lunedì 20 giugno 2011

Ai confini della realtà, atto I°

Olimpo, Solstizio d'estate.

Fratelli, ascoltate” Una voce profonda interrompe il silenzio.
Fratelli, il nemico è nuovamente tra noi!” “Dobbiamo difenderci” continua,
Altrimenti, sarà la fine!” di nuovo un profondo silenzio.
Preghiamo, perché questo evento non debba mai più
accadere, preghiamo, tutti

Italia anno 2011, una penosa storia di anime sensibili, che vedono allontanarsi, nel tempo tante e tante persone, mogli, mariti, figli, amici. Persone con le quali hai condiviso, intensi momenti di intimità. Forse si sentono traditi, forse, il solito gruppetto degli stupidi (quelli che occupano i posti di potere, i capetti occulti, le SS, che sta per Stupidità Spirituale) li hanno redarguiti, e non debbono più rivolgergli il saluto o la parola. Ecco, questa è la rappresentazione di ciò che accade quando un membro lascia una comunità, perché di opinione diversa. Entri in un gruppo, convinto di poter salvare il mondo, sei il “giusto” quello dalla parte dei buoni, poi cambi idea, decidi di mollare tutto, non è importante il motivo, te ne vai. Da quel preciso momento, sei il nemico, un terzo delle persone che frequentavi improvvisamente ti toglie il saluto, evita lo sguardo, un terzo (i capò o capetti) continuano ha salutarti come sempre, con quella patina di sufficienza ed ostentata superiorità, soprattutto per dovere istituzionale, un terzo è combattuto, perché magari una amicizia non la puoi cancellare così da un momento all'altro, ma perderanno presto la battaglia, perché in fondo, non li biasimo, per loro è importante mantenere le proprie scelte ed in un contesto dove ho sei amico o sei il nemico, la scelta (duale) è sopravvivenza. E' proprio vero, Dividi et impera, ma qui la “spiritualità” è finita proprio sotto le scarpe ha qualcuno. Qui il ricatto morale, la dignità umana, non è diversa da qualsiasi altro contesto sociale, neanche nei sorrisi. E' facile in questa zona d'Italia, farsi notare con i sorrisi, perché in valle non sorridono spesso, vuoi per il loro carattere, per il clima difficile, per loro natura un poco diffidente con gli “stranieri”. Ed in meno tempo di quanto tu possa accorgertene sei stato “scaricato”, sei considerato semplicemente un ”esterno” come amano definire le persone che vivono fuori dalla loro comunità, non una persona, ma un esterno capite, provano più affetto per i loro animali che per le persone, ma più pericoloso perchè hai vissuto anche l'esperienza della comunità, hai tradito il branco, sei a tutti gli effetti un “Fuoriuscito”. Cari capetti occulti se esistono mai dei fuoriusciti, quelli siete voi, ma di cervello però, siete così inutili e stupidi che in situazioni diverse non avreste di che vivere, ed è per questo motivo che tenete l'osso stretto a voi, additando i cattivi al di fuori. Ed anche la coerenza finisce sotto le scarpe, un pelino sotto la spiritualità, se non altro così le suole durano di più. Se aveste prodotto qualcosa di tangibile lo si vedrebbe, ma purtroppo non si vede niente a parte una discutibile presuntuosità e prevaricazione, sotto la bandiera della "spiritualità".
Questi atteggiamenti si chiamano mobbing è una parola inglese che deriva dal verbo “To mob” che significa “allontanare”. Il mobbing è, nell'accezione più comune in Italia, un insieme di comportamenti violenti (abusi psicologici, angherie, vessazioni, demansionamento, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, ostracizzazione, etc.) perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso. I singoli atteggiamenti molesti (o emulativi) non raggiungono necessariamente la soglia del reato né debbono essere di per sé illegittimi, ma nell'insieme producono danneggiamenti plurioffensivi anche gravi con conseguenze sul patrimonio della vittima, la sua salute, la sua esistenza.
Più in generale, il termine indica i comportamenti violenti che un gruppo (sociale, familiare, animale) rivolge ad un suo membro. E' a tutti gli effetti un reato perseguibile anche dalla legge italiana, ma riguarda per adesso solo il mondo del lavoro, anche per ovvi motivi in quanto, questo atteggiamento è appunto comune in ogni contesto della vita, nei casi in cui le motivazioni di aggregazione si sostengono attraverso la sola idea di utilità personale, poi attorno a ciò, ognuno dipinge il proprio paesaggio, la propria storia, il suo mito, che con il primo acquazzone, si dilava e si ricomincia da capo. Laddove non è presente il concetto di amor proprio, e si seguono le regole del branco, un po' per timore di chi lo guida, con un carattere preminente, un po' per soddisfare le proprie necessità ( vedi piramide di maslow) in un circuito chiuso, le scelte divengono molto simili al sistema di sopravvivenza, in una guerriglia, un minimo errore e sei fuori. Non è una questione di bontà come in un concetto duale o di “morale” ma la rappresentazione di una impotente necessità di raggiungere i propri obbiettivi, adoperando mezzi non idonei. E l'impotenza diviene presto frustrazione, che sfocia in aggressività, non come violenza fisica ma come coercizione psicologica, una aggressività bianca, gentile nei modi, ma definitiva nei fatti, date lettura anche al manuale antistronzi, gratuito su scribd in internet, ci sono cose interessanti. Non si nasconde più il coltello dietro al sorriso, si decide di togliere la parola ad una persona, di demolire la sua dignità, la sua essenza, di non considerarlo od al massimo di considerarlo il tuo peggior nemico. Se questa è nuova socialità, penso che qualcuno dovrà rivedere le proprie strategie, perché il livello è sempre sotto le scarpe appunto. Questo solamente per una divergenza di opinioni, all'interno di un contenitore “spirituale”, pensate se avessero la possibilità di adoperare delle armi.
continua...

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