto che utilizza olio di colza o quello che funziona con le biomasse tradizionali. Le esamineremo una per una. Perché quello che come amministrazione ci proponiamo di realizzare è un impianto sostenibile dal punto di vista ambientale e in grado di rispondere non solo ai bisogni energetici, ma anche a quelli occupazionali del nostro territorio».
      Insomma dopo lo stop al progetto di un impianto a biomasse che doveva sorgere in località Carpineto all'imbocco della Valchiusella e contro il quale si erano mosse le associazioni ambientaliste ed i cittadini con una raccolta di oltre quattromila firme, l'amministrazione adesso va avanti più convinta che mai. Un progetto quello della Vidracco Energia, già società pubblica, oggi di proprietà della Ky Energy srl, che nella primavera nella sua fase preliminare, era stato sottoposto all'esame della Provincia. Poco tempo dopo, in estate, il responso dei tecnici era stato inequivocabile: quello non era un impianto di recupero, come da presentazione del progetto, ma di incenerimento. Nella determina del Servizio valutazione impatto ambientale della Provincia si leggeva pure che l'impianto era classificabile «tra le industrie insalubri di prima classe».
      La commissione provinciale aveva, tra l'altro, sottolineato alcune carenze nella documentazione presentata. Bernini ora commenta: «Sulla natura del progetto della centrale l'amministrazione ha già espresso le sue perplessità. Riteniamo di esserci mossi sempre con la massima correttezza e nel segno di un dialogo progettuale attento». Poche parole quelle di Bernini seguite da un'altra osservazione: «Siamo certi che sarà possibile dare concretezza ai nostri sogni, ovvero realizzare impianti ad impatto zero. Coniugando sviluppo, sostenibilità ambientale e soddisfazione dei cittadini.
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      Commento di Franco Da Prato
      Hai hai hai, il titolo è esplicito il comune di Vidracco...ci (ri)prova. Curioso che la giornalista Mariateresa Bellomo non abbia chiesto al Sindaco Antonio Bernini il perché di questa insistenza per la realizzazione di..."Impianti", quindi non uno ma diversi almeno da ciò che si evince dall'articolo. Anche alla luce dei fatti che vedono la stessa amministrazione comunale colpevole di avere in qualche modo innescato il precedente problema dell'inceneritore e di ricevere una somma annuale per l'estrazione di prodotti dalla cava Torre Cives. Insomma nel cercare di crearsi un profilo ecologico, il comune di Vidracco spesso incappa in quelli che posso definire errori di ingenuità. Tanto per citarne un altro la gara dei carretti, personalmente non so cosa abbia a che vedere la gara dei carretti con la cultura di Vidracco, lo stesso dicasi per il deturpamento delle facciate delle case in Vidracco, con appiccicati dipinti e sculture che proprio niente hanno a che vedere con la cultura della Valchiusella. Non dimentichiamoci che il sindaco Antonio Bernini è un adepto iniziato della scuola di magia della associazione federazione damanhur, così come la maggioranza tutta, difficile pensare che non vi siano interferenze della setta, dato che gli adepti debbono giurare fedeltà alla setta (come da immagine)...
      Non riesco proprio ha capire come una persona come il Sindaco Antonio Bernini possa giurare fedeltà alla comunità di damanhur e allo stesso tempo giurare fedeltà alla Patria. Questo senza nulla togliere al fatto che ognuno nella sua vita privata fa ciò che vuole, pur sempre nel rispetto della legalità.