lunedì 18 luglio 2011

QdQ ovvero qui damanhurcrea quotidiana II°

Avviso ai lettori, il Qdq cerca nuovi reporter, speditemi foto od articoli. Parcheggio selvaggio, sempre più! Il pianeta in trepidante attesa del risveglio dei damanhur! Damanhurcrea, il fiore all'occhiello del modello sostenibile, della associazione federazione damanhur, un semplice centro commerciale, in cui le attività si sono alternate, ma nei cartelli sono sempre presenti, una sorta di cippo ai caduti, in questo caso sul lavoro. Dalle fervide menti iniziatiche dell'universo un luogo nuovo con nuove attività: orefice, erboristeria, giornalaio, parrucchiera, minimarket biologico, estetista, un bar, un ristorante, seguita dalle più stravaganti, galleria quadri, solo quelli di Oberto, curioso per una galleria quadri, una sala congressi, una sede impresa edile, sede impresa energie rinnovabili, fisioterapia, centro medico, laboratorio oggetti energetici, laboratori d'arte, una reception, con due o tre hostess. Come recita il testo di una canzone di Lucio Dalla "...e questa è la novità!"

Monotone le immagini sempre uguali del selvaggio parcheggio!

Sempre le stesse auto!

Mitico vero? questo è sempre il corridoio di sfollamento di sicurezza
della damanhurcrea, al piano inferiore. Si osservano il cartone sempre abbandonato
fuori dietro lo scooter e la rumenta del magazzino all'aperto di Solerà.

Questo spazio che vedete ripreso nella cartolina è uno dei primi volantini
della propaganda di stato dei damanhur, ed indovinate un poco, la zona è
sempre quella della foto soprastante, sì dove c'è il perenne ingorgo d'auto!


Le comparse che vedete in foto sono tutti membri dell'associazione federazione damanhur, sui pennoni sventolano nuove le bandiere, quelle oggi causa una profonda crisi economica non si possono riacquistare è venuto giù anche il cartellone che si affacciava sulla provinciale, visibile solo alzando gli occhi, però non è consigliabile in curva, più sotto quello che oggi è il corridoio di sfollamento, con coppiette felici che passeggiano senza la rumenta del magazzino di solerà e le sue auto ed i suoi furgoni.
Sono sempre più convinto che quella non è più una porta di sicurezza!

Retro del volantino, ovvero i necrologi,
ovvero il cippo ai caduti!
Tutte le aziende con la croce hanno chiuso, la storia è sempre la stessa, damanhurcrea come l'associazione federazione damanhur si è formata e non è ancora finita, sulla pelle di molti, quelli che restano sono sempre gli stessi, meditate gente, meditate!
Un'altro curioso comportamento dei damanhur è quello che non accettano a priori consigli o suggerimenti, per loro tutto ciò che può essere proposto è già stato pensato è già stato fatto, proprio come le bizze di un bimbo piccolo che crede di sapere tutto di tutto e poi il patatrac! Sono loro che hanno il compito di insegnare all'umanità come ci si comporta e non viceversa, altrimenti che ci stanno a fare, hanno attraversato il mare temporale, che onestamente io mi chiedo, se già eravate al mare chi ve lo ha fatto fare di venire in Valchiusella?
Non c'erano altri pianeti da liberare? Siete sicuri? Io no! Comunque ad oggi alla distanza di ben trenta anni dal primo insediamento, tutto quello che potete proporre è un concetto filosofico, neanche messo in pratica e definito, è ancora da definire. State puntando tutto sul tempio, fate attenzione che ci sono luoghi di culto, o anche magici nel mondo che vi potrebbero mandare in depressione per la bellezza e la suggestione. E soprattutto non usate più quella frase stupida noi abbiamo fatto tutto da soli, perché lo fanno tutti, in un contesto spirituale puntare all'orgoglio e al campanilismo è come darsi una zappata su un piede, diteglielo ai vostri filosofi di regime, è tempo di cambiare marketing. Tra l'altro con tutte storie legali dell'attuale governo, chi leggerà come ho fatto io il libro OCCULTO ITALIA non credo si possa fare una buona impressione, e questo a prescindere da tutti coloro che operano in buona fede col cuore, con le migliori intenzioni spesso prive di secondi fini. Purtroppo per loro anche questa strategia non è più accettabile dai più, in ogni realtà esistono quel tipo di persone, quindi anche in questo caso non c'è originalità.
Siamo in trepidante attesa per la nona meraviglia del mondo, il Piazzale Mercatale di Vidracco, di fronte al centro commerciale, si stanno scaldando i motori, manca poco al decollo, preparate le vuvuzela! Suoni canti e balli al ritmo di tamburi, venite numerosi al nuovo piazzale Mercatale di fronte al centro commerciale, non vi troverete male. Ciau bale!



Requiem per un morto: morte e resurrezione del simbolo

II° Atto
Morte e Resurrezione del Simbolo

Solo una persona intelligente avrebbe potuto, modificare un destino altrimenti scambiato per fato. Una persona molto intelligente, tanto che ad oggi non se ne conoscono distintamente i suoi progetti. Ma di quale destino stiamo parlando? Ma di quello del Simbolo è ovvio, tutto ciò che il Simbolo muove, assumerà una sua impronta, che è il solo punto di vista degli adepti di quella scuola. Quando si segue un Simbolo, non importa come si chiami, se si è troppo vicini, la nostra osservazione sarà concentrata sul dettaglio, se siamo troppo lontani vediamo l'insieme ma non le direzioni. Chi riesce nell'impresa è colui o colei che possiede una mente sufficiente elastica come i muscoli dell'iride dell'occhio in grado di mettere a fuoco ogni situazione. E' una persona che possiamo definire illuminata. Definiamo adesso il destino ed il fato, il primo è una serie di eventi che può essere modificato dalla volontà umana attraverso le proprie scelte, il fato invece comprende scelte ed eventi che non appartengono soltanto a noi e quindi non sono modificabili, oppure richiedono interventi complessi per cui la scelta diviene anche strategica. In altri termini il destino lo si crea attraverso scelte anche a breve termine, il fato è un'insieme di eventi che possiede tempistiche anche lunghissime, e si intreccia con le scelte di altri, con eventi naturali, insomma situazioni molto complesse.
Così il simbolo muore alla violazione del tempio, che rappresenta il più grande segreto della scuola di meditazione della associazione federazione damanhur. Con questo atto lo stesso, inizia la sua uscita di scena, demandando ogni responsabilità e libertà di azione a coloro che dirigono, sia la scuola di meditazione sia l'associazione federazione damanhur. Ecco che cosa era quel senso di disagio che ho provato quanto ho scelto di appartenere a quella filosofia. Gli insegnamenti che all'inizio erano una emanazione diretta di Oberto, adesso venivano diluiti dalle limitanti scelte ed interpretazioni dei suoi adepti, persone comuni che si distinguono solo per un forte carattere ed una elevata stupidità che si sono illuse di poterlo solo imitare, e che usano la conoscenza acquisita come forma di potere, per la propria soddisfazione personale e quella delle loro allegre donnine. Ecco perchè gli scritti delle sue serate, i suoi testi, nonostante le chiare indicazioni restavano confinati nelle successive allucinanti azioni degli adepti cui erano demandati i compiti di direzione, e creavano nel populino, una sorta di confusione mentale, che permaneva causa un eccesso di elaborazione (fenomeno mentale naturale, che può essere indotto) per la presenza costante di concetti antagonisti. Un divario tra l'insegnamento e la pratica che i soliti polletti definivano con il “quasi reale” di coloro che gli muovevano certe critiche, giustificando ogni loro azione, come la miglior scelta in quel momento, salvo poi ogni tanto essere ripresi all'ultimo istante per la collottola dalle comunque compassionevoli mani del Simbolo, per evitare danni irreversibili. Questo è il pezzo che manca sempre in ogni storia, quella cioè scritta dai presunti “vincitori” cioè quella di dare per scontato la professionalità di una persona che riveste un ruolo di responsabilità nell'associazione federazione damanhur che invece è limitatissima. I danni di queste scelte poco serie, saranno poi sempre riversati sul popolo, sia come risarcimento economico, sia come lesioni di immagine. Perchè la faccia ce la mettono pochi, il culo tutti!. Il populino obbediente sarà sempre felice di partecipare anche alla condivisione nella cattiva sorte, bisognerebbe però dire al populino, quando si comincerà a condividere anche i frutti della buona sorte. Gli anni passano ed i casini all'associazione federazione damanhur non tendono a cessare, anzi si verifica una recrudescenza, al punto di mettere nei casini anche lo stesso Simbolo, con una azione della finanza. Bisogna proprio avere un cervello piccolo per sostenere l'intervento di una entità negativa con questi spiacevoli fatti, si scoprirà che allo studio romano che teneva parte o tutta la contabilità del Simbolo, era un'adepto della stessa scuola, di meditazione, ed è una omissione importante nei resoconti di giustificazione dell'ufficio stampa, il famoso Santo Uffizio, dell'associazione federazione damanhur. E allora povero nemico, come i cattolici si è cercato con le calunnie di sopprimere il diavolo ed addossargli tutte le colpe. Se solo qualche cattolico leggesse un poco di più la Bibbia, scoprirebbe che Satana è stato imprigionato sulla terra per ben 2000 anni dallo stesso Creatore, allora la domanda è chi ha fatto questi casini nel frattempo? Immaginate poi la faccia che farà quando tornando libero, si troverà un terzo del pianeta contro! Un altra affermazione dei migliori cervelli dei membri dell'associazione sostiene la legittimità della filosofia per il fatto che l'associazione esiste da trenta anni, anche il Nazismo è durato tanto, Il comunismo di più, e allora? Quello che si può evincere è che gli stupidi si sentiranno sempre più legittimati solo dalla loro longevità, finchè cioè morte non sopraggiunga. Poi anche la morte probabilmente vorrà lasciarli in vita il più possibile, chi vuoi che se li prenda dei simili soggetti. Si potrebbe anche pensare, che gli stessi “sistemi” che vengono adoperati dalle varie forze politiche, economiche, religiose in ogni società, siano gli stessi che vengono usati dall'associazione federazione damanhur. Cioè il controllo delle persone attraverso la paura di un nemico fittizio, che si esprime in molte forme, la paura della paura. La storia costantemente riscritta, ed una attenta distrazione, con mansioni di vario genere che riempiono i giorni, fino alle ore tarde, sottraendole al sonno, che ha una importante funzione nella fisiologia umana, e chi gestisce questi sistemi, lo sa' perfettamente. Siamo sempre nel campo della ipnosi. Ma ritorniamo al tema principale, si raccolgono gli insegnamenti originali che dovranno essere protetti da poche persone e vi ho già descritto il tipo di personaggi. Il Simbolo muore, cioè si trasforma, da maestro vivente diviene solo guida spirituale, cioè dalla sua volontà di insegnare, quindi di trasmettere il suo sapere, adesso comunicherà solo ciò che gli viene chiesto, per chi non comprendesse bene questo passaggio è sempre collegato alla responsabilità iniziatica di ogni adepto. Si attenderà un periodo propizio per la sua resurrezione, la resurrezione del nuovo simbolo, e la nuova forma del Santo Graal. Per definizione, quando qualcosa muore e poi risorge, non è la stessa cosa di prima, ma una cosa completamente diversa, molto diversa, e non so' se tutti i soliti polletti, lo abbiano veramente compreso. Comunque, alla deposizione del corpo morto, cioè del Simbolo avvolto in un telo bianco o forse meglio dire ecrù per l'epoca, il telo assume anche il significato di rivelazione, il colore bianco è simbolo di purezza, e si usa per attrarre energia, la rivelazione, è una parola che inganna per i successivi falsi significati attribuiti, infatti significa velare nuovamente, coprire, occultare. Nella tomba avviene la resurrezione che in altri termini indica la trasformazione, la metamorfosi del simbolo stesso ed il risultato è ciò che resta impresso nel telo bianco, come per la Sacra Sindone una nuova conoscenza che potrà essere tradotta solo attraverso il sangue raccolto della coppa, cioè attraverso l'originale insegnamento. Il simbolo fisico non sarà più presente assieme agli apostoli, dovranno cavarsela da soli. Il segno sul telo è ovviamente una immagine speculare del simbolo, che potrebbe ingannare chiunque, anche gli stessi adepti, stravolgendo ogni suo significato, meditate bene anche su questo. Ecco perchè la tanto bandierata associazione federazione damanhur, che si vuole contraddistinguere come nazione o popolo ha sempre avuto quel sapore di infantile ingenuità, dovuto all'enorme divario, tra gli insegnamenti del suo maestro e la concretizzazione degli stessi da parte degli adepti, cioè un conto è l'idea espressa un'altro è partecipare alla sua realizzazione. Facciamo qualche esempio, la costruzione di opera ipogea contro una piazzetta mercatale, l' impianto di menir ed il centro commerciale crea, la stessa scuola di meditazione ed il partito politico “Con te per il paese”, poi bisogna stabilire quale paese intendano, ma questa è un' altra storia. Questa è la semplice realtà, povera anche nei sogni di una casta di famigliole medio borghesi, di piccoli possidenti, che hanno condiviso solo i propri liquidi corporali e non certo per fare magia alchemica. Questa mia posizione ideologica è verificabile a chiunque abbia voglia di conoscere questa realtà, osservandola senza lasciarsi affascinare dai sorrisetti e da una cortesia circostanziale, mettendo a nudo la realtà di cui è fatta, cioè di niente di diverso rispetto a qualsiasi altra cultura, mediatica di nuovo conio, se non per la preziosa presenza del loro maestro, che gli ha concesso molte opportunità, sempre disilluse. Quando il Simbolo se andrà a miglior vita, Damanhur, riconosciuta come marchio registrato, potrebbe trasformarsi in Damanhurlandia s.r.l. e fare concorrenza alla felice serie televisiva inglese di Fantasilandia.
ILoveLucy

Prosegue con Requiem per un morto atto III° “La discendenza divina”