domenica 7 agosto 2011

REQUIEM PER UN MORTO FINAL CUT

V° Atto
Rinnoviamo il guardaroba, scena seconda ed ultima!

Entriamo subito nell'armadio dei damanhur, e scegliamo l'abito della meritocrazia uno dei pilastri su cui poggia la filosofia spirituale, ma la pratica vacilla, e spesso è condita da clientelismo in quanto esistono solo aziende di “stato”, soprattutto si cerca di mantenere durevole nel tempo tutta la macchina economica, magari a qualcuno questo dettaglio è sfuggito perchè la sua vita è regolata da una busta paga, ma oltre alcune cifre, tutto assume contorni molto meno spirituali e più ragionevolmente economico/materiali. In fondo, ma sarebbe meglio in cima, quando due cooperative, hanno come prerogativa la soddisfazione dei propri soci come citato dal regolamento, ti fa capire che sì magari le persone sono di buona volontà, che il tempio è un'opera d'arte, ma da lì a sostenere ipotesi di nuovi modelli di civiltà, ci vuole una bella faccia tosta. Il bel vestitino diciamo è poco indossato poiché la meritocrazia ostentata, riguarda principalmente, il transito nei letti di potere, i luoghi dove realmente si realizzano i sogni e si sfogano le pulsioni, per assurdo potrebbero abolire la spesa degli uffici, portandosi il computer in camera da letto! Niente di nuovo quindi, come in tutti i massimi sistemi anche le comunità spirituali, rivestite di sfarzosa carta colorata, come golose caramelle, si palesano per quello che sono, cioè acqua, zucchero e qualche colorante. Il trucco è sempre lo stesso, l'Atelier dei damanhur è sempre disponibile a farti provare i loro abiti, guarda come stai bene con questo colore, questo accentua i tuoi principi. Così da bravo ebete ti ritrovi in prima linea a combattere concetti talvolta veri, ma siccome qualcuno ti ha investito di non si sa quale potere sei legittimato dal simbolo, e come un robot programmato esegui le mansioni che ti hanno affidato e più obbedisci e più scali la vetta delle tue aspirazioni. Più alto è il retaggio sociale ed economico, maggiore e più articolata è la scenografia. E' questo che sostiene questi gruppi, la presenza e condivisione anche parziale della loro filosofia dai VIP. Da un'altro lato alcuni membri si gongolano, illustrando con entusiasmo cose che nemmeno hanno vissuto, sono quelli/e che accompagnano le persone nei luoghi della comunità, anche al centro commerciale, ed il bello è che sono clienti dei più famosi Bennet, Carrefour, Coop, dove nessuno di loro è mai stato accompagnato. Ma si sa' dai damanhur tutto il banale si colora di spirituale ed ognuno personalizza le proprie frasi, poi il divertimento è nel dare il proprio colore alle cose, anche quando non richiesto e talvolta proprio vietato! Chi legge sarà perplesso da queste affermazioni, tuttavia per ben quattro anni al centro commerciale damanhurcrea i miei orecchi hanno ascoltato cose, al limite dell'assurdità, o se vogliamo della stupidità. Come se ci fosse originalità nel mostrare uno studio di fisioterapia, o un'azienda di energie rinnovabili, o un supermercato insomma l'ostentazione della fiera del banale. Poi dall'altra parte come una simpatica fisarmonica, loro, gli illuminati, gli anziani che dispongono le proprie distanze dalle varie affermazioni che non rispettano alcuni canoni. Cioè avviene un qualcosa che è legittimata solo da chi la produce, che però non è riconosciuta come prodotto della filosofia comunitaria originale, dichiarando esattamente il contrario di ciò che l'ufficio immagine propina al populino degli ospiti con frasi ovattate, tipo: noi non siamo perfetti, la nostra è una società perfettibile, è in fase sperimentale, siamo umani, evolviamo dagli errori ect.ect. Fino alla nausea. Un chiaro riconoscimento dell'impotenza ad offrire realmente, quanto ostentatamente dichiarato in ogni loro produzione mediatica, dai Flyer ai DVD. Due aspetti della stessa realtà appartenenti alla stessa filosofia ma non sono conciliabili, pertanto un dialogo schizofrenico. Queste stronzate che scrivo, voi le potete benissimo verificare, comperate un loro dvd, poi leggetevi il loro blog damanhur inside, vergognosamente copiato da quello inglese damanhur inside out, fate una comparazione anche di tutti i processi in cui la comunità è stata indagata e spesso punita, quindi tirate le somme considerazioni. Poi c'è l'abito del lavoro, impieghi e mansioni reinventati per sbarcare il lunario, tutti gravanti sull'economia interna, alcuni esempi: due impiegate come receptionist al centro commerciale damanhurcrea, due impiegati alla segreteria dei damanhur in località pramarzo, due impiegati al giornale della federazione, le guide del popolo, la loro segretaria, più altri ma che seguono varie mansioni di contabilità. Se dovessimo fare una proporzione tra il tempo impiegato ed il numero di adepti ha tirar di conto e quello di coloro che pregano, si può assumere che la spiritualità in damanhur è omeopatica. Una Holding company, vestita di spiritualità. Ed il patrimonio calcolato in 24 milioni di euro, non è uno scherzo! Non fate al solito i permalosi, non è una critica alla buona volontà e l'impegno delle persone è una critica legittima del risultato, che lascia a desiderare, vuoi per la quantità di tempo impiegato, vuoi per la qualità dello stesso. Si fa' presto a ritrovare l'equilibrio fisico e psichico in campagna, ma non è spiritualità o magia. Un'altro abitino che ormai sta stretto a chiunque è quello della libertà, è quel contenitore ideologico così gigantesco nel quale ognuno riesce a trovare il proprio spazio senza usurpare quello altrui, almeno concettualmente parlando. Vi invito ad acquistare anche il volume la via horusiana, che spero non abbia fatto la fine della bibbia dei cattolici che è stata rivitata e corretta. Il libro in sé ad una lettura distratta, evoca dai recessi della nostra mente, la formula ideale di libertà condivisa. Il libro “propone” ed è qui l'inganno, alcuni percorsi che non trovano riscontro in nessuna realtà, ma che sono forse soltanto il risultato di alcune esperienze di qualche membro della comunità. Accettando la proposta che è spacciata come un percorso di crescita evolutivo sperimentato, ci facciamo carico ingenuamente anche del risultato, che come in seguito viene dichiarato dipenderà solo dall'impegno personale. Non a caso, in qualche capitolo della via horusiana, si legge come sia possibile avvicinarsi alla comunità, con una tipologia di cittadinanza, suddivisa in settori, ed ogni tipologia consente diritti e doveri diversi cui l'unico comune denominatore, sono i soldi, curioso non trovate? Nessuno considera però che quando i suddetti signori hanno iniziato la loro comunità in Italia, nessuno gli ha chiesto a quale tipo di cittadinanza volessero partecipare, in quanto o sei cittadino italiano o sei straniero con o senza soggiorno e tutti partecipano agli stessi diritti e doveri della Nazione Italia. Tutte queste montature ideologiche e psicologiche fanno parte delle semplici tecniche di marketing, che adoperano suggestioni per far scegliere al consumatore spirituale ma anche a quello comune, questo o quel prodotto e l'illusione della libera scelta è data proprio dal fatto che nessuno ti impone niente. Una prova evidente di marketing spregiudicato è verificabile nel sito web olami university dove si propone ogni sorta di esperienza trascendentale e di risveglio animico col suo costo in evidenza. Siamo passati dall'abito cerimoniale rituale a quello manageriale. Certo anche in altre realtà spirituali i corsi costano, ma allora stiamo parlando di marketing spirituale, pozioni magiche, corsi di illuminazione, risvegli d'anima, per amor del cielo va tutto bene, è un mestiere che rende, ma chiamate le cose col loro vero nome. Uno sperimenta sì, ma un conto è una sperimentazione conclusa con evidenti risultati, un'altra è restare in corso d'opera, all'infinito e non accettare critiche dagli altri, solo perché secondo una vostra idea preconcetta pensate che, per il solo fatto che fate qualcosa, scavando gallerie o saltellato in cerchi di pietra, siate nel diritto di essere migliori. Questo a casa mia si chiama preconcetto! E non basta certo una testimonianza di chi vive in mezzo alle oche e che vede tutto rosa, come attraverso un bicchiere di martini rose', per convincere o confutare tutte le cause perse in tribunale. Cioè tutta la merda che si è dovuto fare carico come al solito tutto il populino dei damanhur, per causa di pochi stupidotti, compresa la guida spirituale, che con tutti i soldi che guadagna, mi fa strano che abbia difficoltà a trovare un'equipe di commercialisti professionisti! Perchè vedete, poi quando uno si sente dire in faccia da persone della valle, che hai conosciuto e che stimi, quello che pensano di certi fatti, ti girano i coglioni. E tu ascolti e cerchi di dare un'equilibrio tra ciò che viene esposto e ciò che puoi aver commesso personalmente, e non riesci a trovare niente, ma senti di aver perso ciò che hai cercato di costruire come membro di damanhur, perché credevi in quella filosofia. Allora puoi fare due scelte o metti la testa nella sabbia, o te vai. Io me ne sono andato da quella associazione! Perché la differenza tra un comportamento etico o responsabile ed i fatti accaduti, non si possono unire se non con la menzogna! Milan Kundera scrive: "un mondo dove la merda è negata e dove tutti si comportano come se non esistesse. Questo ideale estetico si chiama Kitsch. [...] Il Kitsch elimina dal proprio campo visivo tutto ciò che nell'esistenza umana è essenzialmente inaccettabile."
Anche le liriche di Guido Gozzano sono descrittive ironicamente di un certo ambiente piccolo borghese in cui abbondano oggetti kitsch "le buone cose di pessimo gusto".Ma torniamo all'armadio perché poi mi dicono che sono eroso dall'acredine, sono abiti belli ma sempre fuori moda. La sfilata prosegue con gli accessori molto kitsch da abbinare agli abiti. Dalla sacra lingua al gergo comunitario il passo è breve, sembra non esserci distanza, tutto ciò che è espressione dei damanhur è eccellente persino nella volgarità! 
E come ho detto dal sacro linguaggio al gergo troviamo parole tipo: “Fuoriuscito” che poi è uno che ha cambiato vita, quindi se divorziate siete fuoriusciti, se cambiate Bar siete fuoriusciti. Accade che quando lasciate l'ideologia, molte persone non ti rivolgano più il saluto, (atteggiamento molto poco spirituale) come una sorta di non esistenza, se poi ti giudicano come il nemico, allora non ti avvicinare neanche! Sì perchè nonostante le critiche mosse da più fonti, non esiste nella loro filosofia una sorta di confessionale dove rivedere i vari aspetti per poterli correggere, la critica esterna è parte integrante di un'attacco al sistema, e se ci hai vissuto e ne discuti sei il nemico, anche quando i fatti di cronaca accusano apertamente certe situazioni. Un classico atteggiamento della sindrome di stoccolma, il serial killer si trasforma agli occhi della vittima come un protettore e la vittima a sempre più necessità del suo aguzzino! Niente di più facile, si prende una persona di qualsiasi estrazione sociale, la si priva di ogni sua libertà, comunicativa, ed economica puoi fargli credere ciò che più ti piace, perchè è solo la tua persona che rappresenta l'ideale dell'altrui libertà. Un comportamento di qualsiasi banda di quartiere o branco in cui l'identità è quella del gruppo, se esci non sei più nessuno, ma solo ai loro occhi, per fortuna! E' una forma di spiritualità curiosa, ma funziona così! Poi il grande inganno, la formula vincente per ottenere sempre credibilità, ha sempre funzionato nel mondo, si separa il gruppo originale, quelli che obbediscono, da ciò che non è conforme, quelli che criticano, un sistema di strategia semplice ed affidabile il gruppo che resta è quello che crede sempre più ciecamente e quindi si sente legittimato. Per far ciò l'abitino sexi da richiamo è d'obbligo si cercheranno nuovi adepti, il nuovo è una lavagna pulita su cui scrivere i nuovi dogmi. All'inizio la tecnica del love bombing per attrarre ed in seguito il mobbing per escludere. Chi saranno i prossimi? Il successivo vocabolo è “Esterno” tutto ciò che non ha a che fare con la comunità, quindi un vostro parente: padre/madre figlio/a sorella/fratello è considerato un esterno, quindi non può occupare lo stesso spazio intellettuale. Poi ci sono le differenze interne cioè un pari grado esoterico senza alcuna cittadinanza, non può partecipare a riunioni con i cittadini di un certo livello. Una forma di razzismo scalare messo in opera col sorriso, il famoso sorriso di circostanza, di commiserazione perché in fondo sei tu che non vuoi raggiungerci! Un'altro accessorio kitsch razzista, accettato con disinvoltura, e giustificato da tutti riguarda l'aspetto dei figli, in pratica dopo aver conseguito una eccellente educazione nell'istituto scolastico dei damanhur al raggiungimento della maggiore età o ti conformi alla loro ideologia oppure te ne vai. Naturalmente anche questa tipologia di educazione possiede chiavi di interpretazione che non sono valide per tutti e chi naturalmente ha sostato in un letto giusto si trova anche a goderne i privilegi, mentre gli altri, si tirino le balle. Potrei citare nomi e cognomi ma non ne ho voglia, fatelo voi cari lettori, andate dai damanhur e chiedete, ci sono figli che gravitano attorno a quella realtà perché non gli è stata concessa la stessa opportunità dei genitori e non hanno tante altre scelte, gli amici sì, anche sinceri, ma entrare nel tessuto sociale della valle con l'etichetta di figlio dei damanhur non è sempre piacevole, ne scontato. Chiedete ai loro cari genitori se nella loro vita hanno subito, non potendo scegliere, la stessa situazione. Certo queste condizioni fanno parte della vita, ci mancherebbe, ma allora perché continuate a chiamarle con nomi diversi? Sono tutte circostanze funzionali a livello filosofico, ma la presunzione di queste micro realtà è di voler ottenere risultati in poco tempo, nel tempo cioè della propria vita ho meglio della vita della propria pancia che va dai 20/30 anni senza alcuna specializzazione in merito, partendo sempre dal proprio punto di vista, dettato in maniera univoca solo dal proprio carattere e non da una istruzione culturale. Ma la cosa più curiosa che è accaduta in Valle, è stato l'effetto contrario, il conio cioè di una nuova parola, anch'essa kitsch di matrice razzista quando non di scherno, la parola che uso spesso nei blog “i damanhur”. E' evidente che quando una popolazione residente con la propria cultura radicata, descrive con quell'aggettivo i membri di una comunità, significa che c'è del rancore. E se tutto è avvenuto con l'arrivo di quei sedicenti portatori di civiltà è ben evidente che hanno infastidito qualcuno col loro comportamento. Quindi, è evidente che è in corso un mutamento, ma è troppo spacciato come la soluzione ideale ai mali della società, laddove tali mali sono stati sdoganati proprio dagli stessi personaggi che oggi si dichiarano spirituali e che si sono insediati nella valle. Sarebbe molto più onesto che le persone che giocano con la vita altrui, si domandassero se le persone con cui giocano, sono d'accordo, e se le regole sono equamente condivise ed esplicitate. Buona Spiritualità a tutti! E ricordatevi di fare il cambio di stagione, tra poco farà molto freddo. ILoveLucy