Eccoci ad un nuovo appuntamento, della serie noi esportiamo nuovi modelli di civiltà, tutto il pianeta è sicuro delle migliori intenzioni profuse con parole suadenti ed elaborati progetti, ma ad oggi il pubblico si domanda quando cominceranno le sperimentazioni pratiche, i nostri fidati reporter continuano a fornire le immagini, che sembrano però, andare verso un situazione opposta.
Come potete vedere il parcheggio è deserto, ma... |
Terminata la pulizia della terrazza da un albero parzialmente divelto da una tromba d'aria, restano le strisce abbandonate che delimitavano l'area. |
Residui dei carrelli delle derrate alimentari del supermercato biologico. |
Residui dei paletti cimiti, da parcheggiatori distratti, lasciati lì, si fanno compagnia. |
Magari pensate ad uno scherzo, ma questo è secondo il legale responsabile della damanhucrea un parcheggio per diversamente abili! |
Anche questi materiali, sono lasciati all'aperto senza alcuna transenna o recinto che possa impedire anche a bambini di farsi male! |
Le ultime foto appartengono al retro della damanhurcrea, un luogo ormai gestito nella più totale anarchia, sicuramente con patti connivenza, tanto nessuno dice niente, eppure diversi clienti passano proprio da quella zona, anche i diversamente abili. Restiamo ancora a guardare, in attesa che un giorno a comodo dei damanhur, si decida di bonificare la zona. Spero per loro che queste manifestazioni non siano le prove generali per lo sviluppo di nuova civiltà, perché saremmo panati.
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