mercoledì 21 novembre 2012

Rassegna Cultura Arte e Pace a Vidracco 2

Perché la comunità damanhur coinvolge i valligiani nei suoi propositi con tanta veemenza? 
Può servire a distrarre le persone che si fanno coinvolgere?
Questo curioso sistema di condivisione, può servire a dividere le opinioni dei valligiani?
Quanto c'è di culturale, vicino alla tradizione della valle nei propositi della comunità damanhur?
E' possibile che una maggioranza di persone in un Comune come Vidracco, appartenenti tutti alla stessa setta, possano mantenere distaccati i propri interessi da quella della comunità?
Vediamo di rispondere secondo la mia personale (solo mia, forse, non tanto) opinione in base anche ad alcuni fatti, testimoniati dalle immagini, e da notizie apparse sul giornalino del Comune di Vidracco.

Questa risposta include le prime tre domande, di fatto esiste una commistione tra la pubblicità negativa che negli anni ha gravato sulla comunità e gli improvvisi cali di vendite e visite dei loro prodotti e siti, oltre ad un sensibile rallentamento nella realizzazione di nuovi progetti. Si evince quindi che l'idea di base non è la spiritualità e neppure l'ecologia, ma un banale concetto di marketing, che vede la stessa comunità come una azienda.
Il "Progetto Astronave" infatti collegato al centro commerciale della damanhurcrea, prevede proprio una sorta di collaborazione stretta tra le varie aziende come fine comune il benessere della comunità. E' evidente che il tema della spiritualità è molto monetizzato, se vuoi illuminarti devi pagare i corsi e gli strumenti magici. Senza voler fare moralismo io direi però che se è doveroso pagare per un corso è anche doveroso non mescolare l'etica con l'economia che di per se non vanno d'accordo. Quindi quale migliore opportunità quella di far avvicinare i valligiani alle attività di facciata per dare una parvenza di onestà e ottenere proselitismo gratuito? Le persone coinvolte nelle faccende di facciata vedono solo alcuni aspetti della loro realtà, molti di loro non sanno che gli adepti, operano con la magia, e che quindi chi è cattolico non dovrebbe assolutamente avvicinarsi a quella realtà. Molti non sanno che l'aspetto giocoso e o disponibile è una regola della scuola di meditazione che non può essere disobbedita o si rischia ammonimenti o sospensioni. Insomma ciò che appare armonico ai nostri occhi ed alla nostra sensazione non è una scelta o un aspetto caratteriale ma una "obbedienza".

Nell'ultima domanda, la risposta la lascio alle immagini che vedono il paese tappezzato di "opere" su muri scrostati senza un filo logico, secondo me l'idea sarebbe stata coerente se le opere fossero state esposte in luogo adatto e per luogo intendo una sala permanente. Tra l'altro l'idea non è affatto originale Torre Canavese è denominato paese d'arte, nei suoi vicoli sulle facciate pulite delle case vi sono esposte opere pittorie di artisti russi che esaltano l'eleganza del paese.

Tanto per parlare di curiose coincidenze, ecco come si cerca di cucire una idea "figli dei fiori" di appena trent'anni alla cultura di una valle antica.

Tratto dal regolamento ufficiale della manifestazione cultura arte e pace:

Il tema del concorso è "Uomini e alberi".
La storia  dell’umanità si intreccia in mille modi alla storia degli alberi: 
dallo sviluppo dei primi ominidi, che dagli alberi scendono per iniziare a
camminare eretti, ai mille utilizzi del legno, passando attraverso esperienze
diversissime  che vanno dalla lotta per la salvaguardia delle foreste alla
ricerca di  una  linguaggio per  parlare  con le  piante. Nelle nostre  valli è
ancora diffusa  l’usanza  di  piantare  un albero alla nascita di  ogni figlio,
come  da tradizione, e  già intorno a noi si  annunciano tecnologie
sofisticatissime  che valorizzano il legno come  elemento di modernità.
L’incontro tra uomini e alberi avviene nelle case dei primi o nelle case dei
secondi, cioè il bosco: la vita chiama la vita, ovunque essa si trovi. Fine

Cosa dire ad una lettura superficiale, mi vengono quasi le lacrime per la poesia di questo tema. Ma asciugano subito sul bordo delle mie palpebre perché questo tema è una propaganda subliminale alle attività della comunità di damanhur che vede il brevetto americano sul dispositivo "musica delle piante" a nome del fondatore della comunità. Perché in Italia c'è già un altro brevetto...Inoltre "Parlare con le piante" è un corso che svolge una azienda della comunità di damanhur. Velatamente si richiama la realizzazione del Villaggio Arboricolo in pieno bosco, cui ho già citato le "peculiarità" in altri post ed il non meno famoso Bosco sacro, metà obbligata dei pellegrini spirituali.
E' solo una mia percezione personale? chissà!